Autore Topic: vorrei  (Letto 785 volte)

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In Venere

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vorrei
« il: Venerdì 29 Luglio 2011, 01:22:21 »
vorrei poter dire ciò che penso
vorrei non sentirmi sola dentro
vorrei averti accanto
vorrei anche solo saperlo
vorrei non scendere a patti
vorrei dirtelo.
vorrei, ma non posso
i vendicatori
son sempre con lo scudo levato.
mi fa cacare.
ma non si può.
al massimo un lieve: una delicata poesia che non capisco, ma di sicuro ha del potenziale nascosto.
ma vai a quel paese.
vorrei.
ma non posso.
c'è chi può, e io non può.




questa è una pseudopoesia, nata dall'idea che non si può dire ciò che pensi. pseudo nella lunghezza. e in molto altro. poi ricomincerò con le lezioni di marketing. promesso

ferdan21

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Re: vorrei
« Risposta #1 il: Sabato 30 Luglio 2011, 10:54:28 »
viviamo in un carcere invisibile: si chiama società.
per liberarci dovremmo prendere la via dell'eremitaggio...
ma, come dici tu, cè chi può e chi no...

In Venere

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Re: vorrei
« Risposta #2 il: Sabato 30 Luglio 2011, 11:01:33 »
tu puoi? o conosci qualcuno che può?

Offline Amara

Re: vorrei
« Risposta #3 il: Sabato 30 Luglio 2011, 14:37:25 »
..per potere si può.. ma bisogna volerlo fare davvero.. perchè c'è sempre qualcosa da pagare...

uno dei pochi (ma non indifferenti) vantaggi di invecchiare.. è che dei conti te ne fai un baffo..
perchè se da giovane li devi in qualche modo pagare (comunque per me sempre preferibile)... arrivi ad un punto che come arrivano li cestini e te la ridi.....

il testo, in tutta onestà, io lo vedo come uno sfogo..punto
ma ottimo... spunto... :)
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

In Venere

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Re: vorrei
« Risposta #4 il: Sabato 30 Luglio 2011, 14:48:55 »
però spacciarlo per pseudo, ottimo gioco di mano.  :angel:

Offline Gianpiero De Tomi

Re: vorrei
« Risposta #5 il: Sabato 30 Luglio 2011, 15:27:23 »
In effetti è una questione di coraggio esistenziale e di consapevolezza che ci saranno delle conseguenze, i classici conti della serva, da pagare. Però emerge quasi immediatamente una riflessione: perchè vivere infelici e repressi nelle proprie incapacità di esprimere quello che si ha dentro, quando con semplici verità possiamo cambiare tutto il nostro universo? Davvero pensiamo che il giorno in cui decidessimo di saltare oltre , ci sarebbe un baratro ad attenderci? Oppure abbiamo in realtà paura che da quel giorno non avremo più scusanti per essere veramente noi stessi e vivere felici, quel frammento che ci resta da vivere? Perchè in fin dei conti è solo un frammento, la nostra vita ...e viverla sotto il tallone del "..vorrei, ma non posso ...."  sa tanto di frustate sulla schiena del monaco che pur non avendo fatto nulla si punisce per il desiderio di ciò che potrebbe ( o vorrebbe) fare.

Per la poesia ...senza offesa, per quel che mi riguarda, preferisco questi spunti, alle lezioni di marketing.

« Ultima modifica: Sabato 30 Luglio 2011, 15:31:06 da Gianpiero »

In Venere

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Re: vorrei
« Risposta #6 il: Sabato 30 Luglio 2011, 15:41:57 »
ma questa non è una poesia.
e oltretutto, non è vero quello che dici, la verità non piace, mai.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: vorrei
« Risposta #7 il: Sabato 30 Luglio 2011, 15:46:09 »
Non ho detto che la verità piace, dico che, opinione personale, faremmo bene a riflettere sulle nostre priorità, sui diritti ed i doveri, in primis verso noi stessi. Alla fine, se l'infelicità è nostra, non vedo dove sia questo beneficio nel perseguire tale condotta.
Per la poesia, a dire il vero l'ho definita spunto ... come Amara

ferdan21

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Re: vorrei
« Risposta #8 il: Sabato 30 Luglio 2011, 19:54:36 »
no, cara Venere, io non posso.
magari potessi...
ma viviamo nella decadenza di ogni cosa, non c'è via d'uscita...
vorrei, ma non posso. questo sarà per sempre il nostro motto.