Autore Topic: Testamento  (Letto 12809 volte)

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Offline Michele Tropiano

Testamento
« il: Venerdì 12 Agosto 2011, 17:37:14 »
Voglio sottoporre ai vostri commenti critici la mia ultima poesia, che io giudico la più originale, stilisticamente parlando, della mia produzione poetica ed insieme decisamente la più controversa e ricca di sperimentazione. Se qualcuno vuole spendere solo poche righe in proposito, faccia un commentino sotto la mia poesia nell'area specifica del sito: la pubblico anche qui perchè gradirei qualcosa di molto più ampio di un commentino. Premetto che la lunghezza del testo è dovuta al modello che mi ha ispirato, ovvero "Novissimum Testamentum" di Edoardo Sanguineti, componimento che consta di una decina di pagine di foglio a5, testo che purtroppo non trovate in rete, qualora vogliate fare un confronto.
Grazie in anticipo a chiunque si voglia cimentare in maniera seria.


Di quelle lunghe passeggiate
lungo sentieri sconosciuti
non resta che un rauco ricordo
sbiadito come una tela antica
appesa in un museo di muse
piangenti come i soliti salici
lungo sentieri sconosciuti
ignoti come suoni mai emessi
trasmessi nel silenzio dei venti
eventi forse mai accaduti
e la loro bugiarda memoria
s’infrange sulle scogliere del
tempo di capire tempo di amare
tamponando ogni possibile dolore:
quando saremo stanchi di vagare
ogni sensazione si dissolverà
sull’orlo del grande baratro
e il vuoto catturerà i nostri ricordi
rubandoli dal ripiano dei souvenir
adagiato con un paio di chiodi al
muro del pianto e del rimpianto
del se avessi saputo se non avessi fatto
tutte quelle cose di cui mi pento
e mi dolgo con tutto il cuore dei miei
peccati beccati in flagranza di reato
forse non punibile a norma di legge
(quella legge che è uguale per tutti
i morti di fame e di sete) del mondo
fin ora conosciuto… ce ne saranno altri?

In attesa che scoprano altri mondi
forse più felici forse meno angusti
prima che sia poi troppo tardi
il mio testamento io qui sigillo
lasciando in eredità le sole mie parole
a mia madre mio padre mio fratello
a tutti quelli che m’han voluto bene
e a tutti gli altri che m’hanno odiato
al genere umano a cui non mancherò
a Darwin e la sua stramba evoluzione
l’involuzione ancor più strana
che rappresento con la mia parola
astratta come un quadro di Kandinsky:
è la mia storia la mia vita che vi lascio
e ne farete poi ciò che più vi piace
com’io ho fatto e continuo pur a fare
impastando ogni attimo fuggente con
il sangue che gronda e sprizza
sregolato come un quadro di Pollock
macchiando il mondo con la morte
assassina d’ogni sogno vacillante
barcollante come un giovane ebbro
al volante della sua BMW a cento
all’ora allora poi si schianta e se ne va
senza nemmeno siglare testamento
fra cento sogni e mille miglia
che ormai non percorrerà più
lungo sentieri sconosciuti… ancora?

Non conoscerò il mio destino
fin quando non me lo vedrò di
faccia quel che vuole di me
tanto io ho scritto testamento
e chi mi farà strada al camposanto
con i volti a lutto a tutto a niente
saprà che farne della mia memoria:
non piangerete per me prefìche
(l’accento mi piace più così!)
né voi salici né scultoree madonnine
che di miracoli ne han già sentiti
tanti auguri a te tanti auguri a me
nell’anno duemila e undici
nel mese di luglio torrido e caldo
quasi il quarto di secolo io compio
e mi sembra quasi ora di fare i conti
anche senza l’oste senza soldi
senza un briciolo di amor proprio
e la dignità sotto le suole delle scarpe
lucidate di tutto punto per finire nella
bara il tempo ingannando anche sé stesso
corre a volte lento e lesto l’altre volte,
perciò io scrivo scrivo e mi dilungo
sperando di esser compreso un giorno.

Tutt’un tratto le lunghe passeggiate
s’attenuano come fumo acre al vento
s’esauriscono come maestre d’asilo
intente a sgridare i propri alunni
o forse a violentarli luride bastarde
per questo vedete il mondo non è
più posto per me che sono uomo
buono (forse solo quando dormo!):
non getto la spugna perché son curioso
di sapere come va a finire questo film
diretto male e interpretato ancora peggio
e quando alla fine scriverò la recensione
vedrete che parole dure avrò senza
censura controllo condanna cuculo
col culo col cazzo che mi fermerete
e scusate l’espressione ma or ci vuole
ci prende e ci pretende la Morte
dall’alto del suo trono possente
potente come Barack Obama
Bill Clinton Monica Lewinsky
e i suoi esami orali passati a pieni
voti e vota a destra vota a sinistra
la ics la metto ma solo sul mio petto
scelgo me me solo me medesimo
mi autogoverno e mi punisco
ma mi tutelo e siglo testamento.

