(sono d'accordo con Silvia per l'umiltà, è una grande virtù d'equilibrio e di modestia)
(ma qui ora parliamo di una poesia da esaminare)
allora, Max complimenti per la scelta della poesia, Baudelaire è un grande poeta, e complimenti per aver scelto il tema della musicalità.
Hai scelto una bellissima poesia.
Però su una cosa do ragione a Michele. L'argomento trattato qui è la musicalità, e per tutte le poesie e in tutte le lingue, è sempre giusto prendere la versione originale, in questo modo si ha un chiaro esempio della musicalità e dello stile adottato dal poeta.
(Te lo immagini Dante tradotto in cinese?)
oppure gli stessi Haiku giapponesi, per quanto li possiamo scrivere in italiano non saranno mai unici come nella loro lingua originale.
Noi "poeti d'oggi" siamo il frutto di una evoluzione, l'evoluzione della poesia, frutto di un passato che secondo me non va mai dimenticato. il verso libero è frutto della metrica e della misura del verso care ai poeti di un non tanto lontano passato. il conoscere figure retoriche e la misura del verso non fa altro che maturare il nostro stile, già dettato (come giusto) dalla nostra personalità e dalle nostre idee.
quando scrivo poesie in lingua inglese, lo faccio per un motivo, perchè con quella lingua voglio elaborare una certa musicalità e anche determinati giochi di parole, che diventa poi difficile tradurre in italiano, anche se provo in tutti i modi, ancora di più se l'ho scritte io.
max hai aperto un argomento veramente interessante, ma come dice Michele, dovevi mettere sotto la nostra osservazione la versione originale accompagnata dalla traduzione.
in questo modo nascevano due importanti discussioni, una sulla musicalità del verso e una sulle difficoltà che si possono trovare nel tradurre una poesia cercando di non farle perdere il suo fascino e la sua musicalità originali.
perchè anche la traduzione diventa poi un'arte che ha bisogno d'ingegno, e si sarebbe aperta così una discussione sulle strategie di traduzione per quanto riguarda le poesie.
buona giornata, ragazzi.