Autore Topic: Poesia o scrittura astratta?  (Letto 4130 volte)

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Offline Ilguardianodelfaro

Poesia o scrittura astratta?
« il: Venerdì 26 Agosto 2011, 17:26:25 »
Secondo voi, quando una poesia è da dichiararsi illegibile o con contenuto astratto, contorto ecc...? E quando una poesia si ritiene tale ma è solo un piccolo discorso stilato di getto? E se la poesia astratta lo fosse per alcuni e per altri avesse invece un senso? Nell'identificarne l'intercettibile do spazio a chi ne avesse idea.
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

gio.d.

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #1 il: Venerdì 26 Agosto 2011, 18:23:04 »
Non vorrei entrare in merito a cosa sia per me illeggibile o meno, dato che tutto è soggettivo.
Ma noto che molti ritengono che fare poesia significhi fare filastrocche con rime dal primo verso all’ultimo, utilizzare parole tronche (manco fossimo ancora nel trecento), usare a iosa immagini e metafore incomprensibili senza un minimo di senso e di significato, accostando tra di loro parole
nemmeno belle e senza un minimo di criterio. E’ vero che una metafora è una metafora, deve rimandare a un significato “altro”, ma un minimo di significato rispetto al contesto in cui è inserita lo deve avere, anche per chi legge.

Offline Ilguardianodelfaro

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #2 il: Venerdì 26 Agosto 2011, 19:30:33 »
Non vorrei entrare in merito a cosa sia per me illeggibile o meno, dato che tutto è soggettivo.
Ma noto che molti ritengono che fare poesia significhi fare filastrocche con rime dal primo verso all’ultimo, utilizzare parole tronche (manco fossimo ancora nel trecento), usare a iosa immagini e metafore incomprensibili senza un minimo di senso e di significato, accostando tra di loro parole
nemmeno belle e senza un minimo di criterio. E’ vero che una metafora è una metafora, deve rimandare a un significato “altro”, ma un minimo di significato rispetto al contesto in cui è inserita lo deve avere, anche per chi legge.

condivido le parole di pullover e aggiungo che molte persone anche fuori dal nostro contesto, chiamano un periodo discorsivo, poesia. Io non sono daccordo perché una certa musicalità la poesia deve averla, accostamento all'ode ma non ode, rime comprese ma non obbligatorie.
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

Silvia Piga

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #3 il: Venerdì 26 Agosto 2011, 20:31:47 »
Secondo me, la poesia abbraccia diversi stili compositivi. Poi, come dice Pullover, è tutto soggettivo.
Quel che conta è coltivare la propria passione senza la pretesa d'essere veri poeti o di scrivere capolavori mentre quelli che non ci piacciono sono dei poveri imbrattacarte. Qui ci sono troppi maestri e dispensatori di consigli. Come diceva Faber, "la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio".  :angel:

Offline paolo corinto tiberio

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #4 il: Venerdì 26 Agosto 2011, 20:56:05 »
una poesia è da dichiararsi "illegibile" quando per qualche motivo ( o usura o il tempo, o gli agenti atmosferici, ma anche un iconoclasta in delirio che colpisce le lettere col martello) non è più suscettibile di essere letta...  :D il contenuto, logicamente, di una qualunque poesia è astratto, per la natura astratta della scrittura... che ritaglia in una mente sufficientemente attrezzata il fiore, il vento, il dolore, ecc. ma non l'ostenta... contorto??... ma la scrittura è il Leviatano...   :)
salvatico è quel che si salva

Past_Or0

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #5 il: Venerdì 26 Agosto 2011, 22:53:07 »
ma alberi dioventano divini devo!
leggi il cane poer un dollaro al mese
se vuopi goldnberg
l'oro resta immaturo se col cervo un gatto possum?
mai ali avranno le dolci blizzerard

resta in palio senno... ayrton sennò
perle è dojakowwski ...maderfaccher..

