Autore Topic: Il bianco veleno  (Letto 5329 volte)

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Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #15 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 05:58:51 »
. riscuotono la mia simpatia i vegan rivoluzionari, gli animalisti dell'ALF e delle ELF(animal liberation front , earth liberation front, ecc)...
perchè lo sfruttamento dell'uomo degli altri esseri viventi è strettamente collegato allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e della natura...
articolosu veganismo e anarchismo
http://anarca-bolo.ch/a-rivista/351/96.htm

PS... io non sono nè vegan nè animalista in quanto anarchico individualista di ispirazione nietzschiana stirneriana sadiana

PPS è quello che penso di salvare il pianeta , lo dice meglio di me george carlin in questo video

George Carlin - Salvare il pianeta?! ( SUB ITA )




In definitiva Alessio pensi sia meglio stare a guardare piuttosto che fare quel poco che si può?
Scusami forse non è il caso tuo ma mi sembra molto comodo e semplicistico.
Io sono un essere pieno di limiti e piccolo;ma cerco di fare qualcosa .Poco è sempre meglio di niente.Se per es. strappo da una vita infame il cane dal canile ,penso che sì,ho aiutato almeno una vita.Questo non vuol dire che mi senta tranquilla e soddisfatta.Ripeto faccio e non mi limito a guardare.Non mangiando carne  e adottando “uno stile di vita vegan”ecc risparmio senza dubbio la vita a migliaia di esseri e  contribuisco nel mio piccolissimo a lottare contro il sistema odioso che schiavizza.
Amo e rispetto gli attivisti che citi :rischiano il c. e non si nascondono dietro le tastiere del pc.
Tu dici: perchè lo sfruttamento dell'uomo degli altri esseri viventi è strettamente collegato allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e della natura..
Io sono d’accordo e forse ingenuamente combatto dove e come posso .Il discorso è molto forse troppo
 ampio.
Cito di seguito:
“Chiedo scusa perché quando avevo 19 anni ho contribuito a costruire due mattatoi che stanno uccidendo animali anche in questo preciso istante. Sono dispiaciuto perché la Tandy Leather vende pelli strappate dalle carcasse talvolta ancora agonizzanti di animali come mucche, struzzi, conigli, serpenti e maiali. Mi dispiace che le concerie di pellami che servono la Tandy Leather Factory inquinano la Terra con i loro veleni chimici.
Mi dispiace che il ristorante Tiburon si arricchisca sull'ingozzamento a morte di oche e anatre i cui fegati vengono serviti alla gente ricca come paté da spalmare sul pane o sui crackers. Sono dispiaciuto perché si arricchiscono sui cadaveri mutilati di animali un tempo selvaggi ed esotici.
Mi dispiace che viviamo in un'epoca in cui puoi stuprare un bambino o massacrare una donna e ricevere pene più lievi rispetto a quelle inflitte a un attivista per la liberazione animale che ha agito contro la proprietà senza ferire anima viva.

Ho capito che le leggi di questo Paese sono dalla parte di quelle aziende che traggono profitto dallo sfruttamento degli animali. Un tempo quelle stesse leggi favorivano i possidenti terrieri bianchi che schiavizzavano i neri nelle coltivazioni. Favorivano quei mariti che disponevano delle loro mogli come se fossero oggetti. Quelli che infrangevano la legge e danneggiavano la proprietà per combattere queste forme di oppressione venivano chiamati “terroristi” e “fanatici”, ma ciò non ha impedito alla società di progredire lungo il sentiero tracciato dalle loro rivolte.


Quindi oggi il cattivo di turno sono io. È solo una questione di prospettiva. Chissà, forse verrà il giorno in cui avremo una società in grado di comprendere che la vita e la Terra sono più importanti che i prodotti della morte e della crudeltà. E se anche non fosse, al diavolo comunque!
Che i miei detrattori e i miei sostenitori mi considerino un guerriero per la libertà o uno piromane psicopatico, per me non fa nessuna differenza. Ho passato anni a promuovere, supportare e lottare per la Liberazione Animale. Ho visto con i miei occhi le vittime dell'ingiustizia umana, e quello che ho visto è sangue, orrore e violenza! Ho promesso a quegli animali e a me stesso che avrei lottato per loro in tutti i modi possibili. Non mi pento di nulla, e mai lo farò!

