Autore Topic: Proposta per le poesie di cronaca  (Letto 3274 volte)

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Offline India

Proposta per le poesie di cronaca
« il: Sabato 26 Maggio 2012, 11:00:23 »
Ho apprezzato molto che Luigi abbia bloccato il topic su Carlini, comportandosi da signore.
 Ho notato comunque  come su quel topic sono stati demonizzati tutti coloro che scrivono su fatti di cronaca soprattutto cruenti. Ebbene si, anche io mi sono sentita tirata in ballo perchè io ho pubblicato sulla ragazza di Brindisi e sento di dovermi giustificare ( anche se ho accettato di buon grado la scelta della redazione di cancellarmi la poesia senza fare alcuna storia). Io non l’ho fatto  per strumentalizzare l’accaduto e ricevere applausi o manifestare una sensibilità superiore a chi non ha scritto, l’ho fatto perché ancor prima di essere “ poetessa”, sono grafomane ( peccato veniale) e istintiva ( altro peccato veniale) e non ho resistito allo sdegno e sofferenza che ho provato. Lo so, lo avete provato tutti, non mi ritengo più sensibile di nessuno di voi, ma non mi ritengo neanche un avvoltoio.
Dico sempre che se dovessi commettere un omicidio, per la questura  sarebbe un gioco da ragazzi  incriminarmi perché di certo troverebbero a casa mia uno straccio di carta dove avrei descritto nei minimi particolari il crimine.

Vorrei pertanto suggerire alla redazione  una proposta per quanto riguarda le poesie di cronaca, soprattutto se riferite a tragedie o fatti cruenti.
Le poesie possono essere pubblicate anche nell’immediato ( senza l’attesa della settimana dall’accaduto), solo che devono essere chiuse  a commenti e bacheche, un po' come succede per le poesie riproposte.  In questo modo, se la spinta a scrivere, è ricevere consensi, state tranquilli che questi autori non scriveranno nessuna poesia sull’argomento.
Penso che questa sia una scelta giusta, viceversa  differire la pubblicazione a una settimana dopo, non serve perché gli autori riceveranno lo stesso una marea di complimenti differiti di una settimana.

Offline Webmaster

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #1 il: Sabato 26 Maggio 2012, 15:19:02 »
Non è solo la strumentalizzazione di un fatto di cronaca per ricevere commenti positivi, che è la nostra preoccupazione. Basterebbe, come dici, bloccare i commenti.
Il problema maggiore è l'effetto che il fatto di cronaca ha sull'autore della poesia, effetti di due tipi: emotivo e informativo.
Emotivamente un fatto come una bomba, un terremoto, ma anche un deragliamento, uno scandalo, un omicidio efferato o verso un minore, un rapimento di un minore... sollecita parti di noi più "rudimentali e primitive" di quelle che usiamo nella vita normale. L'effetto sui protagonisti è, ovviamente, molto maggiore, ma anche sui testimoni (anche televisivi) si innesca un effetto per il quale, ed è scientificamente provato, entrano in ballo zone del cervello "alternative" a quelle con le quali di solito ragioniamo, soprattutto quando le vittime sono particolarmente giovani, indifese, e/o il crimine è particolarmente violento. Non è forse vero, diciamolo crudamente, che se la bomba di Brindisi avesse fatto una vittima 50enne avremmo avuto si disdegno, ma non ci sarebbe stata quella reazione emotiva, rabbia e dispiacere che nasceva dentro di noi?
Ci sono zone del cervello adibite a questo e che entrano in azione spontaneamente in casi del genere, il cui scopo è la sopravvivenza prima dell'individuo, secondo della specie. Sono al confine fra istinto e coscienza, chi più là e chi più qua, ma ce l'hanno tutti.
Scrivere una poesia sotto questi effetti è difficile che dia buoni frutti. Di solito ci guida verso figure retoriche, frasi fatte, espressioni già sentite.
Capisco che vi sia l'istinto di farlo. Un neurologo inglese divide la mentalità umana in due tipi: sistematica e emotiva. Le persone con cervello più sistematico pensano ai soccorsi, ai bisogni, a montare una tenda, a mandare un pacco di aiuti; le persone con cervello più emotivo, pensano alle emozioni, ne sono sommerse, le esprimono e magari scrivono una poesia se questo è il loro modo di esprimersi.
Più è forte l'emergenza, più è forte l'emozione, però, e meno l'individuo è capace di esprimerle e, soprattutto, meno è capace di esprimerle in modo creativo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. Sotto  la forte pressione degli avvenimenti, delle immagini e dei racconti, l'espressione va a finire che segue le strade più facili.
Non è un insulto alle vostre capacità poetiche od artistiche, ma un processo biologico insito da millenni nel nostro cervello.

