Autore Topic: Riflessioni sulla semi-morte del forum  (Letto 8592 volte)

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Offline Ilguardianodelfaro

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #15 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 19:17:36 »
..non so a cosa ti riferisca perchè è una vita che non si vede una vera discussione..
entrare nel personale è sempre e comunque un errore.. però alcuni assimilano il personale alle loro parole scritte.. e anche questo è un errore grave..
sul pettegolezzo di cui riferisci.. non so.. non ricordo di averne letto...


non un campo di battaglia all'ultimo sangue.. ma un terreno di confronto e anche di scontro... se necessita.. civile, certo, ma mettendo anche in conto e cercando di tollerare eventuali intemperanze se non eccessive..

questo è, ovviamente,  il mio pensiero.. e non necessariamente deve essere condiviso...
Il campo del forum è vasto e senza egocentrismi che invece intravedo in questo foro. Amara il tuo pensiero io non lo condivido affatto. Gli argomenti devono essere estesi e possibili a tutti, quindi con risposte, prima di tutto non contorte o paroloni messi lì giusto per esprimese semplicemente sinonimi, e poi anche per dare la possibilità a chi, invece, ha bisogno di esserci. All'inizio leggevo molto il forum, poi ha constatato che i pochi che ci sono lo devono a loro stessi. Medita prima di scrivere..senza offesa, è solo ciò che mi fai pensare del forum.
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

Offline caligola

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #16 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 21:22:38 »
Gianpiero tu metti in luce due elementi fondamentali, lo scopo e il metodo.

Ovviamente non è possibile trovare una comunanza di intenti e di esperienze sul forum,
per cui sempre ci saranno battibecchi e divergenze, e questo ci stà.
Quello che manca, ed è la causa fondamentale di ogni inevitabile congelamento è il rapporto.
Non c'è rapporto tra autore e lettore, commento e commento, non c'è costruzione comune (come appunto tu dici), ognuno butta la sua sentenza e serra l'orecchio , che non ascolti nessuna ragione.
Questo si chiama individualismo,  preferisco chiarmarlo congelamento perchè è esattamente quello che succede.
Lentamente si entra in una stasi che non ha odore o volto, ed è per non sentire male, perchè confrontarsi fa male, significa dover lasciare entrare un'altro nelle proprie equazioni, inevitabilmente perdere l'equilibrio.

Preferisco in ogni caso il forum semi-morto che una vetrina ingrassata dalla quantità ma ingessata nell'aridità del non rapporto, del non commento e della non lettura.
Almeno nel forum c'è uno scambio, seppure viziato da insulti o incomprensioni, uno scambio di idee, a volte, se il congelamento lo concede.

Preferisco scrivere tutte le mie poesie nella sezione sperimentale del forum, evitando il fariseismo della convalida, quest'anomalia che impedisce una volta in più il rapporto,  perchè è una giustizia che vieta senza appello, condanna senza difesa, massacra senza rispetto. Insomma il famoso inganno del cavallo di Troia.

Preferisco il forum perchè si può parlare liberamente, essere liberamente contrari ai regolatori, agli amministratori, ai proprietari e ai moderatori.

Preferisco il forum perchè posso dire mille e mille volte le mie ragioni.

Preferisco il forum perchè il fare poesia non è soltanto a testa bassa a completare più e più righe di presunta poesia che non leggerà nessuno, perchè c'è un tempo per creare ed un tempo per riflettere e condividere e lentamente mutare.


Preferisco il forum perchè qualcuno potrebbe farmi uscire dal mio gelo, incrinare il ghiaccio della convinzione, questa buca da cui intravedo un minimo fazzoletto di cielo. Questa campana che mi protegge dal vento, la gabbia in cui sono inattaccabile.

Preferisco il forum, perchè c'è libertà di parola ed è un luogo d'incontro.

A voi lascio la vetrina, quest'enorme saracinesca semovente dove tutto appare e subito muore risucchiato verso l'abisso di fondo pagina, il buco nero che tutto piomba
nell'anonimato.

