Autore Topic: Aneddoti in poesia  (Letto 24652 volte)

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #30 il: Giovedì 30 Gennaio 2014, 21:42:04 »
Della serie: PINOCCHIO HA UNA SORELLA


IL NATALE DI PINOCCHIO


Pinocchio ha una sorella, Betulletta,
porta tosta sugli occhi una frangetta,
e, se Geppetto in fallo la sorprende,
diventa rossa, è rossa quando mente.
Al fratello, si sa, si allunga il naso
quando dice bugie, ma non è il caso
adesso che Natale si avvicina
ed è uscito Geppetto, con la brina,
per andare a tagliare l’alberello
che il clima della festa fa più bello.
Il cruccio è da bambino e da fanciulla:
“Farà l’albero il pino o la betulla?”
Ma ecco di ritorno il genitore,
scrollandosi la neve col tepore.
Angustiarsi non è servito a nulla:
ha due rami, di pino e di betulla!

di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #31 il: Giovedì 6 Febbraio 2014, 20:57:01 »

C’era l’ardesia


C’era l’ardesia
intorno ai nostri passi
di fanciulle che citavano il Manzoni
per una versione irriverente
e in rima del romanzo più evidente
del suddetto autore,
con la Lucia ad insidiare il cuore
di Don Rodrigo, e con Renzo,
preso da sgomento,
che dal dolore si chiude
in un convento.
C’era l’ardesia
intorno ai nostri passi,
lì scrivevamo la nostra poesia,
non volendo ce la portasse via
il vento dei pensieri da ragazze
o che ce la rubassero le gazze,
ché il luccicar degli occhi
accompagnava
il componimento che sgorgava.
Così come tanti, ed altri ancora,
me li ricordo ora come allora:
<Siam quattro moschettieri, siam perfetti,
esempio di coraggio e d’amicizia,
veniamo da una scuola di cadetti
e soprattutto amiamo la giustizia!>
Trasparivano allor dai nostri visi
di soppiatto dell’animo i sorrisi.



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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #32 il: Domenica 16 Febbraio 2014, 17:21:06 »
La numero tre della serie "Pinocchio ha una sorella":

Il compleanno di Geppetto


Pinocchio ha una sorella,  Betulletta,
porta tosta sugli occhi una frangetta,
e, se Geppetto in fallo la sorprende,
diventa rossa, è rossa quando mente.
Quando dice bugie, se questo è il caso,
a Pinocchio, si sa, si allunga il naso,
e assieme alla paonazza Betulletta
sa che al padre la verità va detta.
Papà Geppetto oggi compie gli anni
ed è un po’ acciaccato dai malanni.
Il cruccio è da bambino e da fanciulla:
“Non abbiamo da regalargli nulla!”
Ma possono aiutarlo nel lavoro,
sollevarlo in quel che fa per loro.
Detto fatto, i due vanno a cercare
i ciocchi ed i legnetti da bruciare,
per fargliene trovare una catasta
così alta da fargli dire “Basta!”
Contento il festeggiato, il padre loro:
non di legno gli ha fatto i cuor, ma d’oro!

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #33 il: Sabato 10 Maggio 2014, 09:48:35 »

La prima coscienza del passato

«Quel giorno segnò la prima tappa della mia crescita, aprì la
mia coscienza del "passato".»


I numeri tremando calcolavo...
Si trattava di dividere due cifre
da un numero di quattro, senza il resto,
a memoria i riporti, sotto l'occhio
severo di quell'uomo: Fare presto!
Avevo sette anni, ero in seconda,
spaurita davanti alla lavagna
e uno sconosciuto a sovrastarmi.
Suor Luisina neppure sorrideva,
lontana sullo sfondo, e fu quel giorno
la mia prova importante, quel rigore
a farmi capire ch'ero sola
con le mie forze, per la prima volta.

E fu quel primo esame superato
a darmi la coscienza di un passato.

