Infatti per i racconti non ho mai negato e ho sempre accettato tutto ma questa non mi sento di accettarla,in quanto il testo in questione è stato scritto da me già per altro parecchi anni fa,leggermente modificato per pubblicarlo qui,ma voi non prendete minimamente in considerazione il fatto che possa essere stato scritto dal medesimo autore tempo prima sotto altro nick,voi vi limitate a cancellare e offendere,io ho pubblicato un libro di poesie,e ho una reputazione da difendere,non posso di certo andare in giro a scopiazzare qua e la ma tanto avete sempre ragione voi !!
Visto che hai voluto portare il caso in pubblico, ti rispondo in pubblico.
Se non rispondiamo subito, perdonaci, ma è ferragosto e non è proprio ovvio che la redazione sia a disposizione 24 ore su 24.
Comunque ecco la tua poesia a confronto con quella che ci sembra abbia contribuito per almeno l'80% del tuo testo:
Elisa Maffezzoni | | Pablo Neruda |
Bianche colline bianche le cosce nel mio gesto l'abbandono Corpo rude mi scavava e scaturiva dal fondo la terra In me ugello entrava come un canto in me irrompeva la notte
L'assenza negli occhi forgiata come arma come freccia al tuo arco come pietra per la fionda
Pelle di muschio latte avido e fermo alle coppe del seno alle rose del pube alle mie labbra ove anche la tua sete eterna vagava | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche, assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono. Il mio corpo di rude contadino ti scava e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione. Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma, come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo. Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo. Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza! Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia. Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto! Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane, e la fatica rimane, e il dolore infinito. |
Adesso, per difendere la tua reputazione, continui a sostenere che hai pubblicato questa poesia su un altro sito con un altro nick? Questo nick era "Pablo Neruda"?
Continui a dire che l'hai scritta anni fa? Quando? 60 anni fa?
Almeno, se ti accusano di plagio, prima accertati di quello che dici, fai una piccola ricerca su internet con quei versi; basta che tu cerchi i tuoi primi due versi "
Bianche colline bianche le cosce" e vedi spuntare subito la poesia di Neruda. Insomma, se l'avessi fatto prima di accusarci sul forum in pubblico, avresti evitato di fare un'altra brutta figura davanti a tutti.
Visto che questo non è il tuo primo episodio, per di più con lo stesso Neruda, penso che tu molti anni fa abbia trascritto tutte le poesie di Neruda su un tuo quadernetto, l'hai messo in un cassetto e te ne sei dimenticata. Poi, dopo molti anni, l'hai ritrovato e, meraviglia, hai scoperto di aver scritto tante belle poesie che nemmeno ti ricordavi, e così hai preso a pubblicarle sul nostro sito. Credo che questa sia la versione che ti conviene sostenere.