La prima la trovo forte, soprattutto in alcune espressioni ( costretto al liberarmi di vermi e tarantole.... frattaglie).
Mi piace e mi fa riflettere il verso: " non riesco più ad adulterare questa realtà che mi circonda". E' come se per essere poeta e vedere un alba e innamorarsene e vedere un tramonto e innamorarsene bisogna " adulterare", cioè falsificare la realtà, quasi da convincersi di ciò che non è o di cio che è ma non appare davanti ai nostri occhi. E allora bisogna ubriacarsi per vedere questa realtà distorta ma meravigliosa? L'autore inoltre immagina cosa si vedrebbe se qualcuno aprisse il suo ventre. Etc etc.
Secondo il mio modestissimo giudizio la poesia è bella.
Ogni poesia per poterne giudicare il valore dovrebbe essere approfondita, un lavoro che la redazione, pur lavorando con il massimo impegno e con serietà, non può fare avendo centinaia di poesie al giorno da convalidare, e questa da una prima frettolosa lettura potrebbe essere bocciata perchè non contiene termini solitamente usati in poesia. Molto più facile convalidare la seconda, anche se non ha alcun senso.
Indubbiamente tra le due preferisco la prima.
P.S. spero di non incappare nei soliti rissosi, solo per avere espresso pacatamente un giudizio.