Offline paolo corinto tiberio

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #17 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 21:41:38 »
superbia, invidia ed inimicizia sono
le tre faville c'hanno il forum disteso (morto)  :D :D :D :D

ma se ci procuriamo rotoli di fili di ferro e grossi macigni, può riaccendersi...  ;D
salvatico è quel che si salva

Offline Amara

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #18 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 21:49:52 »
Il campo del forum è vasto e senza egocentrismi che invece intravedo in questo foro. Amara il tuo pensiero io non lo condivido affatto. Gli argomenti devono essere estesi e possibili a tutti, quindi con risposte, prima di tutto non contorte o paroloni messi lì giusto per esprimese semplicemente sinonimi, e poi anche per dare la possibilità a chi, invece, ha bisogno di esserci. All'inizio leggevo molto il forum, poi ha constatato che i pochi che ci sono lo devono a loro stessi. Medita prima di scrivere..senza offesa, è solo ciò che mi fai pensare del forum.

..posso solo risponderti che sempre.. medito prima di scrivere..
sul resto non saprei. non ho compreso molto...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #19 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 22:53:30 »
Gianpiero tu metti in luce due elementi fondamentali, lo scopo e il metodo.

Ovviamente non è possibile trovare una comunanza di intenti e di esperienze sul forum,
per cui sempre ci saranno battibecchi e divergenze, e questo ci stà.
Quello che manca, ed è la causa fondamentale di ogni inevitabile congelamento è il rapporto.
Non c'è rapporto tra autore e lettore, commento e commento, non c'è costruzione comune (come appunto tu dici), ognuno butta la sua sentenza e serra l'orecchio , che non ascolti nessuna ragione.
Questo si chiama individualismo,  preferisco chiarmarlo congelamento perchè è esattamente quello che succede.
Lentamente si entra in una stasi che non ha odore o volto, ed è per non sentire male, perchè confrontarsi fa male, significa dover lasciare entrare un'altro nelle proprie equazioni, inevitabilmente perdere l'equilibrio.

Preferisco in ogni caso il forum semi-morto che una vetrina ingrassata dalla quantità ma ingessata nell'aridità del non rapporto, del non commento e della non lettura.
Almeno nel forum c'è uno scambio, seppure viziato da insulti o incomprensioni, uno scambio di idee, a volte, se il congelamento lo concede.

Preferisco scrivere tutte le mie poesie nella sezione sperimentale del forum, evitando il fariseismo della convalida, quest'anomalia che impedisce una volta in più il rapporto,  perchè è una giustizia che vieta senza appello, condanna senza difesa, massacra senza rispetto. Insomma il famoso inganno del cavallo di Troia.

Preferisco il forum perchè si può parlare liberamente, essere liberamente contrari ai regolatori, agli amministratori, ai proprietari e ai moderatori.

Preferisco il forum perchè posso dire mille e mille volte le mie ragioni.

Preferisco il forum perchè il fare poesia non è soltanto a testa bassa a completare più e più righe di presunta poesia che non leggerà nessuno, perchè c'è un tempo per creare ed un tempo per riflettere e condividere e lentamente mutare.


Preferisco il forum perchè qualcuno potrebbe farmi uscire dal mio gelo, incrinare il ghiaccio della convinzione, questa buca da cui intravedo un minimo fazzoletto di cielo. Questa campana che mi protegge dal vento, la gabbia in cui sono inattaccabile.

Preferisco il forum, perchè c'è libertà di parola ed è un luogo d'incontro.

A voi lascio la vetrina, quest'enorme saracinesca semovente dove tutto appare e subito muore risucchiato verso l'abisso di fondo pagina, il buco nero che tutto piomba
nell'anonimato.


Ho generalizzato, nel mio precedente intervento, perchè non facile parlare di forum senza sottolineare che il forum NON E' UN ANGOLO DI SFOGO. Come ho detto, il forum appartiene a quella sorta di strumenti, del sito, in cui ci si confronta, certo, ma per comune scopo di trovare soluzioni e strumenti alle problematiche legate a scrivere, poesie, racconti, analisi di letture di libri,tutta quella vastissima cultura che consente di accedere al livello emozionale che è importante per tutti, ma fondamentale per chi si cimenta in un'opera, sia essa semplice o complessa. Non mi dilungherò sul fatto che alcuni si sentano, come succede ovunque, un pochetto al di sopra degli altri, in fondo non è importante. La cosa importante, è il contributo, che possiamo dare agli altri, cercado di evitare egoismi e prese di posizione che rendono tutto più difficile.Per lo sfogo emotivo, ci sono appositi spazi nel web, dove è possibile scaricare la propria ansia ed incredibilmente, qualcuno è in grado di dare risposte di notevole utilità.Ma in una discussione, dove occorre essere propositivi e disponibili, non possiamo permetterci di sfogare la nostra problematica esistenziale.Altrimenti è caos . Il forum è vuoto anche perchè non è interessante dal punto di vista poetico, come d'altro canto la chat. Ma a renderlo interessante, oltre l'argomento che non deve essere banale, è la discussione, l'entusiasmo delle persone che lo popolano.