L'effetto informativo è banalmente dovuto al fatto che nell'immediatezza di un avvenimento le informazioni sono incomplete e spesso sbagliate. Ricordo quando è scomparsa quella ragazza che faceva ginnastica, ad un certo punto i mezzi d'informazione hanno dato per sicuro che il colpevole fosse un egiziano, ed abbiamo seguito la caccia all'uomo, l'intercettazione in un porto, l'arresto, la traduzione in carcere, l'interrogatorio. Per poi sapere dopo due giorni che non aveva nulla a che vedere con il fatto. Ebbene ricordo che in quei giorni qualcuno mise sul sito una poesia sulla ragazza nella quale si dava la colpa ad un oscuro individuo, come se fosse uno straniero, un immigrato. Anche senza commenti, pubblicare quella poesia comunque sarebbe stato un errore.
Così con il caso di Brindisi, le prime poesie erano quasi tutte contro la mafia assassina, poi ci dicono che la mafia non c'entra e le poesie sarebbero state tutte sbagliate, da cancellare, e dopo qualche giorno di nuovo che potrebbe essere la mafia, e le poesie sarebbero state tutte da rimettere, e poi ancora di no, da cancellare di nuovo.
« Ultima modifica: Sabato 26 Maggio 2012, 15:24:15 da Luigi. »

Offline Elena Poldan

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Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #2 il: Sabato 26 Maggio 2012, 21:30:46 »
Rispondendo ad India, credo sia completamente fuori luogo ridurre la questione ad una sete di commenti.... e fare l'equazione per cui (ammessa la regola di nn rendere commentabili le poesie che trattano di questi temi) chi scrive solo per avere un numero quanto più possibile alto di commenti, di certo nn scriverebbe su fatti di cronaca...!!!! Davvero un modo distorto di porre la questione! Certo, io posso parlare per me e posso dire che non é mio costume scrivere su eventi di nera, ma solo perché mi colpiscono davvero tanto e, benché mi tenga molto informata, preferisco nn infierire, nn indugiare sul male, sul dolore, perché sarebbe come accentuarlo, come tenerlo vivo e anche profanarlo e, leggendo un testo in particolare, (nn tuo, India) sulla bomba di Brindisi, mi sono sentita davvero offesa, l'ho trovato così irrispettoso del dolore e della morte....
Ha ragione Luigi, il nostro cervello é molto complesso e bisogna entrare in punta di piedi dentro baratri d'emozioni....
Inoltre, questo é un sito pubblico ed in quanto tale, anche responsabile delle ripercussioni che eventuali distorsioni di notizie da parte degli autori potrebbero determinare. Per cui, mi sembra comprensibile questa scelta!... é evidente a tutti come questo sito ci venga incontro in ogni modo possibile e ci dia tanto e non mi sembra poi così difficile fermarsi un attimo a comprendere anche le ragioni, responsabilità ed eventuali rischi a cui potrebbe andare incontro la redazione per una nostra svista, ignoranza, posizione o onda emotiva distorta... eppure nn ci vuole poi molto ad essere ragionevoli ed impuntarsi a tal punto da farne una questione di principio, lo trovo davvero assurdo!...
« Ultima modifica: Sabato 26 Maggio 2012, 21:38:48 da Elena Poldan »
Elena

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Offline paolo corinto tiberio

