Per Amara: sono termini di uso comune secondo l'ambiente che si frequenta, l'età, gli amici od i luoghi. Ma una volgarità comune rimane pur sempre una volgarità, e sinceramente io non mi rivolgerei così a persone che stimo, a miei amici, e non vorrei che loro lo facessero. Pur senza vivere in un educandato, è pur sempre un modo di rispettare le altre persone.
Per IVv: non credo che 10 euro l'anno sia una cifra astronomica. Più probabilmente si è più propensi a pubblicare là dove ci sono molte persone a leggerci e commentarci, questo si. Il difetto dell'area riservata è che manca di pubblico. C'è la libertà, ma se non c'è tanto pubblico allora non vale la pena?
Comunque si, la libertà va guadagnata, ad esempio mettendosi in gioco in prima persona senza restare dietro un nick. Stando dietro un nick si gode della libertà che gli altri ci danno, cercando di evitare qualsiasi grana nell'esercitarla. Io ho preferito sempre guadagnarmela. Questione di gusti, come parlare volgare o no. Si, c'è la sezione erotica, e comunque vale nei limiti dell'erotismo, non della pornografia, ma la poesia in questione non era erotica, né l'autore l'aveva messa in quella categoria.