Forse vi ho stancato e già ringrazio
chi m’ha seguito fin quaggiù
lungo sentieri sconosciuti
alla poesia più corretta e giusta:
la poesia e le mie poesie ecco
questa è la mia sola eredità.

(Amen)
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Silvia Piga

  • Visitatore
Re: Testamento
« Risposta #1 il: Martedì 16 Agosto 2011, 09:14:19 »
Questa poesia è davvero lunga!  :)
Ho avuto una certa difficoltà a leggerla, per via dell'assenza di interruzioni. Ricorrerei alle pause, con virgole o spazi, per renderla più scorrevole. Ma, come detto nel mio intervento precedente, è solo una questione di gusti. Mi sembra più uno sfogo che una poesia vera e propria. Forse è troppo discorsiva. Nonostante il tema affrontato, il testo non è riuscito a coinvolgermi emotivamente.  :angel:

Offline Ilguardianodelfaro

Re: Testamento
« Risposta #2 il: Mercoledì 17 Agosto 2011, 17:08:30 »
Questa poesia è davvero lunga!  :)
Ho avuto una certa difficoltà a leggerla, per via dell'assenza di interruzioni. Ricorrerei alle pause, con virgole o spazi, per renderla più scorrevole. Ma, come detto nel mio intervento precedente, è solo una questione di gusti. Mi sembra più uno sfogo che una poesia vera e propria. Forse è troppo discorsiva. Nonostante il tema affrontato, il testo non è riuscito a coinvolgermi emotivamente.  :angel:
quoto e aggiungo:
non credo che si accosti a una poesia sperimentale, essendo abbastanza discorsiva la sottoporrei più come nuova narrativa sperimentale, anche se assomigli a un diario di memorie. Ne più ne meno.
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #3 il: Mercoledì 17 Agosto 2011, 18:18:46 »
è evidente che non cogliete minimamente gli espedienti poetici che utilizzo (se ci sono ci sono, non è che me l'invento io per appararmi), nè la portata della sperimentazione (c'è, certo che c'è, ed un autore l'ha colta e si è complimentato con me), ma naturalmente me l'aspettavo  ;D è molto dialogica sì, si avvicina alla narrativa sì, ma è poesia perchè faccio uso del verso - del verso in quanto tale - e degli enjambement (in prosa non ci sono!) per la mia sperimentazione e per tutti i miei accorgimenti leggermente velati fra i versi.
ma al di la di questo, vi avevo pregato di intervenire in questa discussione solo ed esclusivamente per lasciare qualcosa in più che due righe.. vabè pazienza
« Ultima modifica: Mercoledì 17 Agosto 2011, 18:21:57 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
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possit diruere aut innumerabilis
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Offline Saverio Chiti

  • Autore CS
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  • " C’è un vuoto nel mio giardino..."
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Testamento
« Risposta #4 il: Mercoledì 17 Agosto 2011, 21:55:21 »
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va bene così?
è ovvio che scherzo...
permettimelo, in fondo è Agosto  ;D

...ahh la poesia non l'ho letta, troppo lungo il testo  ???
anche la mia modesta mente è in ferie!
mi ripropongo di tornarci più in là...

ch.s.
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Walker Boh

  • Visitatore
Re: Testamento
« Risposta #5 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 05:58:48 »
Qualunque cosa sia, l'ho trovata davvero soporifera. Sembra di leggere il diario di un adolescente. Non ci vedo un briciolo di originalità e sperimentazione.

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #6 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 13:10:19 »
Qualunque cosa sia, l'ho trovata davvero soporifera. Sembra di leggere il diario di un adolescente. Non ci vedo un briciolo di originalità e sperimentazione.

Grazie per la tua analisi completa ed esauriente, così come avevo chiesto. Se l'originalità a la sperimentazione non ce la vedete, il problema è vostro, perchè c'è, eccome se non c'è. Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere  ;D ;D
« Ultima modifica: Giovedì 18 Agosto 2011, 13:13:00 da Michele Tropiano »
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Walker Boh

  • Visitatore
Re: Testamento
« Risposta #7 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 13:34:38 »
E non c'è peggior cecità della presunzione!  ;D

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #8 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 13:39:23 »
E non c'è peggior cecità della presunzione!  ;D

no, non è presunzione, perchè 1 ho sperimentato con criteri ben precisi dunque non sono un visionario o un pazzo 2 perchè un autore l'ha notata questa sperimentazione e si è complimentato con me, dunque è un pò improbabile che sia io sia lui ce la siamo inventata.

amico mio, la poesia sperimentale non è roba per tutti, lascia perdere
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Offline Amara

Re: Testamento
« Risposta #9 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 15:46:29 »
..ci provo a dire qualcosa tropy.. anche se non sarà quel che chiedi...
conosco la poesia che ti ha ispirato.. ma non farò paragoni o parallelismi che sarebbero in parte inappropriati.. e che d'altronde non ho i mezzi per esplicitare...

trovo sia un gran lavoro.. forse non ne saprò cogliere gli aspetti strettamente sperimentali... anzi.. di certo.. però mi era piaciuta la prima volta che l'ho letta.. e l'ho riapprezzata...

