In Venere veritas, il biglietto da visita è stato solo un gioco, tanto che non l'ho distribuito. o ne ho distribuito qualcuno per gioco. Evidentemente c'è chi non riesce a capire i discorsi profondi e chi non riesce a capire l'ironia ( anche perché era in risposta all'intervento ironico e scherzoso di Boccaccino)
Che l'arte nutra l'anima. mi sembra un concetto già acquisito, credo da tutti, non serve una grossa profondità per asserirlo; aggiungo che svolge questo ruolo di nutrimento così bene, da avere anche un valore economico. Ci sono migliaia di film che costano tantissimo e incassano tantissimo, proprio per soddisfare il nostro bisogno di cultura, di relax, di divertimento, di crescita spirituale o intellettuale. Vogliamo parlare della musica? la musica ci " serve", sin da quando siamo nel grembo materno, tanto che ascoltare Mozart in gravidanza pare che faccia bene al nascituro, inoltre una terapia psicologica molto accreditata è proprio la musicoterapia, quindi con me sfondi una porta aperta e non solo con me.
Concordo, con il fatto che il poeta debba perdere la sua identità personale per diventare tale, infatti secondo questa accezione, da me condivisa, di poeti ce ne sono veramente pochi, perché spogliarsi della propria identità per raccogliere la sensibilità del mondo e restituirla su un foglio è impresa difficile e ti dirò che forse non è neanche una cosa giusta, poiché scrivere quello che gli altri vogliono leggere somiglia molto ad una strumentalizzazione.
Il poeta è un mentitore? se riesce ad ottenere fama, sì.
Riporto una frase di Zafon che ci dovrebbe fare riflettere:
"Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più di lui. Uno scrittore è condanato a ricordare quell'istante, perchè a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo". ECCO, LO SCRITTORE, DEVE RIUSCIRE A NASCONDERE A TUTTI LA SUA MANCANZA DI TALENTO