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #34 il: Martedì 7 Ottobre 2014, 15:18:22 »
Aneddoto storico - letterario.

Si racconta che Dante avesse una memoria eccezionale. Un giorno fu fermato per strada da uno sconosciuto
il quale gli chiese: "Qual è l'alimento più buono del mondo?"
"L'ovo", rispose Dante.
L'anno successivo lo stesso uomo incontrò nuovamente Dante nella stessa strada e gli chiese: Con che cosa?
Col sale, rispose subito Dante.
*********************************************************************************************

La memoria di Dante


Il Poeta che mai ha avuto uguale
anche aveva memoria eccezionale.
Per strada, da un estraneo fermato
gli fu da questi un giorno domandato:
“L’alimento per voi più buono al mondo
quale a nient’altro sarà mai secondo?”
“L’ovo” certo rispose il grande Autore
e  più non vide il suo interlocutore
che solo l’anno seguente rincontrò,
indi questi: “Con che cosa?” lo appellò.
“Col sale” gli rispose ratto Dante
senza esitare manco di un istante.

Oh  Vate, oltre all’arte e alla tua storia,
sei anche un mito per la tua memoria!



« Ultima modifica: Martedì 7 Ottobre 2014, 15:27:36 da poeta per te zaza »
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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #35 il: Giovedì 28 Luglio 2016, 11:32:07 »
Siccome mi piace scrivere sul mondo dei bambini, mi permetto di postare anche qui questa, che mi era stata ispirata
da una barzelletta, con altre risposte (e scusate il c....o):

Attenzione a come si parla ai bimbi

Al padre che passeggia col bambino
sfugge un “cazzo” a denti stretti perché un sasso
ha colpito col piede, ed al figlio
che chiede cosa hai detto paparino
risponde: “razzo”, mi è venuto in mente.
“Cosa vuol dire razzo” è la domanda.
E’ una specie di missile
lanciato nello spazio
.
“E lo spazio cos’è?” la successiva.
Spazio è il cielo, e l’atmosfera tutta.
“E ci deve piacere l’amosfera?”
E’ l’aria intorno alla terra.
“Dobbiamo stare attenti
a non calpestarla mentre camminiamo?”
La terra come mondo, qui viviamo.
“Mi hai sempre detto che stiamo a Milano”.
È il nostro mondo, visto in tutto l’universo.
“E cos’è il verso unico e quel mondo?”
Cazzo bimbo, avevo detto “cazzo”!


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #36 il: Martedì 2 Agosto 2016, 09:16:03 »
Il cuore di mamma lupa

Ha appena avuto i suoi, di piccoli,
ma quando le succede di trovarsi
accanto a due cuccioli di uomo,
la natura di madre ha il sopravvento
su quella della fiera.
Darà la vita
col suo latte ai piccoli
ed alla storia
di una grande civiltà,
quella romana,
dal buio di una tana.

Anche nell'animale più cattivo
si trova il bene che si sa istintivo.
E, che sia storia o sia leggenda,
di questa lupa niente ci sorprenda.


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #37 il: Domenica 21 Agosto 2016, 09:37:09 »
Aneddoto scherzoso in forma di Limerick


C’era una volta un conte

Il decimo conte di Alberobello,
col vizio del gioco, perse il castello.
Si sentiva un citrullo
a dormire in un trullo
quell’ultimo conte di Alberobello.



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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #38 il: Sabato 21 Gennaio 2017, 21:41:48 »
CAINO E ABELE

Dov’è Abele? Non ne ho conto,
mica sono il suo custode
dacché prende la tua lode
se un agnello, riverente,
lui ti porge in sacrificio;
per la mia fatica niente!
E il frumento in beneficio
e la frutta ti ho portato.
Manco poco hai apprezzato!

Nessuno tocchi Caino:
Dio gli ha mutato il destino.


