Autore Topic: fruibilità dell'arte  (Letto 10215 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #45 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 21:07:48 »
minchia mi sono perso tutte ste cose... "minchia" per licenza poetica... s'intende   ;)

piuttosto a me piacerebbe che sul forum intervenisse altra gente, mai vista, perchè tutto sommato qua oramai conosciamo le opinioni di tutti, sappiamo chi sta da una parte e chi dall'altra - anche se usare il termine "parte" è un pò brutto - sappiamo che abbiamo due modi diversi di intendere la poesia. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano tutti gli altri utenti del sito (oddio io un'idea ce l'avrei viste le loro composizioni...  ;D ;D), insomma... mi pare che questo forum abbia un'elite limitata di fruitori!  :laugh: :laugh:

illusione!...  :D 
salvatico è quel che si salva

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #46 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 21:09:03 »
devo dire che sono in pochi ad intervenire sul forum, e questo è un peccato.
ci sono 4000 iscritti a questo sito, ma a scrivere sul forum saranno al massimo una ventina.
un peccato, perchè sarebbe un bel modo per confrontarci.

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #47 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 21:10:40 »
ma che dici?... "dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale"... ma allora è proprio il caso di dirlo: "mangia come parli"...  :D  che se poi non hai più niente da dire, non fa niente, anzi... :)

se fare poesia significa essere capiti da pochi, allora preferisco non fare poesia, ma fare qualcosa che le assomigli.

Offline Amara

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #48 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:07:26 »
minchia mi sono perso tutte ste cose... "minchia" per licenza poetica... s'intende   ;)

piuttosto a me piacerebbe che sul forum intervenisse altra gente, mai vista, perchè tutto sommato qua oramai conosciamo le opinioni di tutti, sappiamo chi sta da una parte e chi dall'altra - anche se usare il termine "parte" è un pò brutto - sappiamo che abbiamo due modi diversi di intendere la poesia. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano tutti gli altri utenti del sito (oddio io un'idea ce l'avrei viste le loro composizioni...  ;D ;D), insomma... mi pare che questo forum abbia un'elite limitata di fruitori!  :laugh: :laugh:

..il topic ha 300 e passa letture.. (come la maggioranza dei topic) ..per cui vige la legge delle persianine accostate.... :)

o si fa poesia o non la si fa... che dirti?...

.. e su questo concorderei appieno (nel senso che secondo i miei parametri la penso proprio così).... ma il guaio è che rimane il dilemma quasi irrisolvibile.. di cosa sia  poesia e cosa no...

Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #49 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:11:49 »
se fare poesia significa essere capiti da pochi, allora preferisco non fare poesia, ma fare qualcosa che le assomigli.

se fare poesia significa essere capiti da tutti (o da molti) allora è preferibile maledire la poesia in eterno, e fare i servi dei governatori...  >:(
salvatico è quel che si salva

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #50 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:22:17 »
se fare poesia significa essere capiti da tutti (o da molti) allora è preferibile maledire la poesia in eterno, e fare i servi dei governatori...  >:(

vuol dire che noi faremo poesia popolare, e tu farai poesia alta.

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #51 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:25:07 »
..il topic ha 300 e passa letture.. (come la maggioranza dei topic) ..per cui vige la legge delle persianine accostate.... :)

.. e su questo concorderei appieno (nel senso che secondo i miei parametri la penso proprio così).... ma il guaio è che rimane il dilemma quasi irrisolvibile.. di cosa sia  poesia e cosa no...



ma non è questo il dilemma... non fa problema cosa o cosa non sia poesia... reputi un testo poetico? e allora è quella poesia... ma per reputare un testo poetico minimo escludi che possa essere un "luogo comune", insomma, visto che è difficile sapere i connotati della Poesia, fissiamo qualche cosa in comune, dove si trova l'accordo... e che la poesia non debba essere un luogo comune è palese a tutti, penso, spero... a me piace da matti un tal Iezzi, che scrive qui nel sito anche se è in standy-by... quella per me è poesia i significati mi sfuggono, ohmé non ho capito questo e quello mi è parso oscuro, occhei, ma per me quella è poesia... perché??... perché l'anguria che vedo sul tavolo è rossa??... perché è rossa, e pace!!... :D
ti voglio dire che seppur definita in negativo, qualcosa che mi dice che quella che sto leggendo non è poesia, c'è... e tanto basti... :)
« Ultima modifica: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:27:02 da paolo corinto tiberio »
salvatico è quel che si salva

