Autore Topic: Traduzione "L'infinito" di Leopardi  (Letto 11925 volte)

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Offline Michele Tropiano

Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« il: Martedì 23 Agosto 2011, 17:42:37 »
Poichè dall'ultimo post sono emersi, a mio avviso, interessanti abbozzi di riflessione su ciò che è la traduzione di una poesia, propongo una specie di giochino... Tutti conosciamo la celeberrima poesia di Giacomo Leopardi "L'infinito" (c'è ovunque su internet in ogni caso!), ebbene, perchè non proviamo a tradurla in tutte le lingue che conosciamo, "tutti insieme appassionatamente" in questo post?
Tradurre una poesia è cosa molto più ardua che tradurre un testo normale, in quanto molti elementi poetici e figure retoriche vengono inevitabilmente persi, dunque nella traduzione dovrete impegnarvi quantomento a rendere nella lingua di destinazione qualche accorgimento poetico, altrimenti sarebbe una traduzione meccanica. Naturalmente non dovete barare e scopiazzarla da internet  ;)

Inizio io a tradurre, in latino, senza grosse pretese. La metto "in versi" ma alla fine è come se fosse in prosa perchè non so comporre in metrica latina; in latino perchè è l'unica altra lingua che conosco oltre l'italiano, a parte l'inglese che lascierò a qualcuno molto più bravo di me.

De Immensitate

Mihi semper carus hic collis fuit desertos
atque haec saepes quam ab ultima estremae caeli parte
uisus non uidet. At consideo admirorque:
longius illam incredibilia silentia
atque quietem ima mente me fingo,
ubi paulum horrescit animos.
Ceu has in arbores sonare auram audiam,
sic illum immensum silentium existimo:
et mihi in mentem ueniunt aeternitas
et morta tempora et hoc vivus tempus et illius puellae vox.
Tandem meae hac in magnitudine cogitationes submergerint,
sed mihi hoc in mari naufragium suavest.


« Ultima modifica: Martedì 23 Agosto 2011, 17:46:02 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Michele Tropiano

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #1 il: Martedì 23 Agosto 2011, 18:21:33 »
Scusate ho fatto un pasticcio...  ;D ;D errata corridge:

Mihi semper carus hic collis fuit desertos
atque haec saepes qua ultimam estremae caeli partem
ne videam obstat.
[...]
« Ultima modifica: Martedì 23 Agosto 2011, 18:23:13 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

In Venere

  • Visitatore
Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #2 il: Martedì 23 Agosto 2011, 19:13:43 »
Forever lovely was this high hill to me,
and this bush, that from aside
from the last horizon my sight doesnt' see.
But looking and sitting, endless
space from that there, and alien
silence, and widest quiet
I pretend in my mind, where for a while
my heart didn't fright. And as a wind
I hear moving this trees, I, that
infinite silence, to this voice
compare to: and I feel the eternity,
and dead seasons, and the present
alive, her sound... so in this infinite
my mind will be sea-alone:
and drowning is the sweetest thing
alone, in this widest ocean.



con moltissime licenze... c'ho provato.

Offline paolo corinto tiberio

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #3 il: Martedì 23 Agosto 2011, 22:52:52 »
mi piacciono i giochi...   :D :D :D

Sièmpre mii elevàda colìna cara fuit
& esto seto qui mucha parte de ùltimo horizònte
el visìon exclùir;
(null) estor sentèndo & observàndo,
sin tièrmines espàci inde illam, & sobrehumàno
silèncio, & profunda paz yo en pensamìento
mii fingìr; donde el corazòn no sniedo trèmor
mii para pauco, y como el viento yo oir entre àrbores,
yo ese infinìto silèncio en ista voz ir comparàndo;
& sobrevenìr mii el eterno & l'estacìon muèrte,
& el presiente & estor viva & al sònido de ella
tan entre esto inmènso se ahgàrto el mi pensamìento:
& naufragàr in este mar mii dulce
salvatico è quel che si salva