Offline paolo corinto tiberio

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #6 il: Sabato 27 Agosto 2011, 01:44:40 »
ma alberi dioventano divini devo!
leggi il cane poer un dollaro al mese
se vuopi goldnberg
l'oro resta immaturo se col cervo un gatto possum?
mai ali avranno le dolci blizzerard

resta in palio senno... ayrton sennò
perle è dojakowwski ...maderfaccher..

errori di battitura in: diventano, per, vuoi... in questo modo può avere anche un senso...  :)
"il gatto possum" può rappresentare una famiglia di gatti.. c'è il soriano, il cappuccino,ecc...e il possum...
i "blizzerard" saranno pasticcini francesi, infatti sono dolci e non hanno ali... chiarissimo il lemma "resta in palio senna", che riferisce al famoso palio e "senno"  all'unico fantino rimasto in gara, altrimenti (sennò) ayrton, un altro fantino o cavallo... fin qui è chiaro e scorrevole, ma l'ultimo verso è proprio  mezzanotte...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline Michele Tropiano

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #7 il: Lunedì 29 Agosto 2011, 18:10:24 »
perle è dojakowwski ...maderfaccher..

"mother-fucker" forse?  ;D ;D quello di prima invece, è effettivamente incomprensibile...
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

gio.d.

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #8 il: Lunedì 29 Agosto 2011, 18:45:23 »
ma alberi dioventano divini devo!
leggi il cane poer un dollaro al mese
se vuopi goldnberg
l'oro resta immaturo se col cervo un gatto possum?
mai ali avranno le dolci blizzerard

resta in palio senno... ayrton sennò
perle è dojakowwski ...maderfaccher..

cos'è??

Past_Or0

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #9 il: Martedì 30 Agosto 2011, 10:56:03 »
cos'è??

è un'acquila che vola nell'aqua coll'ala collaudata colla coda caudata in caduta libera sulla calata di Cala de'Mare,,, bisogna collimare limare colla lingua la rima... stare attenti collle rime come i transgender col rimmel che sennò cola come la coca... come ero... come morf... come form di magia letargica licurgica lisergica elettron ica... energica riga senza legami col linguaggio riconosciuto come saggio... ho per paggio un rinoceronte bifronte... e per fronte un fantasma di coraggio... un formaggio coll'asma

Past_Or0

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #10 il: Martedì 30 Agosto 2011, 11:37:51 »
avesse idea.

alessio idea... ikea ha kappa... non si skappa con robe... a meno che ... più non sia il che... che ci separa da c'è ghevara... guantanamera... agguanta 'na mela come fece eva e poi mi pare nelson mandela... oppure biancaneva... ahahha ... la mia scemenza è pari alla demenza... pensa in modo impari alla pubica decenza... al decidere senza mutande in preda alla lettura dei Veda... speriamo nessuno mi veda,,, soprattutto schopenhauer oppur buddha mentre leggo il giornale e mangio il maiale... un vegan non lo può sopportare... meganord... freganerd... legadonn... piegadon... luigisturzo... in mgino don gigi struzzo... un prete con le piume e le penne che nuota in un fiume di melme antiche seppur vetuste... e beve the anche se non deve... non vede me e invade le... e invidia le Ande... anvedi le onde delle Oceano IndyAno.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #11 il: Martedì 30 Agosto 2011, 13:08:22 »
I poeti di sette anni


E la Madre, chiudendo il libro del dovere,
se ne andava soddisfatta e fiera, senza vedere,
negli occhi azzurri e sotto la fronte piena di protuberanze,
l'anima del suo bambino in preda alle ripugnanze.

Tutto il giorno sudava obbedienza; molto
intelligente; tuttavia neri tic, e alcuni tratti
rivelavano in lui un'aspra ipocrisia.
Nell'ombra di corridoi dai parati ammuffiti,
tirava fuori la lingua, coi pugni all'inguine,
e negli occhi chiusi vedeva punti.
Una porta si apriva nella sera: alla lampada
lo si vedeva, lassù, rantolare sulle scale
sotto un golfo di luce che pendeva dal tetto.
Soprattutto d'estate, vinto, sciocco,
si rinchiudeva nella frescura delle latrine:
lì pensava, tranquillo, dilatando le narici.

