scusate, ma ho repellenza, forse, verso scrittori o letterati o poeti odierni... non mi incuriosiscono nemmeno... che ne so, soffrirò il complesso di matusalemme, ma leggo solo roba stagionata di almeno due secoli... non compro più giornali, da molto, ma ricordo sempre con sofferenza gli articoli delle pagine culturali specialmente quando trattavano di poesia... dire nulla per riempire due colonne!... oh, se la poesia dovesse necessariamente essere appesa alle labbra di costoro, che fallimento!... e che fallimento vero!
ma io, forse, poeta non sono neanche... come il giocatore di scacchi che batte tutti ma prova repellenza a giocare con altri... è il libro che sto leggendo in questi giorni "La variante di Luneburg"... ma l'ho letto solo per fare un piacere ad Aurelio che ieri sera mi ha portato, colte dall'albero del suo giardino, una busta di giuggiole... che buone!
Anche a me, piace la musica classica, ma questo non significa che chiuda la mente verso la realtà evolutiva del mondo moderno. Certo è, che ci sono delle cose strane e bizzarre,a volte fastidiose, ma c'è anche tanta buona musica, letteratura, teatro, pittura,scultura, romanzi di nuovi autori che tentano di dare la loro interpretazione della realtà in cui vivono. Sinceramente, sono un pò stanco delle affermazioni legate al passato artistico, sicuramente fantastico ed inimitabile sotto un certo punto di vista, ma pur sempre passato con un proprio contesto storico e culturale.
Anche il presente ha i suoi capolavori ed i suoi artisti che nulla devono invidiare al passato, i tempi sono diversi, l'arte ha una altra conformazione, la bellezza artistica si muove attraverso un ampliato gusto, che è necessario provare a comprendere, piuttosto che scartare ancor prima di aver riflettuto.
Poi l'opinione è un'opinione, da rispettare, senza dubbio. Però, secondo il mio modesto parere, la necessità di una visione più ampia, che conceda una possibilità all'arte contemporanea, qualunque sia la sua espressione, è dovuta.