Offline luigi88

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #4 il: Martedì 23 Agosto 2011, 23:59:33 »
Allora...da adesso in poi probabilmente verrò odiato da chiunque aderirà a questo post...ma a quanto pare (da voci non verificate) siamo in democrazia...
Il "progetto" è presentato come un gioco e ovviamente è logico che resti tale, perchè pur avendo le conoscenze linguistiche ottimali non si è comunque in grado di effettuare una traduzione degna di questo nome, a meno che non si abbiano altre competenze ben precise...
Se mi si permette vorrei far emergere delle grosse inesattezze che rendono, come dire, fragile, l'impalcatura di quest'idea: è vero che le figure retoriche, il ritmo e la metrica non potranno essere riportate in maniera identica, lo capirebbe chiunque, ma è pur vero che si può far corrispondere ad ogni livello testuale un suo equivalente nella lingua d'arrivo (lingua in cui si traduce), almeno si può tentare di creare paralleli strutturali...ma ahimè bisognerebbe conoscerli...e li conosciamo? ai posteri l'ardua sentenza...
Punto due, e poi mi fermo perchè altrimenti diventerebbe un discorso troppo lungo, la prima traduzione è stata tentata in latino...io nutro un'ammirazione profonda per una tale impresa perchè al solo pensiero sarei svenuto, ma faccio notare che è impossibile tutto ciò nella pratica...NESSUNO e dico nessuno può oggi, 2011, asserire di parlare in latino o tantomeno di avere una tale padronanza...è vero che è la nostra lingua madre, ma purtroppo pochi ricordano che è come una madre che dopo averci partoriti ci ha abbandonati davanti ad un ospedale...la definizione di lingua morta è una delle più grosse cretinate mai dette ma purtroppo se ci riferiamo alla capacità di parlare questa lingua con cognizione di causa, allora sì che è bella che defunta...ormai attivamente la usa solo il santo padre la domenica per dire cose che forse nemmeno lui stesso capisce...
Detto questo faccio una piccola proposta alternativa che forse sarà più modesta nelle sue pretese ma magari più facilmente raggiungibile...la poesia di Leopardi è scritta in un modo pazzesco e dopo tanto tempo resta un capolavoro indiscusso ma certo impiega un linguaggio che oggi sarebbe un fallimento in poesia, del tutto conservatore...allora direi che ci si potrebbe cimentare a renderla una poesia del 2011, con tutta una sua nuova modernità, una nuova freschezza, magari anche con qualche concessione al gergo...io mi fermo qui...accetto ogni tipo di offesa, per chi volesse...
« Ultima modifica: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:03:37 da luigi88 »