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #3 il: Sabato 26 Maggio 2012, 23:19:30 »
premetto che sono dispiaciuto per quel che è avvenuto al post su Alessio Carlini, ma non per Carlini, ma perché si liquifa, nullifica, nientifica interventi che pur sempre furono stati scritti nel passato e che ora non ci sono più invece, inghiottiti da n buco nero sembra... si poteve mettere il lucchetto pur rimanendo alla vista di chiunque ciò che è stato, come è stato quasi sempre fatto, a mia memoria... ciò, mi sia consentito, non è ammissibile logicamente, ché anche l'Aquinate ammetteva in Dio un limite logico: alla vergine che non l'aveva più si può, diceva, sì ridare la verginità, è in potere di Dio farlo, ma Dio non può fare però che quello ch'è stato fatto non sia...  inoltre internet non ammette buchi neri, se se ne apre solo uno, anche piccolo, c'è rischio di rimanere risucchiati globalmente... non c'è mestier lusinghe, secondo me, poiché se si deve rispettare una regola posta da una ragione appropriata e competente, la si segue e basta... se poi si vogliono riportare i fenomeni ai fenomeni che smuovono le correlazioni della scatola cranica, la scatola nera per eccellenza, allora riguardo ad esse ciascuno può dir la sua, e posso dire che quando siamo immersi nel dinamismo relazionale dell'esistenza, siamo lontani mille miglia dalla parola, e viceversa... essa viene dopo, non ha tutta questa importanza, né potenza... né ha importanza e potenza, come pareva, il riduzionismo biologico con il quale sembra spiegarsi ogni cosa... che si può scrivere al caldo dopo una disgrazia si può... bisogna vedere se si deve... per me non si deve, per la ragione spiegata nel "Il verbo", poesia che ho postato oggi, ma qui, in questo luogo, nei costumi che attengono all'etica, ognuno fa la sua scelta...
salvatico è quel che si salva

Offline India

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #4 il: Domenica 27 Maggio 2012, 09:57:55 »
Per rispondere ad Elena, il mio discorso ti può essere sembrato fuori luogo forse perché non hai letto gli interventi della redazione nel topic d Alessio Carlini, ora cancellato. Lì venivano indicati come motivi, per la scelta della non pubblicazione di questi fatti di cronaca, proprio quelli indicati da me e che tu hai trovato distorti; ma non lo sono affatto; appunto ho aperto questo topic e solo qui  Luigi ha chiarito con altre motivazioni, peraltro convincenti.
Inoltre volevo spiegare che non ci sono i buoni e rispettosi del dolore ( quelli che non scrivono le poesie) e i cattivi o cinici che non rispettano il dolore( quelli che le scrivono). Luigi stesso non ha puntato il dito su chi, preso dall’emozione scrive una poesia, dice piuttosto, che forse non è la strada giusta.

Il dolore, ognuno lo affronta come sa farlo, e bisogna  sempre rispettare come  uno lo fa. .  C’è chi lo fa con il silenzio, o cercando di distrarsi o addirittura negandolo perché impossibile da sopportare ( una mia amica, dopo aver trovato la figlia impiccata dentro casa, andò dal parrucchiere come se nulla fosse successo  e chiese ai clienti se avevano saputo qualcosa di una ragazza che si era impiccata, se sapevano chi fosse la sfortunata ragazza)  e c’è chi invece lo razionalizza, chi ci scava dentro per farlo uscire come una spina penetrata  nel corpo. Non sta a noi esprimere giudizi, che in ogni caso sarebbero superficiali. Ho aperto questa parentesi per rispondere ad un intervento sempre sul topic di Carlini, fatto da Paolo Corinti Tiberio, il quale sosteneva che era aberrante ( non ricordo il temine esatto  usato) scrivere ad esempio di un proprio caro appena si ha conoscenza che ha un male incurabile. Io l’ho fatto lo stesso giorno con la poesia “ Una vecchia conoscenza” e non mi ritengo un mostro, mi è uscita prepotentemente dal cuore.

La mia poesia su Melissa  era asettica, non dava spazio a sentimentalismi e non voleva strappare lacrime, si può dire che l’ho scritta con freddezza come in un’indagine sociologica  anche perché pensavo ad un caso di cronaca analogo successo nel 1997 e già elaborato dal mio cervello:  l’omicidio di Marta Russo ( tanto che dopo la cancellazione, avrei potuto riproporla come fatto di cronaca riferentesi  a quest’ultima e probabilmente sarebbe lì sul sito).
Le sole differenze sono  la mano assassina e l’arma, nel caso di Marta Russo un colpo di pistola partito da un’aula universitaria, nel caso di  Melissa una bomba.

Tutte e due erano ragazze, era mattina nei due casi, si stavano recando una all’università e l’altra a scuola, tutte e due avevano i libri sotto il braccio, tutte e due sono state uccise senza un movente, ( tanto che per l’assassino di Marta Russo fu indicato come movente l’assenza di movente ), in tutti e due i casi l’omicida non sapeva chi avrebbe ucciso. Tutte e due sono state le uniche vittime ( almeno nell’immediato), tutte e due avevano un’unica colpa:  trovarsi nel  posto sbagliato nel momento sbagliato, ma per costruire il loro futuro dovevano necessariamente trovarsi in quei posti in quei momenti. Insomma storie aberranti. La mia poesia, prendeva spunto da questi casi di cronaca per interrogarsi su come sia possibile che una ragazza qualunque, in una giornata qualunque, mentre sta organizzando il suo futuro venga  travolta da una tragedia simile. Roba da farsi accapponare la pelle.
Ben diversi sono i casi di Garlasco, di via Poma, di Sarah Scazzi e di Yara, di Elisa Klaps, di Eluana Lì c’è un movente, entrano in ballo i sentimenti, la passione,  la gelosia, il tradimento, lo sfogo sessuale, la paura che le vittime potevano essere a conoscenza di qualcosa e soprattutto l’omicida sapeva chi stava uccidendo.

