Io sono nuova di questo sito, non cpnosco tutte le dinamiche che si venute a creare fra gli autori che lo fraquentano da tempo,ma vorrei comunque esprimere la mia opinione sul gesto di cancellare un commento. Parto dal presupposto che lo stesso vada esclusivamente all'elaborato e difatti, mi pare di aver letto che nel commentare non bisognerebbe rivolgersi all'autore, ma limitarsi a dire la propria opinione sullo stile, la poetica dello stesso ed aggiungere anche delle considerazioni personali sul contenuto. Detto questo, viene da sè che ogni ripicca, ogni rimostranza,ogni commento rilasciato per compiacenza o per restituire il favore ,oltre che fuori luogo è sconveniente. E'pur vero che man mano nascono delle simpatie,perchè ci si riscopre affini ad un autore piuttosto che ad un altro,ma ciò non deve andare a discapito del buon andamento del sito che si prefigge di dare spazio a tutti e in uguale misura. Tornando alla questione della cancellazione dei commenti, io trovo che il farlo sia a dir poco puerile,come puerile è anche sentirsi in obbligo di andare a commentare chi ha rilasciato un commento in una dialettica senza slanci e priva di sincerità. Mi è capitato , attraverso il nome del commentatore di trovarmi a leggere poesie che non mi hanno entusiasmata o che non ero in grado di commentare perchè non sriuscivo a rintracciarne l'intento:semplicemente me ne sono tornata così come ero andata, ripromettendomi di tornare in altra occasione, perchè non è detto che se la poesia, quella poesia non piace, non ce ne possa essere un'altra che ,invece mi susciterà emozione. A chi dice che bisognerebbe scrivere per sè stessi senza ricercare l'approvazione altrui, dico che già il fatto di essere su una piattaforma pubblica è indicativo del fatto che tutti ,indistintamente,in qualche modo, cerchiamo consenso,altrimenti i nostri scritti rimarrebbero sui fogli di un quaderno.