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #52 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:31:26 »
ma non è questo il dilemma... non fa problema cosa o cosa non sia poesia... reputi un testo poetico? e allora è quella poesia... ma per reputare un testo poetico minimo escludi che possa essere un "luogo comune", insomma, visto che è difficile sapere i connotati della Poesia, fissiamo qualche cosa in comune, dove si trova l'accordo... e che la poesia non debba essere un luogo comune è palese a tutti, penso, spero... a me piace da matti un tal Iezzi, che scrive qui nel sito anche se è in standy-by... quella per me è poesia i significati mi sfuggono, ohmé non ho capito questo e quello mi è parso oscuro, occhei, ma per me quella è poesia... perché??... perché l'anguria che vedo sul tavolo è rossa??... perché è rossa, e pace!!... :D
ti voglio dire che seppur definita in negativo, qualcosa che mi dice che quella che sto leggendo non è poesia, c'è... e tanto basti... :)
però, scusa, visto che non esistono regole oggettive, quello che può sembrare poesia a te, magari non lo è per tanti altri. e viceversa.
è una strada senza uscita.

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #53 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:38:01 »
vuol dire che noi faremo poesia popolare, e tu farai poesia alta.

peccato che non esista la "poesia popolare"... casomai la mia raccolta di epigrammi forse... forse può vantare parentela col popolo... ma quello è un altro aspetto... qui dobbiamo reintrodurre i generi, e la satira ne è imparentata strettamente... insomma, fai quello che vuoi...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #54 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 22:49:21 »
però, scusa, visto che non esistono regole oggettive, quello che può sembrare poesia a te, magari non lo è per tanti altri. e viceversa.
è una strada senza uscita.

no no no, non è così... da Kant, ma anche prima... c'è una universalità nel giudizio estetico, che non è il giudizio di senso dove i gusti non sono disputandum... :D   qui si disputano eccome, tanto che è inimmaginabile l'inchiostro e poi la biro e poi la tastiera del computer, versati o sprecati o usurati per analizzare e conoscere queste problematiche... non è una strada senza uscite, uscite ce ne sono: basta scrivere testi poetici e non romantiche cialtronerie e smancerie che inducono all'applauso o alla lagrimuccia sul viso...  ;D
salvatico è quel che si salva

ferdan21

  • Visitatore
Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #55 il: Martedì 19 Luglio 2011, 20:34:25 »
no no no, non è così... da Kant, ma anche prima... c'è una universalità nel giudizio estetico, che non è il giudizio di senso dove i gusti non sono disputandum... :D   qui si disputano eccome, tanto che è inimmaginabile l'inchiostro e poi la biro e poi la tastiera del computer, versati o sprecati o usurati per analizzare e conoscere queste problematiche... non è una strada senza uscite, uscite ce ne sono: basta scrivere testi poetici e non romantiche cialtronerie e smancerie che inducono all'applauso o alla lagrimuccia sul viso...  ;D

ma sul fatto che non si devono scrivere "cazzate" che scadono nel banale e nel ridicolo, su questo sono d'accordo. ma poi, per il resto, è difficile poter dire cosa è poesia e cosa non lo è.
se fossimo indietro di almeno duecento anni, allora potremmo parlare di sonetti, canzoni, odi etc.
ma oggi?
col verso libero è un pò morta anche la poesia. non trovi?
o si è definitivamente liberata dalla catene?