Certo lui è delicato,
pastura il gregge nel prato,
mentr’io mi spacco la schiena
nei campi con buona lena.
Lo faccio da sempre col babbo
che sa che lavoro e non gabbo,
ma un compenso diverso deploro
a scàpito del mio lavoro.

Nessuno tocchi Caino:
Dio gli ha mutato il destino.

Son geloso, sì, rabbioso,
ora molto vergognoso;
devo dirlo: l’ho colpito,
la mia forza m'ha tradito,
atterrandolo all’istante
senza vita fra le piante.

Nessuno tocchi Caino:
Dio gli ha mutato il destino.


Andrò solo per quel mondo
che nessuno ha visto a fondo;
che sia pegno del perdono
se la rabbia qui abbandono.

Nessuno tocchi Caino:
Dio gli ha mutato il destino.


***

«Caino risponde a Dio che gli ha chiesto conto di suo fratello.
Tuttavia Dio, pur condannando Caino a essere per sempre ramingo, pose un segno sul suo capo perché non lo uccidessero.
(dal racconto biblico)»


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #39 il: Mercoledì 1 Marzo 2017, 14:13:40 »
Una favola per grandi e piccini: La nascita del fiore con le spine

Non si sapevan tra i fiori le rose
ma c'era un luogo che andavano spose.

Rosa la madre, Rosa la figlia,
Rosa la nuora della bisnonna,
era Rosa pure quella,
come le altre era buona, era bella.
Tutto il paese e le vicinanze
profumavano delle fragranze
di questi fiori di nome e di fatto,
e della grazia in ogni lor atto.
Nel paese delle Rose
eran cercate tutte le spose,
ma purtroppo i loro mariti
non erano amabili, non erano miti.
Così di fronte a tanti dolori
che albergavano in tutti quei cuori,
quel paese un bel giorno scomparve
ed al suo posto ecco che apparve:
una distesa di rose rosa
degne da allora d'ornare ogni sposa.
E a ricordare che questa esistenza
non è fatta di sola dolcezza,
ecco le spine che son sofferenza,
ma anche difendono tanta bellezza.

Non si sapevan tra i fiori le rose
ma c'era un luogo che andavano spose...

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #40 il: Domenica 14 Maggio 2017, 11:05:47 »
 :) Oggi - Festa della Mamma -mi sono chiesta:

Perché non ospitare, fra i miei aneddoti, anche quello più importante della vita, l'EVENTO della Nascita?

In realtà, gli eventi sono due contemporaneamente: la nascita della creatura e la nascita della madre.

Nascita di una madre

Con la creatura
nasci tu, la madre,
in un vortice di gioia
e di emozione
e da subito
si annidano nel petto:
il latte della vita,
il sangue che ribolle
vittorioso,
la tigre preparata
a ogni battaglia,
la forza dell’eterno di un amore
che è collegato al battito
di un cuore.


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #41 il: Mercoledì 24 Maggio 2017, 14:46:04 »
E questo è l'EVENTO più grande del mio IERI...

NATA IERI

Diversi gli altri ieri
da questo...

e l’allodola rauca
della felicità

inesausta canta
al neonato mattino.

Un battito di ciglia:
mia figlia.


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #42 il: Lunedì 3 Luglio 2017, 21:39:12 »
«Tra i ricordi di un'infanzia serena, ho una Casetta da fiaba... in un albero parzialmente cavo.»

L'albero-casa

L'albero- casa aveva una finestra
incorniciata da tendine a foglie,
un tronco cavo all'ingresso
e qualche appoggio
simile a uno sgabello e un davanzale.
Ci stavamo accucciati ad ascoltare
i cinguettii sui rami
e assieme agli uccellini
fiabe su fiabe - dolci oppure amare -
imparando la vita: un'occasione,
ascoltando la sua rivelazione
- è per finta - è per vero - chi lo sa
- chi può dire se è tutta verità?
Ma intanto fai domande - fai confronti -
aspettando che nonna ti racconti
il seguito nell'albero che è casa.