Potete prendervi la mia libertà, ma non mi sottometterò mai a voi.



Walter Bond
A.L.F. – P.O.W.
XLoneVWolfX  “
Il miglior discorso che potrai mai sentire - Gary Yourofsky

Fare e meglio ….Go vegan!
Non siamo poi così distanti
Garbo

Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #16 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 06:20:14 »
Le mucche producono il latte per i Loro cuccioli e noi non abbiamo il diritto di rubarglielo!
Non ci sono scuse....Stessi diritti!

Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #17 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 08:27:27 »
Scusate gli innumerevoli errori ,ma non sono capace di modificare i posts.
Ciao!

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Il bianco veleno
« Risposta #18 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 13:09:01 »
Grazie per avermi risposto

Il credo " dei  vegani e' il rispetto per gli animali. Chi segue questa filosofia di vita  considera gli animali non dei semplici oggetti, ma esseri sensibili. I vegani,  evitano di consumare prodotti di origine animale come carne, uova, latticini, pelle, lanaecc. Non ingabbiano animali , non li comprarno, non visitano zoo o acquari, non vanno al circo con animali, non assistono a palii e feste che utilizzano animali,non cavalcano animali. Cercano di evitare tutto quello che comporta la sofferenza e/o la morte per gli animali. Ogni anno miliardi di animalivengono utilizzati in prodotti alimentari e questo comporta per loro una esistenza fatta solo di sofferenze, una lunga morte.

L'essere umano non è onnivoro, appartiene all'ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi.
La neurofisiologia, , l'anatomia comparata ecc.confermano come l'uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi,e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori.
Questi infatti hanno conformazione dentale,  caratteristiche di potenza e d'aggressività, apparato digerente, intestinale, adatti ad utilizzare l'alimento carneo anche come fonte glucidica.Gli esseri umani senza mezzi
artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare.

L'essere umano è l'unico animale che una volta svezzato continua a bere il latte. Tutti gli altri animali lo bevono solo in fase di allattamento e questo perché l'intestino e l'apparato digerente umano e degli animali non sono fatti per digerire il latte animale.

Scusa la brevita dele varie risposte ma non voglio tediarTi e il discorso è molto profondo e lungo.Se vuoi ne riparleremo.

Ritieni giusto sacrificare la vita degli altri animali per il nostro benessere,sottrargli l'esistenza ,rubargli il latte e i cuccioli per il nostro"bene"?

Grazie,se vorrai rispondermi
Garbo




Il tema è controverso, temo che la verità sia sempre l'uomo onnivoro,il che  significa proporzioni adeguata di sostanze nutritive, Se il mio cibo preferito è pancetta e birra, vivrò conseguentemente alle mie scelte, su questo non c'è dubbio. Però siamo in grado di divorare più o meno tutto. Ci sono cibi più difficili da digerire, anche questo è fuori discussione, ed infatti in ogni dieta c'è un determinato proporzione da rispettare. Anche bere troppo latte fa male, perchè il corpo non è in grado di metabolizzarne una quantità troppo elevata, dopo una certa età. Insomma, affermare l'assoluto è diffcile, si tratta di analizzare il contesto, rispettare delle scelte. Per l'etica ho dei dubbi: con il tuo ragionamento, anche le piante andrebbero rispettate, i semi, ogni singola songente di futura vita, come i germogli. Studi approfonditi e documentati, indicano una reazione delle piante, un sistema nervoso, una sorta di dolore, nel momento in cui si strappi rami e foglie ... quindi se sono viventi, e lo sono, niente carne, niente verdura, niente frutti. Cosa ci resta?

Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #19 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 14:40:17 »

Il Per l'etica ho dei dubbi: con il tuo ragionamento, anche le piante andrebbero rispettate, i semi, ogni singola songente di futura vita, come i germogli. Studi approfonditi e documentati, indicano una reazione delle piante, un sistema nervoso, una sorta di dolore, nel momento in cui si strappi rami e foglie ... quindi se sono viventi, e lo sono, niente carne, niente verdura, niente frutti. Cosa ci resta?
Ciao Gianpiero grazie della Tua risposta.
La sofferenza delle piante non è mai stata provata con certezza.
In genere la natura ha sempre fornito a tutte le creature senzienti la possibilità di sfuggire alle sofferenze.
 Lo possiamo notare in noi stessi e negli altri animali. Se veramente i vegetali potessero soffrire, essi avrebbero certamente la possibilità di sfuggire a tutti gli eventi in qualche maniera dolorosi.
Tuttavia per refutare ogni argomentazione, ipotizziamo che soffrano

Per produrre un'unità di proteina carnea sono necessarie di media (dipende dall'animale predato) dieci unità di quelle vegetali, quindi anche mangiando solo vegetali si causerebbe per questi ultimi una sofferenza dieci volte minore che mangiando carne.
Gli animali negli allevamenti intensivi vengono fatti nascere apposta e,  quando nascono non pesano niente! Per farli ingrassare siamo costretti a
" strappare "quantità enormi di piante rispetto a quante ne servirebbero se ci cibassimo direttamente di grano.
A proposito,dal grano  si ricava il SEITAN (sostituto 100% della carne) .
Cento grammi di seitan apportano 60 grammi di proteine nobili, mentre 100 grammi di carne ne apportano appena 20. Quindi, se mangiamo SEITAN salviamo non solo gli animali ma anche le piante


I nostri antichi progenitori non erano carnivori, non erano erbivori, non erano onnivori, erano semplicemente dei fruttariani e lo furono per moltissimi anni, i primi della loro esistenza.Questa sarebbe certo la dieta perfetta a parer mio ,ma non voglio aggiungere troppa"carne" al povero fuoco.
Ciao!

Past_Or0

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #20 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 17:05:21 »
Ciao Gianpiero grazie della Tua risposta.
La sofferenza delle piante non è mai stata provata con certezza.
In genere la natura ha sempre fornito a tutte le creature senzienti la possibilità di sfuggire alle sofferenze.
 Lo possiamo notare in noi stessi e negli altri animali. Se veramente i vegetali potessero soffrire, essi avrebbero certamente la possibilità di sfuggire a tutti gli eventi in qualche maniera dolorosi.
Tuttavia per refutare ogni argomentazione, ipotizziamo che soffrano

Per produrre un'unità di proteina carnea sono necessarie di media (dipende dall'animale predato) dieci unità di quelle vegetali, quindi anche mangiando solo vegetali si causerebbe per questi ultimi una sofferenza dieci volte minore che mangiando carne.
Gli animali negli allevamenti intensivi vengono fatti nascere apposta e,  quando nascono non pesano niente! Per farli ingrassare siamo costretti a
" strappare "quantità enormi di piante rispetto a quante ne servirebbero se ci cibassimo direttamente di grano.
A proposito,dal grano  si ricava il SEITAN (sostituto 100% della carne) .
Cento grammi di seitan apportano 60 grammi di proteine nobili, mentre 100 grammi di carne ne apportano appena 20. Quindi, se mangiamo SEITAN salviamo non solo gli animali ma anche le piante


I nostri antichi progenitori non erano carnivori, non erano erbivori, non erano onnivori, erano semplicemente dei fruttariani e lo furono per moltissimi anni, i primi della loro esistenza.Questa sarebbe certo la dieta perfetta a parer mio ,ma non voglio aggiungere troppa"carne" al povero fuoco.
Ciao!


non si sfugge, a livello etico, cioè se volete ridurre la sofferenza generale dei viventi (se volete essere buoni)la scelta vegan è quella più giusta e più consequenziale,

se non vi interessa l'etica, siete al di là del bene e del male, non c'è nulla che vi importi più di voi stessi e per un vostro piccolo piacere potreste sacrificare interi pianeti, galassie, universi...

fate come me e fregatene... siamo destinati al nulla, siamo nulla, nulla è la vita e questo pianeta... godete come i libertini di sade... se vi va, fatevi un neonato alla Hannibal ...e aspettate il vostro momento

Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #21 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 20:33:55 »
non si sfugge, a livello etico, cioè se volete ridurre la sofferenza generale dei viventi (se volete essere buoni)la scelta vegan è quella più giusta e più consequenziale,




Ciao Alessio, preferisco il fare....ciò non vuol dire che non mi goda anche la vita!
Grazie a Te!

vatelatino

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #22 il: Mercoledì 11 Gennaio 2012, 20:38:07 »
;D Giuro che non ha mai fatto una lezione, che sia una, di nutrizione al mio cane. Eppure tutte le mattine voleva il latte. Non ti azzardare a togliermi i formaggi e quasi tutti i latticini, li produceva mio tritritrinonno (probabilmente) con tutti i vermetti verdini (buonissimi, li rincorrevo da bambina sul tavolo. Certo, essi non erano molto contenti e cercavano di scappare, ma io ero più grande e grossa e me ne approfittavo, come madre natura mi ha insegnato a fare per sopravvivere). Si, perché se non mangiavo i vermetti, rimanevo senza carne che era troppo cara ed invece ne avevo bisogno, come anche i figli piccoli dei vegetariani ed i vegetariani stessi che almeno un paio di volte all'anno si debbono prendere (se vogliono nutrirsi come richiede il loro equilibrio naturale fisico) il pesce perché è l'unico alimento  che contiene gli omegatre (mepare,forse, credosiano,  micasovegetarianaio) indispensabili.
Mio tristristrisavolo però cantava alle mucche perché era contento e loro pure, ed il latte era latte. Quindi, senza entrare nelle scelte alimentari e di coscienza, senza condannare coloro i quali non sono interessati a rispondere a questo post perché magari impegnati a difendere i bimbi d'Africa, senza salire in cattedra ed inveire contro il buon latte che ci sostiene nella premenopausa con l'alto contenuto di calcio altrove difficilmente reperibile, io dico:
no, nun se po' di' na parolaccia sur forumme, nun posso esprimeme in romano, ma posso puro di' (vabbò, in barba a tutte le regole grammaticali ce rimetto n'artra vorta du'puntini pe' spiegamme mejo che forse se semo persi, io no, io ciò la bussola, ma... dicevo...:::
NO a tutte le torture specie quelle inutili fatte soltanto per Padre Denaro. NO allo spreco inutile delle risorse della terra, senza le quali si potrebbe mangiare tutti bene senza per questo "farsi" una super addizionata di grassi animali a scapito delle numerose verdure e legumi che foraggiano le superpompate mucchetteestrogene.
NO a tutte le torture, anche a quelle fatte per la vivisezione inutile laddove non serve.
SI alla corretta informazione e divulgazione dello schifo che ci circonda.
NO a tutte le torture, compresa quella di infliggermi la pena per non darmi troppo da fare per i carissimi animaletti che ci circondano o per i vecchietti abbandonati, o per i bambini del terzo mondo, o per gli uccelli sacrificati per dei deficenti che amano il tiro al bersaglio, o per non incagliarmi insieme ad una nave dei veleni, o per non possedere un missile per abbattere gli aerei delle scie chimiche, o per non mettere del gas nervino nei palazzi della banca mondiale,o per non aver protetto l'ultimo rinoceronte nero estinto il mese scorso... insomma, se volete continuo, le lotte da fare sono tante, sciegliamone una per l'anno nuovo!
Cara Marina, ho letto con piacere il tuo post che trovo ben strutturato. La tua anima romana è preponderante ed io conosco bene quel fare ironico-vero che solo i romani sanno fare. Esulo un attimo dallo specifico e vorrei elogiare Roma come anima viva. La conosco abbastanza avendola visitata molte volte ed avendo parenti che vi abitano. Adoro il Gianicolo per la vista romantica e quel ponentino "assassino" che stuzzica gli innamorati....Stupenda Trinità dei Monti e piazza di Spagna. Mitico anche se malconcio Colosseo e immenso "er Cupolone" deludente un pò Er fontanone...Insomma Roma ce l'ho nel cuore. Detto questo dico anche che conosco abbastanza l'indole dei romani, gente che dice le cose serie ridendo come fai tu e che alla carne non rinuncerebbe mai, come al latte d'altronde. E' nel dna stesso di Roma. Quante "macellazioni" animali e umane nel Colosseo...Roma caput Mundi...Devo riconoscere che si mangia benissimo avendo assaggiato spesso la cucina locale quando ero carnivoro. La porchetta di Ariccia mangiata nelle famose Freschette, la carne alla brace buonissima, mi manca solo la coda e il deretano della mucca. Dirai..ma che me frega a me? Voglio solo dirti che è praticamente una battaglia persa con te perchè non esiste proprio nella tua genetica un discorso come quello dello sfruttamento animale, sia esso lattifero che carnivoro. Figurati...non si è mai sentito un Romano che odia il latte e soprattutto la carne! Lascia perdere il discorso dei bambini africani, perchè forse ho fatto più io per loro che te..chissà. Io amo e difenderò sempre gli animali contro ogni tortura! Guarda la zinna della mucca..il tuo tritritrisnonno mica le conciava cosi vero? Il latte che bevi tu è completo di calcio, antibiotici, antipiretici ed anticoncezionali. Tutto in uno, contenta? Aspetto con ansia golosa la tua risposta con quella lingua che ho imparato ad amare, il Romano. ps. Comunque devo dire che le piskelle romane sono proprio boneeeee. ehehehe