E per concludere, io non mi sono impuntata per la pubblicazione di poesie di cronaca recente, avevo  solo fatto una proposta e Luigi aveva già risposto esaurientemente.

P.S. scusate la mia grafomania. Speriamo che non mi caccino di nuovo dal forum!!!

Offline Webmaster

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #5 il: Domenica 27 Maggio 2012, 15:01:33 »
premetto che sono dispiaciuto per quel che è avvenuto al post su Alessio Carlini, ma non per Carlini, ma perché si liquifa, nullifica, nientifica interventi che pur sempre furono stati scritti nel passato e che ora non ci sono più invece, inghiottiti da n buco nero sembra... si poteve mettere il lucchetto pur rimanendo alla vista di chiunque ciò che è stato, come è stato quasi sempre fatto, a mia memoria...

In genere a topic orami esauriti mettiamo il lucchetto e pace sia, ma a volte nel topic vi sono notizie personali ed episodi raccontati da questo o quello e discussioni sulle stesse. Sarebbe troppa fatica modificare topic per topic per togliere notizie imbarazzanti e vari riferimenti alle stesse, allo, appunto per compassione umana, togliemo tutto il topic. È successo poche volte, ma è successo, ad esempio alcuni anni fa durante la polemica con quelli che poi fonderanno un altro sito: c'erano notizie che lasciarle avrebbe portato conseguenze sulla credibilità, su internet uno fa una ricerca ed esce fuori di tutto, quindi una volta risolta la questione e chiarita la questione davanti a tutti, in pubblico, carte in tavola, si è liberato il forum da un peso polemico che non fa bene a nessuno.

Offline Stellaerratica

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #6 il: Domenica 27 Maggio 2012, 15:21:04 »
Vorrei capire una cosa che non mi è chiara: se oggi succede qualcosa, io una poesia in merito la posso proporre tra una settimana?
Quindi non c'è filtro sul fatto che la scriva oggi e la pubblichi direttamente tra 7 giorni anche senza rileggerla?
Il peggior crimine è conoscere la verità e non far nulla.
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Offline India

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #7 il: Domenica 27 Maggio 2012, 16:41:04 »
Esattamente Stella. Dobbiamo sperare che se tu l'hai scritta appena è successo il fatto, abbia  la correttezza di rileggerla ed eventualmente modificarla.

D'altra  parte come potrebbe  esserci un filtro? Si potrebbe fare per le poesie di cronaca come per le poesie brevi, dove le poesie di tutti gli autori, anche quelli non più in training passano alla convalida della redazione. In questo caso però si appesantirebbe notevolmente il lavoro della redazione.

Offline Stellaerratica

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #8 il: Domenica 27 Maggio 2012, 19:10:53 »
Esattamente Stella. Dobbiamo sperare che se tu l'hai scritta appena è successo il fatto, abbia  la correttezza di rileggerla ed eventualmente modificarla.

D'altra  parte come potrebbe  esserci un filtro? Si potrebbe fare per le poesie di cronaca come per le poesie brevi, dove le poesie di tutti gli autori, anche quelli non più in training passano alla convalida della redazione. In questo caso però si appesantirebbe notevolmente il lavoro della redazione.

1° osservazione: onestamente, per parte degli autori scommetto, ahimé, che non lo farebbero. facciamo un 50-50.
2° osservazione: ci avevo pensato anch'io ma appunto ho tratto la stessa conclusione. io ormai sono piuttosto zen sul sito: la mia ultima poesia era una breve e non me ne sono ricordata fino a quando non ho capito che era in convalida. e pace per il tempo che la redazione ci ha messo per valutarla: a me non creava problemi né danno alcuno.

ma io non sono gli altri autori.
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Offline Elena Poldan

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Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #9 il: Domenica 27 Maggio 2012, 19:46:28 »
Cara India, nessuno ha puntato il dito su nessuno, nessuno ha detto che tutti quelli che scrivono su fatti di cronaca siano cattivi o nn ne sentano i riflessi!
Avevo letto tutto il topic che è stato cancellato.
Non mi stava semplicemente bene l'equazione che chi non avesse scritto su fatti di cronaca, nn lo avrebbe fatto perchè nn commentabile...