Offline Michele Tropiano

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #5 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:32:02 »
Allora...da adesso in poi probabilmente verrò odiato da chiunque aderirà a questo post...ma a quanto pare (da voci non verificate) siamo in democrazia...
Il "progetto" è presentato come un gioco e ovviamente è logico che resti tale, perchè pur avendo le conoscenze linguistiche ottimali non si è comunque in grado di effettuare una traduzione degna di questo nome, a meno che non si abbiano altre competenze ben precise...
Se mi si permette vorrei far emergere delle grosse inesattezze che rendono, come dire, fragile, l'impalcatura di quest'idea: è vero che le figure retoriche, il ritmo e la metrica non potranno essere riportate in maniera identica, lo capirebbe chiunque, ma è pur vero che si può far corrispondere ad ogni livello testuale un suo equivalente nella lingua d'arrivo (lingua in cui si traduce), almeno si può tentare di creare paralleli strutturali...ma ahimè bisognerebbe conoscerli...e li conosciamo? ai posteri l'ardua sentenza...
Punto due, e poi mi fermo perchè altrimenti diventerebbe un discorso troppo lungo, la prima traduzione è stata tentata in latino...io nutro un'ammirazione profonda per una tale impresa perchè al solo pensiero sarei svenuto, ma faccio notare che è impossibile tutto ciò nella pratica...NESSUNO e dico nessuno può oggi, 2011, asserire di parlare in latino o tantomeno di avere una tale padronanza...è vero che è la nostra lingua madre, ma purtroppo pochi ricordano che è come una madre che dopo averci partoriti ci ha abbandonati davanti ad un ospedale...la definizione di lingua morta è una delle più grosse cretinate mai dette ma purtroppo se ci riferiamo alla capacità di parlare questa lingua con cognizione di causa, allora sì che è bella che defunta...ormai attivamente la usa solo il santo padre la domenica per dire cose che forse nemmeno lui stesso capisce...
Detto questo faccio una piccola proposta alternativa che forse sarà più modesta nelle sue pretese ma magari più facilmente raggiungibile...la poesia di Leopardi è scritta in un modo pazzesco e dopo tanto tempo resta un capolavoro indiscusso ma certo impiega un linguaggio che oggi sarebbe un fallimento in poesia, del tutto conservatore...allora direi che ci si potrebbe cimentare a renderla una poesia del 2011, con tutta una sua nuova modernità, una nuova freschezza, magari anche con qualche concessione al gergo...io mi fermo qui...accetto ogni tipo di offesa, per chi volesse...
Luigi io sono pienamente d'accordo con quello che dici, non a caso ho usato la parola "giochino"... questo post in effetti è nato da un altro in cui io stesso ho asserito che tradurre una poesia da una lingua all'altra è impossibile; sono a conoscenza di tutte le problematiche a cui hai accennato, grazie anche ad un interessantissimo libro di Umberto Eco, il cui titolo - Dire quasi la stessa cosa - dice tutto! Riguardo il Latino,ho premesso che la mia traduzione è senza pretese, ti aggiungo però che qualche "equivalente" strutturale e lerrerario-culturale lo conosco dunque non sono andato proprio allo sbaraglio! Ti ringrazio in ogni caso perché hai scritto ciò che avrei dovuto premettere io a questo mio gioco, che resta e resterà sempre un gioco, con la consapevolezza però che, al di fuori di questo post, la traduzione di poesia è molto di più, anzi direi necessaria per la conoscenza quantomeno contenutistica di capolavori in lingue che non tutti capiscono.
« Ultima modifica: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:34:04 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
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Offline luigi88

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #6 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:39:24 »
In tutta onestà apprezzo la tua piena coscienza della difficoltà del compito...e in effetti il mio era più che altro un monito, perchè occupandomi ogni santo giorno di queste cose, so che anche senza volerlo si rischia di banalizzare e far diventare certe questioni delle nugae (sai meglio di me cosa sono ;D)...a proposito, il libro di Eco mi è molto familiare, non sto scherzando, lo sto leggendo in questi giorni e trovo irresistibile la parte dove parla del problema nel tradurre le battute in ambito cinematografico, è davvero avvincente...vabbe ma questa è un'altra storia...ciao Michele!

Offline Michele Tropiano

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #7 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:41:12 »
In ogni caso, Luigi, la tua proposta mi piace molto, perché non apri tu un post con quest'altro gioco? So bene che, in effetti, il leopardi si rivolterebbe nella tomba se leggesse la mia traduzione in Latino... anche perché lo sapeva scrivere senz'altro meglio di me! "l'infinito" resta un capolavoro assoluto e unico: qualsiasi traduzione, anche se fatta da un professionista, sarà sempre altra cosa rispetto l'originale e decisamente inferiore!
« Ultima modifica: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:43:25 da Michele Tropiano »
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Offline Michele Tropiano

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #8 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:47:42 »
mi piacciono i giochi...   :D :D :D

Sièmpre mii elevàda colìna cara fuit
& esto seto qui mucha parte de ùltimo horizònte
el visìon exclùir;
(null) estor sentèndo & observàndo,
sin tièrmines espàci inde illam, & sobrehumàno
silèncio, & profunda paz yo en pensamìento
mii fingìr; donde el corazòn no sniedo trèmor
mii para pauco, y como el viento yo oir entre àrbores,
yo ese infinìto silèncio en ista voz ir comparàndo;
& sobrevenìr mii el eterno & l'estacìon muèrte,
& el presiente & estor viva & al sònido de ella
tan entre esto inmènso se ahgàrto el mi pensamìento:
& naufragàr in este mar mii dulce
Cos'è spagnolo? La trovo di una musicalità devastante, nel senso buono.... tra l'altro la trovo ancor più vicina, nel lessico, al Latino più dell'italiano!
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gio.d.

  • Visitatore
Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #9 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 00:58:57 »
impiega un linguaggio che oggi sarebbe un fallimento in poesia, del tutto conservatore...