Offline Marina Como

Re: Il bianco veleno
« Risposta #23 il: Lunedì 16 Gennaio 2012, 23:43:35 »
Cara Marina, ho letto con piacere il tuo post che trovo ben strutturato. (...)
grazie!
romani, gente che dice le cose serie ridendo come fai tu e che alla carne non rinuncerebbe mai,(...) 
Riferirò agli innumerevoli amici vegetovegani romani e consiglierò loro una bella trasfusione completa del loro puro sangue romano. (non me ne vogliano i testimoni de' Geova)
 E' nel dna stesso di Roma Voglio solo dirti che è praticamente una battaglia persa con te perchè non esiste proprio nella tua genetica
Ecco, lo sapevo! Tutta colpa del padre sardo e madre abbruzzese. Porca misceria... me ne potevo fregà, ed invece no! Che razzaccia de incrocio, bastarda de 'na Marina...un discorso come quello dello sfruttamento animale, sia esso lattifero che carnivoro
. Figurati...non si è mai sentito un Romano che odia il latte e soprattutto la carne! Lascia perdere il discorso dei bambini africani, perchè forse ho fatto più io per loro che te..chissà. Io amo e difenderò sempre gli animali contro ogni tortura! Guarda la zinna della mucca..il tuo tritritrisnonno mica le conciava cosi vero? Il latte che bevi tu è completo di calcio, antibiotici, antipiretici ed anticoncezionali.  Tutto in uno, contenta?
'Naggia... me tocca ricitamme, riciclamme... insomma, nun dissi,scrissi: "Mio tristristrisavolo però cantava alle mucche perché era contento e loro pure, ed il latte era latte." Ora, amzi, in tuo onore, vojo di': da quanno mai, 'na mucca co'ste sise possa esse da felice? Pe me nun vale proprio, e proprio nunziamai, che dovrei esse contenta se le sise io nun cjò mai? Semmai forse allorquando potrei da esse invidiosa, ma fasse o fa' tortura, è tutta 'narta cosa.
 Aspetto con ansia golosa la tua risposta con quella lingua che ho imparato ad amare, il Romano. ps. Comunque devo dire che le piskelle romane sono proprio boneeeee. ehehehe
Ma che davero 'e pischelle se devono da scrive co' la cappa? So' proprio così despote, quelle de 'e nove generrazzioni?
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

vatelatino

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #24 il: Martedì 17 Gennaio 2012, 18:19:03 »

