Io ignoro quanti dei 7000 autori abbiano in “vetrina”
più di 50/100 poesie ma suppongo che siano una
buona parte del totale.
Se così fosse, si potrebbe quindi chiedere solo a quelli che superano,
per esempio, le 50 poesie o le 100 pubblicate, di pagare
la quota dei 10 euro annui, che, ricordiamolo, dà diritto
a dei vantaggi non trascurabili.
D’altronde, chi ha più “merce” in “vetrina”, è giusto che
paghi l’affitto per l’esposizione, e la vetrina che ottiene è
adeguata.
Zaza