Offline caligola

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #20 il: Venerdì 21 Ottobre 2011, 23:35:39 »
Gianpiero non capisco perchè tiri in ballo LO SFOGO?
Spiegati meglio, perchè mi pare che non c'entrasse nulla con la discussione.


Offline Gianpiero De Tomi

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #21 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 00:13:45 »
Mi spiego meglio: nella vita quotidiana, succedono tanti fatti che ci rendono impossibile utilizzare tutta la nostra energia e accade, ed è una cosa che non puoi aver notato, che il tono aggressivo della discussione nasce quando questa energia trova finalmente la via per incanalarsi in uno sfogo. Altrimenti non si spiegherebbero certe reazioni, che sembrano paradossali, per una discussione su un sito di poesia. Non parlo del confronto anche vivace, quello è previsto ed auspicabile. Parlo della violenza verbale, del tono brusco, della mancanza di tolleranza nei confronti delle idee degli altri.Io non credo che certe persone siano così, quando vivono la quotidianità, sarebbe triste. Ma in quel momento di scrittura, come ho accennato prima, diventa un imperativo reagire, prevalere, far sentire la propria voce al di sopra di tutte le altre.Dato che da per scontato che siamo tutte persone equilibrate con una grande intelligenza ( almeno la maggior parte di noi) anche la chat dovrebbe, essere un luogo accettabile, vivo, culturalmente creativo, invitante e dinamico.Bene, dato che abbiamo le idee chiare su quel che è un forum, non resta che iniziare a lavorare in quella direzione, ognuno nel suo piccolo, può fare molto.

Offline Maura

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #22 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 11:24:32 »
Forse lo stato comatoso del forum dipende proprio dai quei quattro gatti che lo frequentano assiduamente.
Sembra si sia creato una specie di club delle comari che non accetta di buon grado chi è diverso da loro.
Ci sono poeti che sbandierano il proprio titolo in ogni intervento, gli pseudoinnovatori del verso, e i frustrati da mancanza di consenso artistico. Lodano vicendevolmente le loro poesie, sperimentali e non, demolendo le opere altrui per il solo fatto di appartenere ad uno stile compositivo differente.
Si parla di verità...
Ma quale verità? Forse la vostra.
Ci si lamenta sempre dei troppi commenti ricevuti dagli altri autori  e del numero eccessivo di letture (lo si è fatto anche in questo topic). Non potrebbe trattarsi di invidia?
Per carità, io non so scrivere poesie e mi diverto a scimmiottare gli stili degli autori che preferisco, amalgamandoli.
Ma lo faccio consapevolmente, perché non voglio arrivare da nessuna parte. Voglio solo divertirmi.
Quando si commentano certe poesie in questo spazio, usando un tono inspiegabilmente aggressivo, ci vedo qualcosa di losco. Ci vedo il tentativo di rivendicare la propria presunta superiorità che, dati alla mano, è solo presunta. Non esistono solo il bianco e il nero, tè e pasticcini o battaglie sanguinose. Quando la discussione si accende, è solo perché non si riesce a far valere, o prevalere, la propria opinione, per scarsità di contenuti o carenze espressive.
Se si smettesse di fare sempre confronti inutili fra persone e stili diversi, il forum, così come il sito, riprenderebbe a vivere.
Meno presunzione, invidia, e più tolleranza ed educazione.
Naturalmente, è solo il mio pensiero.





« Ultima modifica: Sabato 22 Ottobre 2011, 11:39:47 da Kahlan Amnell »

In Venere

  • Visitatore
Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #23 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 12:59:52 »
siamo anche umani e disertare questo luogo per disinteresse, sospetto o noia e quindi si lascia fare i soliti 4 gatti (tra cui me medesima), allora il club rimarrà sempre chiuso. volenti o nolenti, i rapporti umani si basano si simpatie ed antipatie, somiglianze e differenze.
a chi non lo frequenta o vive chiedo solo una cosa: volete eliminarlo allora? o volete renderlo vivo?
perlomeno il club dei quattro gatti ci prova, esponendosi in prima persona, invece di restare a guardare.