Cara Marina, romana d'importazione eheheh, ricordo una trattoria sarda sita in via Tiburtina in cui ho mangiato la carne di pecora in umido alquanto gustosa (ai tempi della mia incoscienza). Riconfermo ciò che ho detto nella mia risposta: a parte sporadici casi di vegetariani romani, il resto sono voraci carnivori e golosi lattiferi con derivati vari heheeh (ho uno zio che abita a Roma e sapessi le lotte che ho fatto per fargli cambiare inutilmente idea...). Le mucche del tuo tritritrisnonno cantando con lui facevano il latte sano e ci credo. Vai a fare un giro nelle stalle degli allevamenti di mucche poi dimmi che cosa cantano..sicuramente una canzone di Erosse...più bella cosa non c'è...Sarà un peccato di gioventù ma la  kappa mi piace più della c...Sei mai andata in camporella al Gianicolo? ahahah alla prox...ops scusa per la x....ciao Marì!

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Il bianco veleno
« Risposta #25 il: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 13:31:30 »
Ciao Gianpiero grazie della Tua risposta.
La sofferenza delle piante non è mai stata provata con certezza.
In genere la natura ha sempre fornito a tutte le creature senzienti la possibilità di sfuggire alle sofferenze.
 Lo possiamo notare in noi stessi e negli altri animali. Se veramente i vegetali potessero soffrire, essi avrebbero certamente la possibilità di sfuggire a tutti gli eventi in qualche maniera dolorosi.
Tuttavia per refutare ogni argomentazione, ipotizziamo che soffrano

Per produrre un'unità di proteina carnea sono necessarie di media (dipende dall'animale predato) dieci unità di quelle vegetali, quindi anche mangiando solo vegetali si causerebbe per questi ultimi una sofferenza dieci volte minore che mangiando carne.
Gli animali negli allevamenti intensivi vengono fatti nascere apposta e,  quando nascono non pesano niente! Per farli ingrassare siamo costretti a
" strappare "quantità enormi di piante rispetto a quante ne servirebbero se ci cibassimo direttamente di grano.
A proposito,dal grano  si ricava il SEITAN (sostituto 100% della carne) .
Cento grammi di seitan apportano 60 grammi di proteine nobili, mentre 100 grammi di carne ne apportano appena 20. Quindi, se mangiamo SEITAN salviamo non solo gli animali ma anche le piante


I nostri antichi progenitori non erano carnivori, non erano erbivori, non erano onnivori, erano semplicemente dei fruttariani e lo furono per moltissimi anni, i primi della loro esistenza.Questa sarebbe certo la dieta perfetta a parer mio ,ma non voglio aggiungere troppa"carne" al povero fuoco.
Ciao!


Trovo alcune che alcune delle tue affermazioni, difettano di logica.
Prima di tutto, esiste una vasta documentazione sul sistema nervoso delle piante, ed il fatto che non possano urlare o fuggire, quando si spezzano dei rami,si incide la corteccia, si strappano germogli, non significa che non giungano a tutto l'organismo vegetale, dei segnali di sofferenza. In natura, non tutto reagisce come ci aspetteremmo nella nostra forma mentis. Poi l'uomo ha passato varie fasi, nella sua nutrizione.Sino al momento in cui non si è sviluppato come cacciatore, la sua dieta era vegetariana, ma poi cacciando ha arricchito il suo fabbisogno di proteine ed anche questo, ha contribuito al nostro sviluppo ( documentazione enorme in proposito è disponibile ovunque). Se poi, l'uomo sapiens, desidera farsi uno scrupolo, ed eliminare dalla sua dieta, la carne ( che ripeto, in grandi quantità è in ogni caso un lavoro digestivo importante, quindi deve essere una percentuale controllata), è una sua scelta, che io rispetto, ma non condivido. Il vegetariano, porterà avanti la sua idea di non nuocere agli animali, utilizzando solo risorse del mondo vegetale. Ma ribadisco ancora una volta: l'uomo è onnivoro, che significa, puà mangiare più o meno di tutto, per nutrirsi. Si chiama adattamento, e costituisce il potere di una forma vivente di sopravvivere nel tempo.
« Ultima modifica: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 13:34:05 da Gianpiero »

Garbofania

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Re: Il bianco veleno
« Risposta #26 il: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 17:37:19 »


Per aumentare la produzione di latte, la mucca viene alimentata con proteine molto concentrate, ma spesso neppure queste sono sufficienti, tanto da provocare lacerazione dei tessuti per soddisfare la continua richiesta di latte (in Inghilterra hanno coniato un termine per definire questa pratica: "milking off the cow's back", ossia mungitura del posteriore della mucca). Ciò provoca una condizione chiamata acidosi, che può rendere zoppo l'animale e ciò accade ogni anno al 25% delle mucche sfruttate per la produzione di latte.

