Autore Topic: Infinito cratere  (Letto 1477 volte)

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Offline Mariano Ryan Mesti

Infinito cratere
« il: Mercoledì 2 Novembre 2011, 23:17:16 »
Enorme, sconfinato, infinito cratere tra il moribondo costato
costata costantemente costi quel che costi cotanta sofferenza
nari sprizzanti piangente plasma, rosso
rosso ardente, rosso castigatore
e attimo su attimo non parte ma mi accompagna
futile ormai ogni preghiera, profondamente vuota
pesante, opprimente la mia intoccabile metà
intoccabile, violabile e già violata.

Offline Amara

Re: Infinito cratere
« Risposta #1 il: Mercoledì 2 Novembre 2011, 23:32:42 »
..per ora solo un 'mah'.. ma ti prometto che ci torno su...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

gio.d.

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Re: Infinito cratere
« Risposta #2 il: Giovedì 3 Novembre 2011, 13:36:05 »
un po' meglio nella seconda parte. La prima no. Il secondo verso poi...

Offline Michele Tropiano

Re: Infinito cratere
« Risposta #3 il: Venerdì 4 Novembre 2011, 17:00:13 »
un po' meglio nella seconda parte. La prima no. Il secondo verso poi...
Io invece ho trovato molto più interessante la prima parte, interessante come poesia sperimentale intendo: i giochi di parole hanno in senso e stanno bene fra i versi. La fine poi, non l'ho capita in verità...
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Mariano Ryan Mesti

Re: Infinito cratere
« Risposta #4 il: Venerdì 4 Novembre 2011, 21:30:33 »
Io invece ho trovato molto più interessante la prima parte, interessante come poesia sperimentale intendo: i giochi di parole hanno in senso e stanno bene fra i versi. La fine poi, non l'ho capita in verità...
Ringrazio per prima cosa tutti per aver letto la poesia e per i commenti, comunque per quanto riguarda il secondo verso ho avuto l'idea improvvisa di giocare sul suono della c dura per dare una sensazione aspra e per quanto riguarda invece la fine, quando parlo della "mia intoccabile metà" mi riferisco alla mia parte spirituale, intendendo l'io come l'insieme di anima e corpo.

Offline Saldan

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Re: Infinito cratere
« Risposta #5 il: Venerdì 4 Novembre 2011, 22:52:54 »
La prima parte non mi convince... un po' meglio la seconda.
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Infinito cratere
« Risposta #6 il: Venerdì 4 Novembre 2011, 23:28:38 »
Enorme, sconfinato, infinito cratere tra il moribondo costato
costata costantemente costi quel che costi cotanta sofferenza
nari sprizzanti piangente plasma, rosso
rosso ardente, rosso castigatore
e attimo su attimo non parte ma mi accompagna
futile ormai ogni preghiera, profondamente vuota
pesante, opprimente la mia intoccabile metà
intoccabile, violabile e già violata.

Mi piace questa sperimentazione, dà la sensazione di una ferita antica che però ancora, da il segno della sua sofferenza in ogni istante. La rassegnazione si fonde con la rabbia, di una violenza perpetrata a distruggere un'innocenza. A volte sperimentare, si rivela spontaneamente molto più creativo che mille costruzioni poetiche pensate per giorni e per mesi. Molti grandi scrittori, pur partendo da basi di grande competenza, sono concordi nel affermare che le parti migliori e soddisfacenti del loro lavoro, è legato alla spontaneità ed alla sperimentazione che libera, energie assopite o ignorare dalla razionalità.

Offline poeta per te zaza

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Re: Infinito cratere
« Risposta #7 il: Sabato 5 Novembre 2011, 23:39:09 »
Enorme, sconfinato, infinito cratere tra il moribondo costato
costata costantemente costi quel che costi cotanta sofferenza
nari sprizzanti piangente plasma, rosso
rosso ardente, rosso castigatore
e attimo su attimo non parte ma mi accompagna
futile ormai ogni preghiera, profondamente vuota
pesante, opprimente la mia intoccabile metà
intoccabile, violabile e già violata.


Sotto lo sguardo acceso del vulcano,
io piango il mezzo monte reso umano.




 :) ho provato, per gioco, a considerare un vero cratere, un vulcano, che parla, e la mia postilla è il commento di chi lo guarda e lo ascolta.
« Ultima modifica: Sabato 5 Novembre 2011, 23:47:27 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Infinito cratere
« Risposta #8 il: Domenica 6 Novembre 2011, 23:22:50 »

Sotto lo sguardo acceso del vulcano,
io piango il mezzo monte reso umano.




 :) ho provato, per gioco, a considerare un vero cratere, un vulcano, che parla, e la mia postilla è il commento di chi lo guarda e lo ascolta.

Sensazione: la profonda disperazione del figlio sovrastato da una volontà, alla quale non si può ( o non vuole) opporsi.

Offline Mariano Ryan Mesti

Re: Infinito cratere
« Risposta #9 il: Martedì 8 Novembre 2011, 21:02:45 »
Sensazione: la profonda disperazione del figlio sovrastato da una volontà, alla quale non si può ( o non vuole) opporsi.
Sono davvero contento di aver potuto suscitare anche questo tipo di sensazioni e interpretazioni!