Offline Amara

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #24 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 13:45:05 »
..o forse Kahlan.. versa in questo stato per chi, come te, esprime giudizi che vogliono essere offensivi al suo primo (?) intervento.. e magari in passato, con altri nick, ha avuto un 'opinione non positiva su qualcosa di postato...
l'aggressività di cui parli io la vedo nelle tue parole.. non in quelle altre che ho letto sino ad ora...

o forse.. il problema è proprio questo.. qualificare come aggressivo l'altro quando esprime un'opinione diversa dalla nostra...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline DarioC 85

  • Autore CS
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  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #25 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 14:04:32 »

a chi non lo frequenta o vive chiedo solo una cosa: volete eliminarlo allora? o volete renderlo vivo?


Scusate l'intromissione, ma visto il quesito rispondo...
Non vorrei sembrare maleducato o scortese, ma credo che quello esposto nel topic sia un falso problema:non può essere che la scarsa affluenza al forum sia dovuta a scarso interesse per gli argomenti trattati? Se ad esempio mi trovo in un bar, e partecipo ad una discussione per me priva di interesse, perché dovrei partecipare a tutti i costi?

E perché dal fatto che io non partecipi dovrebbe derivare la chiusura della discussione anche per gli altri (e quindi nel caso specifico, del forum)?

Il forum non credo vada tolto, e non mi sembra che sia mai stato proposto nulla del genere.

Sicuramente la risposta più banale che mi si potrebbe fare è: allora proponi tu qualcosa di interessante!!!
Rispondo: no, per due motivi
1.Al momento non ho argomenti da proporre, e comunque non avrei tempo di seguire la discussione che ne deriverebbe;
2.Non considero un problema il fatto che ci siano poche persone che partecipano al forum...Se per qualcuno, invece, è un problema, si sforzi di trovare qualche argomento più interessante, o di proporre quelli già presenti in modo più coinvolgente...Ricordo ad esempio gli spunti di riflessione di Manocchia o le proposte di poesia a più mani aperte a chiunque fosse interessato create da Corripio (tanto per fare un paio di esempi)...Sicuramente postare poesie (mi si perdoni, ma per limiti miei personali, a me incomprensibili... :P) e pretenderne un commento, come unico spunto per la discussione, lo trovo molto poco interessante.

Ribadisco che si tratta solo di un MIO PERSONALISSIMO parere, che non vuole essere polemico, ma solo di risposta alla domanda fatta da IVv!!! :)

Offline caligola

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #26 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 14:23:17 »
Kahlan Amnell,

il tuo numero di post è abbastanza esauriente a riguardo, se fosse per te il forum sarebbe morto da un pezzo...

Dati alla mano, la stragrande maggioranza degli scrittori del sito non lo viene neppure a vedere il forum, molti dei quali perchè non hanno nessuna voglia di confrontarsi  o imparare qualcosa.
E questo non è sicuramente l'atteggiamento di chi è davvero appassionato di poesia ma piuttosto più di chi la considera come un'attività da fare nelle pause, alternandolo al cruciverba o a beautiful.

Offline Eirene

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #27 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 14:34:00 »
io partecipo raramente ai topic del forum...

leggo ogni tanto nel caso ci fosse un argomento per "me" interessante, ma spesso mi capita di leggere solo discussioni tra autori che litigano e si insultano (per me rasentano il ridicolo!!!)... già nella quotidianità dobbiamo stare con il coltello tra i denti che francamente posso fare a meno di rovinarmi la giornata anche virtualmente...  alcuni non sanno confrontarsi senza essere sgarbati... la sincerità è una qualità senza ombra di dubbio ma c'è modo e modo di dire le cose...

non ritengo che il forum sia morto è solo poco frequentato perchè forse c'è anche chi "vive" e non ha il tempo, come me, da dedicare anche a questo...

shalom a tutti  :angel:

In Venere

  • Visitatore
Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #28 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 14:38:00 »
a me fa ridere: hanno il tempo per scrivere milioni di commenti e postare ogni giorno, però poi per leggere almeno una discussione non ce n'è?
quoto caligola: il confronto e l'interesse per la poesia e l'arte in generale non c'è.

Offline Eirene

Re: Riflessioni sulla semi-morte del forum
« Risposta #29 il: Sabato 22 Ottobre 2011, 14:56:08 »
...se l'arte è sul web o in questo forum siete degli illusi o degli arroganti...