Hai detto bene. Del tutto avulso dalla realtà di oggi, rimanendo pur sempre un capolavoro.
Posso dire che non mi suscita alcuna emozione? Anzi...

Offline Ilguardianodelfaro

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #10 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 01:19:05 »
Faccio finta di aver letto solo il primo post di questo topic. Il latino è la nostra lingua madre e continuano a dire che è una lingua morta perché è in disuso. Vista la grande esperienza di alcuni, dovremmo essere aggiornati meglio. Ancora oggi si usano dei termini latini tipo: ex, idem, album, humus, extremis, rebus, juniores, auditorium, extra, ecc...per cui tanto morta non è. Conosco dei professori che parlavano latino fra di loro. Il papa capisce quello che dice, quindi ancora prima di pensare che forse manco lui capisce il latino, bisognerebbe avere più esperienze a riguardo, ma vedo la scarsità. I dialetti italiani derivano tutti dal latino con modifiche successive sotto l'influenza di altri popoli come i saraceni, i germanici, i bizantini ecc... So che è un'impresa tradurre le poesie in altre lingue, ma, al di fuori dal gioco come lo chiamate voi, la maggior parte delle poesie di tutto il mondo vengono tradotte in altre lingue. Non mi venite a raccontare che in America non conoscono l'Infinito di leopardi nella loro lingua. Quì e nel 3d precedente si è voluto tentare una traduzione in altre lingue per verificarne la musicalità, a parte l'esagerazione del cinese, coreano ecc... Io non lo trovo un gioco, anzi, ripeto, è stata solo una prova d'impatto per verificarne appunto la musicalità. Ora invece di stare quì a puntualizzarvi le idee condivise, pensate a come il popolo inglese avrebbe letto la poesia nella propria lingua e così via anche gli altri popoli nelle loro relative lingue. Se poi lo considerate un gioco, fate pure. La traduzione in latino è di dovere, considerando che nel passato era la lingua madre dei nostri avi; ecco abbiamo letto in che modo gli antichi avrebbero letto la poesia di Leopardi. Quante poesie di lingua straniera conosciamo tradotte nella nostra lingua? A iosa. Quindi se qualcuno crede che si rischia di banalizzare la cosa, chiudete anche questo 3d, se no, invece di sparare a vuoto, rimboccatevi le camice e iniziate a commentare quel che si deve commentare, no a polemizzare sempre, non so se rendo l'idea. In caso contrario, buona pace a tutti. Ciao,
Denis
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

Offline paolo corinto tiberio

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #11 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 01:39:11 »
Cos'è spagnolo? La trovo di una musicalità devastante, nel senso buono.... tra l'altro la trovo ancor più vicina, nel lessico, al Latino più dell'italiano!


e ci vuoi anche la musicalità?...  :D :D
è una specie di lingua provenzale ma non del passato ma del futuro...  :D :D

il problema qui, visto che è un gioco, è cercare di far comprendere ad un lettore di terza media (che ha letto l'infinito) un senso che lo porta all'infinito di Leopardi... deve dire il lettore "ma questo mi pare la poesia di Leopardi tradotta in altra lingua"... ma perché è un gioco!... fuori dal gioco "tradurre" poesie è forse il compito più difficile al mondo... col latino poi, sempre fuori dal gioco, è ridicolo, poiché come svolgevano  i pensieri i romani di 2000 anni fa è completamente diverso da come svolgiamo il pensiero oggi... il latino è lingua morta perché non è più parlata nel quotidiano, non vive più in una "incarnazione" concreta e reale... io il mio codice linguistico l'ho inventato, e, tutto sommato, leggendo qualcuno farà senz'altro riferimento alla poesia di Leopardi... :)
salvatico è quel che si salva

Offline Antonio Terracciano

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  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #12 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 15:07:48 »
Vi propongo (senza nessuna pretesa, va da sé) "L'infinito" in portoghese. Ho immaginato un Portoghese del Quattrocento (quindi di prima della scoperta delle Americhe) intento a contemplare, dal Cabo da Roca, il punto più occidentale dell'Europa, a pochi chilometri da Lisbona, l'Oceano Atlantico, la cui vista è parzialmente ostruita dalla roccia, e a fare, il più fedelmente possibile, le stesse considerazioni leopardiane.
Ho conservato, in portoghese, i quindici endecasillabi sciolti dell'originale.
Aggiungo che, a causa della mia pressoché totale ignoranza delle risorse aggiuntive del computer, mancano 4 accenti e 3 "tilde" .
Grazie per la cortese (e immeritata) attenzione.