non mi piacciono molto la seconda parte della penultima strofa e l'ultima.. che non trovo all'altezza del resto del componimento..e non vedo una grandissima originalità, ma nell'insieme ha un bel sapore..

ti chiedo quello che mi sono chiesta alla prima lettura..
quanto è stato scritto più o meno di getto.. e quanto costruito a tavolino?
perchè forse questo è il 'difetto' che riscontro nei tuoi scritti.. un costruire che si sente...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #10 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 15:54:17 »
ti chiedo quello che mi sono chiesta alla prima lettura..
quanto è stato scritto più o meno di getto.. e quanto costruito a tavolino?
perchè forse questo è il 'difetto' che riscontro nei tuoi scritti.. un costruire che si sente...


io costruisco sempre tutto a tavolino, non lascio mai nulla al caso: non è un'emozione immediata che voglio trasmettere al lettore - d'altronde oramai di emozioni ne abbiamo abbastanza in millenni di poesia - ma altro. e anche in questo sta la sperimentazione. questa, in particolar modo, è una compisizione che mira a trasmettere un messaggio non attraverso il contenuto, ma lo stile. e di messaggi ce ne sono anche parecchi, in molti versi, gli enjambenents mi permettono di dire più cose con una sola frase, dipende da che punto di vista la si legge. il messaggio generale è la relatività delle cose e, come dichiaro alla fine, di alcune mie poesie, checchè se ne pensi, lontane dalla poesia tradizionale. tutto il resto, tutte le altre cose che dico, non sono nient'altro che un contuto che fa da contenitore (!!) e non mi stupisco che ad una lettura disattenta emergano solo quelle.

Ad esempio

lucidate di tutto punto per finire nella
bara il tempo ingannando anche sé stesso


il doppio significato della parola "bara" cioè il sostantivo femminile e il verbo "barare" mi da la possibilità di creare una doppia frase in una sola, seppur grammaticalmente scorretta, ovvero:

lucidate di tutto punto per finire nella (bara) - bara il tempo ingannando anche sé stesso

se non è sperimentazione questa.... e mi aiuta il verso, perchè in prosa sarebbe stata assurda e confusionaria una cosa del genere, ma in poesia con l'enjambement è più chara (o forse meno astrusa!!)

Al verso successivo, comunque, torno per un attimo ad una poesia più tradizionale

corre a volte lento e lesto l’altre volte

con un chiasmo ed una forte allitterazione

...
Non si dovrebbero spiegare le proprie poesie, ma mi rendo conto che a questo punto sia necessario...
« Ultima modifica: Giovedì 18 Agosto 2011, 16:07:16 da Michele Tropiano »
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Offline Amara

Re: Testamento
« Risposta #11 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 16:06:33 »
..scusa.. vedo che ho sbagliato nello scrivere...
è la prima parte della penultima.. non la seconda parte..

sul resto ragionerò ancora.... non voglio  rispondere in modo affrettato...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #12 il: Giovedì 18 Agosto 2011, 16:09:32 »
..scusa.. vedo che ho sbagliato nello scrivere...
è la prima parte della penultima.. non la seconda parte..


si hai ragione, non piacciono tanto nemmeno a me quei versi sulle maestre d'asilo... era solo per fare un riferimento, forse inutile, ad alcuni fatti di cronaca contemporanei
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
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possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: Testamento
« Risposta #13 il: Venerdì 19 Agosto 2011, 00:13:54 »
un modo per risvolgerla, visto che ti ha ispirato l'ottimo Sanguineti:

di quelle (lunghe...???) passeggiate lungo il lungotevere (non a me)
sconosciuto dei sentieri di ieri (resta?) rauco ricordo, sbiadita tela
antiqua e appesa ad un museo di muse (ma presto! ai Vaticani si va via
al tramonto languente) piangenti portanti saluti ai soliti salici
lungo sentieri ignoti (si cambia, arte è varietà, la carrà, bonolis, non un
de profundis...) : sconosciuti suoni mai emessi immessi nel (gran...?)
silenzio dei venti...

 :) :)
salvatico è quel che si salva

Offline Michele Tropiano

Re: Testamento
« Risposta #14 il: Venerdì 19 Agosto 2011, 00:29:26 »
un modo per risvolgerla, visto che ti ha ispirato l'ottimo Sanguineti:

di quelle (lunghe...???) passeggiate lungo il lungotevere (non a me)
sconosciuto dei sentieri di ieri (resta?) rauco ricordo, sbiadita tela
antiqua e appesa ad un museo di muse (ma presto! ai Vaticani si va via
al tramonto languente) piangenti portanti saluti ai soliti salici
lungo sentieri ignoti (si cambia, arte è varietà, la carrà, bonolis, non un
de profundis...) : sconosciuti suoni mai emessi immessi nel (gran...?)
silenzio dei venti...

 :) :)
Sinceramente, non capisco a che pro... però... divertente questo remake
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
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(Horatio, Carmina III, XXX)