Offline Michele Tropiano

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #56 il: Martedì 19 Luglio 2011, 21:00:50 »
col verso libero è un pò morta anche la poesia. non trovi?
o si è definitivamente liberata dalla catene?

il verso libero è stata una grandissima evoluzione per la poesia da un lato, ma dall'altro lato ha permesso alle masse di credere, a torto, che la poesia sia qualcosa che si possa fare semplicemente con una manciata di sentimenti, una penna ed un foglio. Il verso libero è sì libero dalla metrica ,ma è pur sempre vincolato, seppur molto liberamente, da alcune regole intrinseche ma quasi evanescenti, procedimenti poetici e strutture, tutte cose che alle masse sono ignote... un pò come dire il trucco c'è ma non si vede.
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

ferdan21

  • Visitatore
Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #57 il: Martedì 19 Luglio 2011, 21:34:17 »
il verso libero è stata una grandissima evoluzione per la poesia da un lato, ma dall'altro lato ha permesso alle masse di credere, a torto, che la poesia sia qualcosa che si possa fare semplicemente con una manciata di sentimenti, una penna ed un foglio. Il verso libero è sì libero dalla metrica ,ma è pur sempre vincolato, seppur molto liberamente, da alcune regole intrinseche ma quasi evanescenti, procedimenti poetici e strutture, tutte cose che alle masse sono ignote... un pò come dire il trucco c'è ma non si vede.

condivido in pieno.
lo sai perchè su questo sito ci sono 5000 iscritti? perchè ognuno pensa che scrivere poesia significa scrivere versi come gli pare.
gli basta andare accapo, ogni tanto.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #58 il: Martedì 19 Luglio 2011, 21:59:38 »
il verso libero è stata una grandissima evoluzione per la poesia da un lato, ma dall'altro lato ha permesso alle masse di credere, a torto, che la poesia sia qualcosa che si possa fare semplicemente con una manciata di sentimenti, una penna ed un foglio. Il verso libero è sì libero dalla metrica ,ma è pur sempre vincolato, seppur molto liberamente, da alcune regole intrinseche ma quasi evanescenti, procedimenti poetici e strutture, tutte cose che alle masse sono ignote... un pò come dire il trucco c'è ma non si vede.

... eh si ..le masse, questa enorme, orrenda onda policroma incolta, chi ci salverà ...chi ci salverà da questo contagio?
Fuggite voi ... verso l'Ellade, io resto ...per me ormai, più nulla da fare!

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #59 il: Martedì 19 Luglio 2011, 22:38:18 »
anch'io, con Tropiano, credo che il verso libero non sia stato affatto una iattura... e perché mai?... la poesia abita tutti gli spazi, ma a tempo...  è una "trasformata", come la trasformata di Fourier in geometria... perché la poesia, avendo attinenze con la spazialità, è "geometria"...
la forma chiusa, la forma aperta... non è un merito avere o non avere anni, ma i miei mi hanno portato tra le mani, e molto tempo addietro, il bel libro di U.Eco "Opera aperta" nel quale sono trattate, assieme ad altre, queste problematiche... a chi non l'ha letto, consiglio vivamente di leggerlo, a chi l'ha già letto, se lo rilegga...
poiché lo spazio della poesia è nel tempo, ogni epoca stringe specifica relazione con le sue luminose stanze, e lo studio di queste relazioni è analizzato e messo in evidenza nella Storia della Letteratura... e prima della letteratura?... c'era poesia?... sì, c'era... ed era all'origine... la poesia c'era perché c'era l'uomo, e ci sarà finché ci sarà l'uomo, o meglio finché rimarrà ancora "umanità"... eppure questa sua voce vecchia di millenni non nasce ancora... inascoltata eppure assordante nei suoi inauditi sovrasensi, nei diversi modi del suo dire... non dimostra, la poesia, ma mostra...in tutte le sue forme, le sue figurazioni, riunisce a volte gli opposti, le coppie antinomiche... tutto ciò fa del testo poetico un universo animato, indefinitivamente percorso da una corrente doppia di attrazione e repulsione... conflitti e matrimoni si riproducono nel corpo del suo linguaggio, gli amori e le separazioni delle stelle delle cellule, del filo d'erba, dell'atomo e dell'uomo... sì, finché ci sarà l'uomo ci sarà poesia (e ci saranno poeti morti di fame  )... :D
« Ultima modifica: Martedì 19 Luglio 2011, 22:41:54 da paolo corinto tiberio »
salvatico è quel che si salva