Quando, ripulito dagli odori del giorno, il giardinetto
dietro la casa, d'inverno, s'illunava,
sistemandosi ai piedi di un muro, sepolto nella marna,
e schiacciandosi l'occhio per avere visioni,
ascoltava brulicare le spalliere scabbiose.
Pietà! Suoi compagni erano solo quei bambini
che, gracili, la fronte nuda, l'occhio spento sulla guance,
nascondendo le magre dita gialle e nere di fango,
sotto abiti vecchi e puzzolenti di diarrea,
conversavano con la dolcezza degli idioti!
E se, avendolo sorpreso in immonde compassioni,
sua madre si spaventava, le tenerezze profonde
del bambino si gettavano su questo stupore.
Era bello. Lei aveva lo sguardo blu, - che mente!





Vi piace? E' di Rimbaud
Io credo che una poesia abbia valore se "emoziona". Solo quando, leggendone i versi, cogliendone bellezza, metrica o semplicemente significati impercettibili e in molti casi, soggettivi, vi sia una riflessione che dia altre prospettive alle nostre quotidianità, solo allora la poesia acquista un valore. Poco importa quanto sia complessa, l'argomento trattato, ed anche il modo poetico più o meno esperto di esposizione. Se la poesia non "sussurra" qualcosa al lettore occasionale, allora è soltanto un anonimo esercizio di scrittura.


« Ultima modifica: Martedì 30 Agosto 2011, 13:13:54 da Gianpiero »

gio.d.

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Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #12 il: Martedì 30 Agosto 2011, 15:15:13 »
I poeti di sette anni


E la Madre, chiudendo il libro del dovere,
se ne andava soddisfatta e fiera, senza vedere,
negli occhi azzurri e sotto la fronte piena di protuberanze,
l'anima del suo bambino in preda alle ripugnanze.

Tutto il giorno sudava obbedienza; molto
intelligente; tuttavia neri tic, e alcuni tratti
rivelavano in lui un'aspra ipocrisia.
Nell'ombra di corridoi dai parati ammuffiti,
tirava fuori la lingua, coi pugni all'inguine,
e negli occhi chiusi vedeva punti.
Una porta si apriva nella sera: alla lampada
lo si vedeva, lassù, rantolare sulle scale
sotto un golfo di luce che pendeva dal tetto.
Soprattutto d'estate, vinto, sciocco,
si rinchiudeva nella frescura delle latrine:
lì pensava, tranquillo, dilatando le narici.

Quando, ripulito dagli odori del giorno, il giardinetto
dietro la casa, d'inverno, s'illunava,
sistemandosi ai piedi di un muro, sepolto nella marna,
e schiacciandosi l'occhio per avere visioni,
ascoltava brulicare le spalliere scabbiose.
Pietà! Suoi compagni erano solo quei bambini
che, gracili, la fronte nuda, l'occhio spento sulla guance,
nascondendo le magre dita gialle e nere di fango,
sotto abiti vecchi e puzzolenti di diarrea,
conversavano con la dolcezza degli idioti!
E se, avendolo sorpreso in immonde compassioni,
sua madre si spaventava, le tenerezze profonde
del bambino si gettavano su questo stupore.
Era bello. Lei aveva lo sguardo blu, - che mente!





Vi piace? E' di Rimbaud
Io credo che una poesia abbia valore se "emoziona". Solo quando, leggendone i versi, cogliendone bellezza, metrica o semplicemente significati impercettibili e in molti casi, soggettivi, vi sia una riflessione che dia altre prospettive alle nostre quotidianità, solo allora la poesia acquista un valore. Poco importa quanto sia complessa, l'argomento trattato, ed anche il modo poetico più o meno esperto di esposizione. Se la poesia non "sussurra" qualcosa al lettore occasionale, allora è soltanto un anonimo esercizio di scrittura.





No, non mi è piaciuta affatto! Poco scorrevole, pesante.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #13 il: Martedì 30 Agosto 2011, 22:25:36 »
Purtroppo c'è un anche un problema di sensibilità che fa scartare a priori tutto ciò che non è nel nostro "modo" di percepire realtà poetiche alternative ...

gio.d.

  • Visitatore
Re: Poesia o scrittura astratta?
« Risposta #14 il: Mercoledì 31 Agosto 2011, 01:50:05 »
Purtroppo c'è un anche un problema di sensibilità che fa scartare a priori tutto ciò che non è nel nostro "modo" di percepire realtà poetiche alternative ...

sono insensibile, pazienza. forse sembra poco scorrevole solo a me