Scrivere è una malattia che reca salvezza. Chi si ammala di scrittura guarisce dalla vita. È per questo che a volte scrivere sostituisce il vivere, ti porta lontano dalla vita fino a penetrare nel suo cuore e cogliere la sua più vera essenza.
Scrivere è congiungere con un tratto di penna l'anima e il mondo. La scrittura dona una piccola immortalità che non è la fama presso i lettori, ma la percezione, o forse l'illusione, di aver messo in salvo qualcosa di te, al riparo dal temporale. Non è necessario che ti leggano per scrivere, ma è necessario leggere per scrivere, perché leggendo inspiri e poi scrivendo espiri.
di Marcello Veneziani
In una splendida immagine definisce la poesia come l'arcobaleno che unisce le due rive ignote dell'essere e del non essere. L'arcobaleno su cui passano i nostri pensieri e le immagini, e tutto ciò che non obbedisce alla forza di gravità. L'arcobaleno, ricordava, concilia il cielo con la terra. La poesia per lui è l'arte delle scorciatoie, l'arte di arrivare in anticipo per vie traverse, sentieri e dirupi, dove il pensiero razionale e riflessivo perviene più lentamente mediante le vie maestre.
Andrea Emo - citato da Marcello Veneziani