Mi sto appassionando a "I Pensieri" di Giacomo Leopardi, scoprendo, di un poeta,
proprio la mente che l'ha reso grande.
Invece di postare una sua poesia (peraltro già conosciute al grande pubblico), mi pare
bello condividere un suo pensiero sul potere, e metterglielo in rima, così, come mi è venuta
l'idea, l'ho fatto.
Da “I Pensieri” di Giacomo Leopardi
XVIII
Io vidi in Firenze uno che strascinando, a modo di bestia da tiro,
come colà è stile, un carro colmo di robe, andava con grandissima
alterigia gridando e comandando alle persone di dar luogo;
e mi parve figura di molti che vanno pieni d’orgoglio,
insultando agli altri, per ragioni non dissimili
da quella che causava l’alterigia in colui, cioè tirare un carro.
Un conducente andava trascinando
il suo carro di robe, comandando
a destra e manca di lasciar passare
e grande l’alterigia del suo fare.
E mi parve, il suo stile e la figura
uguale a quanti, orgoglio a dismisura,
insultan gli altri come a loro pare,
per la ragion di un carro da tirare.
Zaza