Mi permetto "una tantum"d'intervenire sulla "quaestio" e sono in accordo con Luigi nel considerare che, purtroppo, i punti e in particolare le virgole sono diventate fumo invisibile e non si vedono più, addirittura nei commenti, dove viene scritto tutto di seguito. Nella poesia del Corinto, effettivamente, se fossero state apposte le virgole, il censore non sarebbe stato indotto in errore (appena letto anche io ho pensato ad una sbagliata ripetizione di "ha").
A parte questa, che non è sfuggita all'attemto occhio del controllore, mi capita di osservare davvero sfondoni grammaticali incredibili.
Un'autrice, ad esempio, ha ripetuto più volte un termine al maschile unito ad "un" apostrofato.
Non volendo umiliarla facendole notare nel commento che l'articolo indeterminativo non va apostrofato davanti ad un termine maschile, le ho inviato una mail privata, nella quale le facevo presente l'errore, fra l'altro ripetuto, ed invitandola a correggerlo.
Tale autrice è rientrata nel sito, e assolutamente non ha corretto niente, neppure degnandosi di rispondermi, pensando forse che... l'errore fosse mio, reputandomi così un somaro in grammatica italiana, o forse reputando che quella perla fosse... una regolare licenza poetica.
Come appare, la saccenza e la superbia non hanno mai fine, e quindi, se succede questo (e altro!) perdoniamo almeno al buon epigrammista Corinto questo suo stupro di virgole, che non è poi "un assassinio"!
Non entrerò più d'ora innanzi a segnalare errori grammaticali in privato, cosa che ho quasi sempre fatto seguendo le raccomandazioni dei redattori che hanno invece sempre invitato a segnalare privatamente agli autori gli ventuali sbagli, senza evidenziarli nel commento o nella bacheca. A questo punto, pur se non si deve fare d'ogni erba un fascio, il consiglio non è più valido!
Auguro a tutti un buon proseguimento nel forum, sperando che, anche questa volta, non mi si dica che sono andato fuori tema.
Se così anche fosse, potete stare tranquilli che non succederà una seconda volta.