O INFINITO

Sempre gostei do esplendido Oceano,
e do Cabo da Roca, que tao impede
o olhar ao mar, ao ultimo horizonte.
Mas, sentado p'ra ver ilimitados
espaços mais além, eu sobre-humanos
silencios, e uma paz muito profunda,
no cérebro imagino, e quase, quase
o coraçao tem medo.E se do vento
percebo a voz na rocha, eu comparo
o infinito silencio a essa sua voz.
Na minha mente entra a eternidade,
com mortas estaçoes, com a presente
e viva, e o seu sonido; assim, descido
na imensidade, vaga o pensamento:
e naufragar é doce nesse mar!

Offline luigi88

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #13 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 16:08:26 »
Michele, ti confesso che aprirei il post molto volentieri ma per motivi di tempo non credo potrei seguirlo come merita...io ho lanciato l'idea, poi se tu o qualche buon uomo/donna di buon cuore vorrete cimentarvi, sarete ben liberi di farlo e vi leggerò con grande piacere...

Offline luigi88

Re: Traduzione "L'infinito" di Leopardi
« Risposta #14 il: Mercoledì 24 Agosto 2011, 16:26:52 »
Allora, spendo qualche altro minuto semplicemente per rispondere a Guardiano...sottolineo che non è mia intenzione fare polemica come invece tu credi, e penso non sia nemmeno quella degli altri...ci siamo scambiati le nostre libere idee così come credo si convenga in un forum...non mi pare ci siamo minacciati di morte o altro...
Detto questo, passo al contenuto della tua risposta: se ti prendessi la briga di leggere con attenzione il mio discorso, ho spiegato come sia da stupidi definire il latino lingua morta, per cui è inutile che mi ricordi come l'italiano sia impastato dalla testa ai piedi della nostra lingua madre e a quegli esempi che hai elencato te ne potrei aggiungere altre diverse migliaia, includendo il greco, i prestiti e lasciti germanici e persino arabi che abbiamo al sud...ma mi sembra ovvio che non sia il caso dato che non siamo su un forum di filologia romanza...Sui professori che parlavano in latino avrei i miei dubbi...ne ho conosciuti di "professoroni" universitari e non, che a costo di farsi notare per la propria erudizione venderebbero anche la madre...a meno che noi che li ascoltiamo non conosciamo il latino meglio di loro, non siamo autorizzati a dire che lo sanno parlare...in certi casi s.Tommaso dovrebbe farci scuola...
Per quanto riguarda il papa, credevo fosse ovvio che la mia era una provocazione...fino a un certo punto...
ll paragone che fai con Leopardi in America è del tutto inappropriato, perchè (credo su questo saremo tutti d'accordo), negli Stati Uniti si parla in inglese, lingua più che mai viva e vitale che sia nell'800, sia oggi può avere un riscontro reale...ossia se ne conoscono dei parlanti in carne ed ossa, li si può ascoltar con le proprie orecchie e impararne i modi di dire eccetera...cosa che col latino, per quanto ne sappiamo non è fattibile in toto, non avendo mai ascoltato Cesare raccontare una barzelletta a qualcuno...o tu l'hai sentito per caso?
E' logico come dici tu..."quante poesie di lingua straniera conosciamo nella nostra lingua?" e anche viceversa...hai scoperto l'acqua calda...stiamo parlando di lingue che qualcuno SA parlare...
Cerco di rispettare tutte le opinioni però se qualcuno che mi accusa di commentare a sproposito, quando potrei commentare altro, vorrei che questo qualcuno fosse una persona che parla sapendo del tutto ciò che dice...e non mi sembra questo il caso come ti ho appena dimostrato...facciamo attenzione a ciò che si dice...grazie...
« Ultima modifica: Mercoledì 24 Agosto 2011, 16:35:04 da luigi88 »