Magia tra i ritmi dolci del tramonto,
magia dentro le righe del racconto,
noi con la pancia piena e una carezza
respiravamo un'aria di dolcezza.

La vera fiaba era stare insieme
con chi ci conosceva tanto bene.


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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #43 il: Sabato 2 Settembre 2017, 17:21:13 »
Il poeta del ventaglio (Satira)

L’ho visto da lontano e lui m’ha scorto:
m’ha tosto fatto un cenno a salutare
e un po’ più avanti ha spinto il collo torto
quasi per fare prima ad arrivare.

Come spesso mi accade, di recente,
mi sforzavo la mente a ricordare
chi fosse lui fra l’altra nota gente
che alligna nel mio mondo ad abitare

quand’ecco lui, ansante, mi avvicina:
“E come andiamo, e come ci sentiamo?”
Per logica rispondo alla manfrina:
“Io vado e sento bene” - “Noi chi siamo?”

“Non sai chi sono? Proprio non ricordi?”
E lievi gli s’arrossano le gote:
mi frugo la memoria dai primordi
ma niente, le mie orbite son vuote,

agli occhi suoi, di un segno razionale
che indichi di lui il suo contesto:
mi monta quel disagio da star male
cui metto fine perché lo detesto.

“No, non lo so, inoltre devo andare,
mi aspettano gli amici al lungomare.”
“Ma non fa nulla, ti posso accompagnare
e nel frattempo a te ripresentare:

ci siam visti a teatro” mi fa questo,
"son quello che parlava di poesia,
ti ho dato una mia ode con un testo
che m’han detto sia pura maestria.

Concordi con la critica opinione
che m’ha espresso un autore competente?
Non sei come talune altre persone
che dell’arte non ne capiscon niente!”

Per il caldo, l’ho usata da ventaglio...
(A quel punto mi sono ricordata).
“Scusami per l’equivoco mio sbaglio:
non so leggere, sono illetterata.”   



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Offline Franca Merighi

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Re:Aneddoti in poesia
« Risposta #44 il: Domenica 8 Ottobre 2017, 14:22:45 »
Era il 1958, studiavo in un Collegio di Suore Teresiane, a Caracas Venezuela, e allora io credetti di aver sentito la chiamata di Gesù, avevo già parlato con la Suora Superiora, che mise subito al corrente i miei genitori....e mi tolsero immediatamente dal Collegio... Avevo scritto la mia prima poesia, in spagnolo, che qui però ve la riscrivo in italiano:

                                               PREGHIERA
                         
                                         
                                 Signore, voglio dirti, appassionata
                                 in questa mia preghiera fervorosa
                                 che voglio essere tua come la rosa
                                 lo è del rosaio dove è nata...

                                 Voglio essere come una candela
                                 costantemente sempre accesa
                                 e mentre la tua Luce radiante brilla
                                 pensando solo a te rimanga addormentata

                                 E in quel meraviglioso sonno
                                 mi veda elevata nel tuo cielo
                                 rimanga in estasi al vederti mio Signore
                                 Divino Padrone, mia gran consolazione!

                                 So d'esser debole Signore, d'esser niente
                                 so che mi lascio vincere dal mondo
                                 proprio per questo mio Signore, disperata!
                                 imploro il tuo amore, dammi la mano!

                                 e afferrando la Tua mano premurosa
                                 Il mio cuore ti dica appassionata
                                 voglio esser tua Signor, come la rosa
                                 lo è del rosaio dove è nata...                   
                                 
Nota: Naturalmente, traducendo la poesia dallo Spagnolo, sono sparite la maggior parte delle rime, che si trovavano in tutti i versi.
Io ho scritto qua questa mia poesia presa da un fatto vero, spero che Zaza non si arrabbi di aver usurpato io suo spazio....
     
« Ultima modifica: Domenica 8 Ottobre 2017, 14:38:11 da franca merighi 42 »