L'aggettivo prosastico rimanda a prosa ovvero quella forma linguistica che non segue regole di versificazione.
se
io
scrivo
in
questo
modo
sono gia fuori dalla prosa.
Mi si può obiettare che come poesia faccia schifo, ma la mera presenza di versificazione rende questo uno schema poetico.
Ma questa è vera poesia? Ovviamente no.
Allora bisogna intervenire con l'intelligenza.
Normalmente la parola prosastica afficancato alla parola poesia, indica una POESIA che si avvicina più ad un linguaggio semplice e diretto piuttosto che oscuro e denso di strumenti poetici metrici retoric e quant'altro.
Infatti storicamente si intende il passaggio dagli schemi metrici chiusi con rima al verso libero un passaggio verso una poesia più prosastica per cui tutta la poesia o quasi del Novecento si può considerare prosastica ovvero più tendente alla prosa.
Qui però le parole sembrano avere altri significati e quindi hanno deciso che la POESIA "prosastica" non è degna di essere pubblicata in vetrina.
Poi ci sarebbe anche da fare un discorsetto sulla poesia sperimentale, ma come puoi intuire andrebbe nella stessa direzione.
Qui gli innovatori sarebbero snobbati (Dante, Leopardi, Montale lo sono stati per la loro epoca).
Infatti la poesia sperimentale è relegata al forum e viene pedissequamente censurata.
parere personale...
Ci son poesie definite "prosastiche" dalla redazione che da qualche altra parte invece vengono reputate per quello che sono nella mente dell'autore: poesie.
Dirò di più...ci sono autori (i intendo autori anche famosi recenti, contemporanei e del passato) che han fatto di un linguaggio semplice, chiaro, più diretto e poco oscuro la propria fama; ci sono, altresì, autori che utilizzano tale presunta prosasticità per arrivare alle persone.
Come hai ben detto tu la poesia del 900 è cambiata molto rispetto a quella precedente e quella precedente era ancora diversa da quella latina o greca ecc...ecc...
Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
o "Mattina" con il suo "M' illumino d'immenso"
e ora non cito altri testi, ma potrei rimandare a "La madre"
Siamo dentro uno stesso autore eppure io colgo leggere differenze tra lo stile di una e dell'altra, della metrica utilizzata ecc...ecc...
Neruda???
Scrisse ad esempio questo:
"Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda."
Invece sembra quasi sia apprezzata la poesia sintetica, dove articoli, preposizioni e chi più ne ha più ne metta devono essere omessi...
Si...prendiamo neruda e facciamolo diventare un
"Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche
mondo e gesto abbandonato.
Contadino io ti scavo
seminando tuo figlio
Un tunnel. Solo. Fuggivano uccelli
e mi invadeva la notte
Sopravvissi forgiandomi di te
freccia e pietra
d'un arco o d'una fionda."
Ok...ora è abbastanza scarna...vadi...vadi...in pace...può essere pubblicata mio caro Pablo...
..questo è il trattamento medio riservato agli autori! Questo è anche l'atteggiamento di diversi utenti di questo sito che si ritengono ormai autori navigati javascript:void(0);
oppure prendiamo un Pessoa qualsiasi:
"La vicina del numero quattordici rideva oggi sulla porta
da dove un mese fa è uscito il funerale del figlio piccolo.
Rideva in modo naturale con l’anima nel volto.
D’accordo: è la vita.
Il dolore non dura perchè il dolore non dura.
D’accordo.
Ripeto: d’accordo.
Ma il mio cuore non è d’accordo."
Riporto un mio pensiero:
"Io non mi prendo la briga di dire ad altra gente nel Web, e mai mi permetterò, se un loro testo è "più arte" del testo di terze persone. Purtroppo noto con dispiacere che più di qualcuno (anche tra l'utenza del sito) si prende tale responsabilità pensando che basti un minimo di erudizione per poter fare un certo tipo di sentenze.
Peccato. Peccato perchè tale atteggiamento, invece, rovina ciò che è davvero l'arte e la poesia. Sentimento e creatività prima di tutto. Poi regole stilistiche e tutto il resto. Invece, noto (anche leggendo il forum) che più di un utente si sente in diritto di sbeffeggiare componimenti e commenti altrui e addirittura "schifare" i testi altrui.
Mi lascia molta perplessità e amarezza.
Scelte opinionabili e basate sul proprio gusto personale.."
""Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l'arte è completamente inutile."
E mi dispiace dirlo. Qui ci può essere anche gente laureata in lettere o che frequenta tale facoltà, ci può essere gente che, magari, ha pubblicato o meno qualcosa nella propria vita...ma nessuno è Leopardi, nessuno è D'Annunzio, nessuno è Neruda.
Forse qualcuno, qui dentro, si crede Leopardi o si crede Neruda...o forse D'Annunzio...
ma un narcisista si crede un po' ogni cosa, una persona che scrive di gusto non si crede nessuno.
Qui soprattutto qualcuno ritiene ancora nel 2011 regole, metrica, ermetismo e oscurità, un testo asciutto l'essenziale per trasmettere qualcosa e ancora di più per chiamare un testo poesia.
E lo dico rivolgendomi alla redazione, ma anche all'utenza.
Mi baso anche solo sui miei testi accettati. Vengono accettati testi a casaccio! Su gusto personale. Su scelte che fan sorridere.
Una poesia? un testo?
siamo nel web e di siti per autori ne ho visti parecchi.
Un sito del genere dovrebbe pensare a censurare testi offensivi, di cattivo gusto (riguardanti tragedie subito riportate a galla dai media e che lo "stolto" animo di chi si lascia trasportare dai racconti che ci propinano deve mettere su carta...), testi razzisti, testi non impegnati e che non sono effettivamente da pubblicare (se io scrivessi davvero:
"ciao,
un bel ciao
a volte
far star bene
altre no")
Ecco...ma mi fa sorridere invece come siano scelti i testi qui sopra, sinceramente.
Soprattutto mi lascia amareggiato che qualcuno si senta davvero in diritto di dire "questo è poesia ed è paragonabile a...boh...alla Merini", questo no...
Ma forse questo sito censurerebbe davvero anche i Montale, i Neruda...
il sol pensiero mi mette i brividi...
e allora...
meglio sorridere...
:-)
Io leggerei indistintamente testi ritenuti o meno prosastici, ritenuti o meno scarni...anche solo per una questione di rispetto...e nel web mi piace leggere sia i primi che i secondi...e anche testi "mal riusciti" cerco di apprezzarli ugualmente se ci leggo dietro nascosto un sentimento vivo.
E' un sito "limitato" alla propria visione di poesia dice qualcuno che m'ha preceduto.
Già...è vero...
quello che più mi sconvolge è vedere che gli stessi che approvano poesia a sinistra, non approvano poesie "simili" a destra e viceversa...
ma è ovvio che sia così...perchè son scelte personali...e trovo sconvolgente che sia portata avanti tale mentalità...
e forse sì..."non è considerato uno tra i migliori siti nel web" forse anche per questo...
ed è un peccato...
poesie altrove apprezzate vengono rifiutate, poesie altrove criticate vengono accettate e non solo...pure riempite di complimenti (e mi riferisco alle mie in primis!!!).
Poesia...poesia...e qui sopra c'è chi si sente in diritto davvero di decidere cosa lo sia javascript:void(0);
Senza alcun rancore
Marco