Buongiorno a tutti.
Posto due poesie di Reinaldo Arenas, un poeta, scrittore romanziere cubano.Mi piacerebbe che qualcuno mi desse un'opinione sul modo molto personale di scrivere di questo autore.Sarebbe una cosa notevole se prima di iniziare a leggere, vi fosse possibile dare un'occhiata alla biografia di Arenas, di come le sue vicissitudini hanno influenzato la sua poetica.Grazie
(considerate sempre la traduzione dallo spagnolo che deforma l'esposizione di alcune parti delle opere )
"IO" Reinaldo Arenas
Io sono quel bambino dalla faccia rotonda e sporca
che ad ogni angolo ti infastidisce con il suo
"mi dai una monetina?"
io sono quel bambino dalla faccia sporca
certamente non voluto
che da lontano contempla gli autobus
in cui altri bambini ridono forte
e fanno salti molto grandi
io sono quel bambino antipatico
certamente non voluto
con la faccia rotonda e sporca
che sotto gli enormi lampioni
o sotto le puttane anch'esse illuminate
o davanti alle fanciulle che sembrano levitare
proietta l'insulto della sua faccia tonda e sporca
io sono quel bambino di sempre arrabbiato e solo
che ti lancia l'insulto di quell'arrabbiato bambino di sempre e ti avverte
se ipocritamente mi accarezzerai sulla testa
io coglierò l'occasione per rubarti il portafoglio
io sono quel bambino di sempre
davanti al panorama di terrore imminente
lebbra imminente, pulci imminenti,
di offese e di crimine imminente.
Io sono quel bambino disgustoso che improvvisa un letto
con un vecchio scatolone e aspetta, certo,
che verrai con me.
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Ultima luna
di Reinaldo Arenas Fuentes
Perché questa sensazione di venire a cercarti
fino a dove per quanto io corra
non posso trovarti.
Quale terrore senza tempo mi spinge
a porre sopra tanto terrore levocarti.
Non deve placarsi la nostra pena
(sarebbe come dare inizio a unaltra condanna)
e allo stesso modo mai smetterò di contemplarti.
Luna, ancora una volta mi trovo imprigionato
nel crocevia di molteplici paure.
Il passato è tutto ciò che ho perso
e se dal presente mi rialzo
è per vedere che sono ferito
(e a morte)
perché già il futuro lho vissuto.
Questa, indiscutibilmente, è la sorte
che venendo dallinferno affronto.
Strana amante,
mi resta solo da contemplare il tuo volto,
(che è il mio)
perché un fiume siamo tu e io
che percorre un altopiano incessante,
circolare e infinito:
un solo grido.