come al solito si perde poi il vero bisogno di far poesia. è carino l'esperimento senza nome, mi piace, lo confesso. ma penso che non sia da fare sempre. non è perchè la firma fa la poesia, è solo che perde identità.
"non è la firma a far poesia", ma sono le immagini, le parole, le emozioni, le cose da denunciare o le sensazioni da trasmettere, le metafore, le rime, ecc.
non dimentichiamoci della poesia, non siamo qui per battaglie tra Anonimi.
ma per comunicare e costruire un ponte.
questo sito è fatto benissimo, anche solo le grandi opzioni che ha, tra i caratteri da scegliere, le immagini da allegare, e la musica scelta per accompagnare... è un sito invidiato da altri.
diciamolo che di un libro attrae anche la copertina!
quindi buono l'esperimento, può rimanere, ma senza che prenda troppo sopravvento, il troppo si sa che poi va a stonare, un giusto equilibrio è quello che deve esser mantenuto.
ciao raga!
ripetendo ciò che ho già detto, che un giorno a settimana ci sia questa novità dell'Anonimato, di un agglomerato di meravigliose poesie senza nome, è carino, in fin dei conti si sperimenta una volta a settimana come un "piccolo concorso familiare" in cui i poeti sono anonimi.
però in effetti se quel giorno, si scopre una bella poesia, insomma si scopre un poeta che piace, come si fa a ritrovarlo?
oppure proprio quel giorno appunto scopri un poeta il cui stile piace, però insomma vorresti metterlo a confronto con altre sue opere, perchè succede così, insomma quando piace uno scrittore perchè si è letto un libro si è curiosi di avere altre conferme da altri suoi libri, e se il nome non compare non si trova.
anche se alla fine gli stratagemmi ci sono, metti il segnalibro, e lo troverai facilmente, oppure come hanno gia notato altri, ritrovi il nome e il titolo alla fine della pagina di altre poesie, quando vengono suggerite le poesie lette precedentemente.
solo che a nessuno è venuto in mente questa cosa, un poeta mi piace e lo voglio rileggere, tutti si concentrano sul proprio io e su quante letture aumentano con l'anonimato, eppure non vi fa strano che tante letture siano però state fatte da lettori che passano per il sito (magari passano anche poche volte per gustarsi una piacevole lettura) quindi non sono iscritti quindi non possono mettere il segnalibro e quindi? quindi la vostra poesia a loro piacerà ma non sapranno il nome di "quel poeta" (che "saremmo noi").
e poi c'è bisogno dell'anonimato per capire che è il titolo o l'incipit che ci interessa e ci incuriosisce a leggere tutta la poesia? penso che debba succedere ugualmente anche firmata, anzi ancora di più se firmata.
oppure possiamo aprire una libreria di anonimi, tanti libri senza identità senza autori, il lettore sceglierà un libro, uno a caso, senza mai poter sapere il nome del suo autore che diventerà preferito (mi è venuta in mente così una scena buffa e irreale di come la gente possa entrare in libreria e mai sapere il nome degli autori che leggono, penso che prima o poi ci sia il bisogno di identità da parte di tutt'e due)
comunque per una volta a settimana l'esperimento è molto carino, e poi noto tanti favorevoli, io stessa ho pubblicato durante "il mercoledì dell'anonimato", e si scoprono sfumature e sfaccetature nuove da parte dei commenti.
però ribadisco la mia idea dell'equilibrio e di non aumentare giorni dell'anonimato (non so, è come dare vita a un figlio che per un giorno (o più) sembra essere orfano, è una mia sensazione)
buona serata!
ciao!
p.s: anche io sono sempre stata favorevole per la condivisione dell'Arte e della Poesia! ma condivisione non significa perdere la propria identità, in fin dei conti stiamo "condividendo noi stessi". E non è l'anonimato a far condividere l'Arte, anzi non vi farebbe indispettire uno sconosciuto senza nome? L'Arte è sempre condivisione, e con Lei la Poesia, e l'anonimato secondo me non è proprio così vicino a questo senso.
comunque sono idee.
ri-ciao.