Onestamente, mi sembra cmq davvero assurdo continuare a polemizzare...
la regola è questa: punto... anzi tre... ;)
Elena

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Offline India

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #10 il: Domenica 27 Maggio 2012, 20:37:51 »
Io avevo avevo aperto il topic per fare una proposta, anche perché conosco Luigi e so che è aperto a nuove proposte.  Luigi l'ha rigettata. Per me l'argomento era chiuso. Stop. non avrei ripreso la parola se non fossi stata proprio tu a polemizzare. Aveva già risposto esaurientemente Luigi.
A me sta bene tutto.
Rispettiamo la regola, per una settimana nulla e poi chi vuole, può farlo dopo una settimana. OK.

Offline Elena Poldan

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Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #11 il: Domenica 27 Maggio 2012, 21:11:12 »
 ???
io a polemizzare?... dire la propria, dissentire, é una cosa , polemizzare un'altra!

Elena

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Offline paolo corinto tiberio

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #12 il: Domenica 27 Maggio 2012, 22:52:47 »
In genere a topic orami esauriti mettiamo il lucchetto e pace sia, ma a volte nel topic vi sono notizie personali ed episodi raccontati da questo o quello e discussioni sulle stesse. Sarebbe troppa fatica modificare topic per topic per togliere notizie imbarazzanti e vari riferimenti alle stesse, allo, appunto per compassione umana, togliemo tutto il topic. È successo poche volte, ma è successo, ad esempio alcuni anni fa durante la polemica con quelli che poi fonderanno un altro sito: c'erano notizie che lasciarle avrebbe portato conseguenze sulla credibilità, su internet uno fa una ricerca ed esce fuori di tutto, quindi una volta risolta la questione e chiarita la questione davanti a tutti, in pubblico, carte in tavola, si è liberato il forum da un peso polemico che non fa bene a nessuno.

beh, che ci voleva lavoro, lo credo... e per la logica a che serve faticare?...  :)
cmq penso da tutto quel che successo che si dà troppa importanza alla parola e, in dulcis al fundo, a Internet... è solo una mera metafora che le parole sono spade, così come è solo virtuale i danni che un'eventuale violazione di privacy potrebbe arrecare a chiunque... e le regole che si danno sotto una paura o apprensione qualsiasi, risultano quasi sempre odiose... che male, mi chiedo, posso io fare con questo aggeggio?...  :D
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Offline paolo corinto tiberio

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #13 il: Lunedì 28 Maggio 2012, 11:14:31 »
per rispondere a India: la parola non può sostituire il dolore, il dolore vero... quando quest'ultimo inesorabile giunge, scaccia ogni possibilità di scrittura, occupa tutto lo spazio possibile e non c'è spazio per alcun segno se non per le lacrime, a volte nemmeno per quelle... ciò riguarda ciascuno di noi immersi nei rapporti parentali dove è la carne che più duole, dove è più diretta e senza mediazioni la cupa prostrazione e sofferenza...
nelle disgrazie generali, dove il dolore è mediato e non immediato, si registra uno strano fenomeno: più passa tempo dall'accaduto (un terremoto, una strage, ecc.) meno coinvolgimento si ha nel "sentire" la vicenda dolorosa... la distanza che si frappone tra il sentimento e il fatto, distanza che si instaura a causa del tempo che passa, fa sì che si ragiona certamente meglio riguardo ai suddetti accadimenti, ma si perde il sentimento che nasce dalla condivisione genuina e pertanto quanto più noi decantiamo e filtriamo con il ragionamento, tanto meno "sentiamo" e ci emozioniamo: s'acquista in lucidità, ma si perde in spontaneità... scrivere a caldo su una disgrazia in generale non è male assoluto, dipende dalle finalità dell'autore, che non devono essere quelle di incrementare le letture o altro, altrimenti risulterebbe essere un cialtrone e per un cialtrone non è necessario né regolamentazioni, né perdere tempo come stiamo facendo noi... :)
« Ultima modifica: Lunedì 28 Maggio 2012, 11:16:22 da paolo corinto tiberio »
salvatico è quel che si salva

Offline India

Re: Proposta per le poesie di cronaca
« Risposta #14 il: Lunedì 28 Maggio 2012, 12:21:51 »
concordo Paolo