Il prof. John Webster, autore del libro "Il benessere animale. Uno sguardo verso il paradiso", spiega che il dolore che sentono questi poveri animali è come quello che si proverebbe se ci si chiudessero le dita dei piedi in una porta e poi si cercasse di camminare.

Francamente scherzare sul dolore e le sofferenze di esseri sfruttati mi sembra di cattivo gusto.
Non mi interessano le misura delle tette di chi scrive ironizzando,   ne se le pischelle di Roma siano "bone".
Ha ragione Thomas,forse fare un giro negli allevamenti aiuterebbe a capire che le mucche NON cantano "alla Luna" ,ma piangono disperate , chiamando il cucciolo che è stato loro strappato  !No,non ci trovo nulla su cui scherzare
.

Garbofania

  • Visitatore
Re: Il bianco veleno
« Risposta #27 il: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 17:44:43 »
Si chiama adattamento, e costituisce il potere di una forma vivente di sopravvivere nel tempo.

No (scusa),
si chiama egoismo,mancanza di empatia .Si chiama prevaricazione,arroganza dell'essere umano che si crede simile a un dio.

Significa Non voler vedere e sentire.Siamo sensibili,"cantiamo alla luna" e priviamo gli altri esseri della vita,infliggendo sofferenze inaudite.Mi spiace...

Past_Or0

  • Visitatore
Re: Il bianco veleno
« Risposta #28 il: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 18:15:22 »
cara garbofania,
l'egoismo sta alla base di ogni nostra scelta... siamo egoisticamente determinanti... quindi per avvicinare altri alla tua causa, dovresti partire spiegando i vantaggi della scelta vegana ... tu hai scelto il veganismo per egoismo... cioè ti fa PIACERE saper di aver ridotto la sofferenza , ti fa PIACERE non aver sulla coscienza il muggito delle mucche per i loro vitelli, ti fa PIACERE sentirti buona...
quindi è il tuo egoismo (per me "egoismo" non è un termine negativo, ma un termine neutrale, dato che tutti noi facciamo scelte in base al nostro EGO) che ti ha reso vegan...
ora puoi obbiettare che il tuo è un egoismo BUONO, quello dei carnivori un egoismo CATTIVO ASSASSINO ecc ma non credo che una posizione da moralista, da testimone di Vegan, possa aiutarti nella causa, per cui hai aperto questa discussione...
dovresti, sì, puntare sull'empatia, ma non dal pulpito...

"io ho riposto la mia causa in nulla" "non c'è nulla che m'importi più di me stesso" (MAX STIRNER)

Garbofania

  • Visitatore
Re: Il bianco veleno
« Risposta #29 il: Mercoledì 18 Gennaio 2012, 19:23:48 »
ma non credo che una posizione da moralista, da testimone di Vegan, possa aiutarti nella causa, per cui hai aperto questa discussione...
dovresti, sì, puntare sull'empatia, ma non dal pulpito...

"io ho riposto la mia causa in nulla" "non c'è nulla che m'importi più di me stesso" (MAX STIRNER)
Scusa Alessio ti sbagli, non parlo da un pulpito, non me ne frega niente(mi spiace aver dato questa impressione).
Parlo piuttosto con la sofferenza estrema,di chi ha visto,di chi ha sentito ,di chi non riesce a  chiudere gli occhi.Credimi preferirei e di gran lunga non "conoscere" , occuparmi solo di"poesia" ma non mi è possibile far finta di nulla.Non riesco e non voglio trincerarmi dietro delle semplici frasi ad effetto.Se dire ciò che si pensa e in cui si crede per Te vuol dire essere moralisti, ebbene allora lo sono.E allora?
E non mi sento affatto buona ma solo più "coraggiosa".