io ho letta la poesia in questione e ti assicuro che l'ho trovata deliziosa, un omaggio alla donna e in particolare a quelle che si prodigano per il prossimo, alla professione in particolare e all'abnegazione che essa comporta; pur restando una professione io credo,infatti, che ci voglia una particolare vocazione per intraprenderla.
So che io non potrei mai farcela, sono troppo empatica e assorbirei e sentirei ogni cosa che in me verrebbe amplificata.
In definitiva se fossi quell'infermiera mi sentirei lusingata e non credo che nessuna donna intelligente possa sentirsene offesa.
Riguardo alle tue rimostranze con la redazione, non posso dire la mia non conoscendone le motivazioni e tutto il resto.
Però il limbo è antipatico "assai" :-)