Autore Topic: fruibilità dell'arte  (Letto 10213 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #30 il: Sabato 16 Luglio 2011, 00:53:28 »
anche se fruibile vuol dire "godere di qualcosa", non mi piace usato nella poesia per i suoi molti referenti alle merci... la poesia non è una merce (ed è per questo che oggi è così derelitta)...
"la possibilità di essere letto" va bene, ma perché in modo "comprensibile"?... perché questa smania di "comprendere" tutto se nemmeno alla scienza è possibile?... se la poesia deve essere per forza capibile, se deve far arrivare un significato univoco e definito sarebbe una semplice funzione del linguaggio come la funzione referenziale, e non la sua essenza, il suo essere metamorfico e polimorfico... la poesia è la trasformata dell'essere, e figuriamoci se è possibile dire questo in modo piano e lineare, impossibile... non divertimento scemo del poeta mischiare le carte per confondere le idee o inanellare misteri, chi lo facesse sarebbe senz'altro un ciatrone... è la sua natura stessa che si pone in uno spazio indefinito e indecifrabile, mai raggiungibile...
essa (la poesia) non si pone mai il problema se la leggono o non la leggono... è lì concreta e reale la poesia, e attraverso l'enigma ci ride... :)
salvatico è quel che si salva

In Venere

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #31 il: Sabato 16 Luglio 2011, 09:17:41 »
ti regalo la stessa risposta di tropiano, solo che al tuo piedistallo aggiungo una corona di alloro, così lo mischi con l'assenzio e ti senti terribilmente verlaine e decadente.
occhio a chinarti.

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #32 il: Sabato 16 Luglio 2011, 10:38:15 »
per tiberio.
prova ad andare in una libreria e a chiedere al titolare quanti libri di poesia vende.
se dovesse campare solo di quelli, non esisterebbe una libreria in italia.
tutte fallite.
e perchè si vendono piu' opere di prosa che di poesia, secondo te?
proprio perchè i romanzi sono piu' semplici da leggere...

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #33 il: Sabato 16 Luglio 2011, 13:03:03 »
ti regalo la stessa risposta di tropiano, solo che al tuo piedistallo aggiungo una corona di alloro, così lo mischi con l'assenzio e ti senti terribilmente verlaine e decadente.
occhio a chinarti.

risposta rispedita al mittente...  :laugh: ma cosa vuoi dire?... che mi metto sul piedistallo?... ma quando mai... non sono io che scrivo centrato come se scrivessi sul bronzo per il tempo perenne... non sono io che crede di essere un genio solo perché un numero consistente di utenti (che forse hanno letto 3 libri in vita loro) scrive "che bella, che sublime, che meraviglia..." sulla lavagnetta delle note... invece sarebbe il caso di esplicare il tuo pensiero sul tema e non dare unicamente giudizi su di me e sul povero Tropiano se siamo questo o quello...
la chiusa inoltre mi pare estrapolata dalla barzelletta dei marinai che si fanno la doccia e ad uno cade il sapone...  :D  insomma, se vuoi partecipare alla discussione sul tema in questione senza appioppare etichette di qua e di là, va benissimo (anche perché ti vedo abbastanza attrezzata culturalmente) o Venere, altrimenti puoi ritornare dentro alla tua conchiglia... :D
salvatico è quel che si salva

In Venere

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #34 il: Sabato 16 Luglio 2011, 13:16:46 »
l'ho cominciata IO la discussione, ma ci si impantana sempre nell'idea classicista che scrivere sia una cosa per pochissimi e leggere per ancora meno gente.
io non la penso così, e ti faccio notare, come ha osservato salvatore, che in questo senso la scrittura muore, senza lettori. se poi tu pensi che sopravvivrà per inerzia, bene, ammiro il tuo ottimismo.
ma sta di fatto che la letteratura (e comprendo la poesia in questa) ha bisogno di fruitori, oltre che di autori.
poi, contento tu, contenti tutti.

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #35 il: Sabato 16 Luglio 2011, 13:25:28 »
per tiberio.
prova ad andare in una libreria e a chiedere al titolare quanti libri di poesia vende.
se dovesse campare solo di quelli, non esisterebbe una libreria in italia.
tutte fallite.
e perchè si vendono piu' opere di prosa che di poesia, secondo te?
proprio perchè i romanzi sono piu' semplici da leggere...

vexata quaestio... ma quali romanzi?...  che libri di prosa?... dove sono più i romanzieri?... vi sono solo squallidi e furbi giornalisti che, non contenti di prendere lo stipendio dalle testate che fedelmente servono, scrivono sui temi di cronaca (vera o falsa)... sono agiti dal media televisivo che loro ricompensano dando interviste eccetera... questi cialtroni sono una peste per la letteratura e contribuiscono con le loro inutili opere alla sua morte... è estremamente facile ad uno scribacchino pubblicare un libro su "Olindo e Rosa" o sul mostro di Firenze o sulla mamma di Cogne  o sulla cosidetta casta  o sulla pietà pelosa verso i portatori di handicap, basta che riescano a strappare qualche lacrimuccia ed il gioco è fatto... ma dove sono i romanzieri che citi?... adesso hai capito perché gli scrittori veri e propri non ci sono più?... perché i giornalisti hanno preso il loro posto... posto ciò, posto questo puttaneggiare con il lettore medio accogliendone le curiosità più morbose, chiaramente vendono a carretta i loro insulsi libri... ma la poesia deve resistere alla tentazione di operare allo stesso modo... anche a costo di essere inascoltata... :(
salvatico è quel che si salva

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #36 il: Domenica 17 Luglio 2011, 11:45:30 »
vexata quaestio... ma quali romanzi?...  che libri di prosa?... dove sono più i romanzieri?... vi sono solo squallidi e furbi giornalisti che, non contenti di prendere lo stipendio dalle testate che fedelmente servono, scrivono sui temi di cronaca (vera o falsa)... sono agiti dal media televisivo che loro ricompensano dando interviste eccetera... questi cialtroni sono una peste per la letteratura e contribuiscono con le loro inutili opere alla sua morte... è estremamente facile ad uno scribacchino pubblicare un libro su "Olindo e Rosa" o sul mostro di Firenze o sulla mamma di Cogne  o sulla cosidetta casta  o sulla pietà pelosa verso i portatori di handicap, basta che riescano a strappare qualche lacrimuccia ed il gioco è fatto... ma dove sono i romanzieri che citi?... adesso hai capito perché gli scrittori veri e propri non ci sono più?... perché i giornalisti hanno preso il loro posto... posto ciò, posto questo puttaneggiare con il lettore medio accogliendone le curiosità più morbose, chiaramente vendono a carretta i loro insulsi libri... ma la poesia deve resistere alla tentazione di operare allo stesso modo... anche a costo di essere inascoltata... :(

ma cosa c'entrano i giornalisti?
ci sono tantissimi bravi romanzieri contemporanei. potrei farti una lista lunghissima.
non è mica vero che si pubblicano solo saggi, e si leggono solo le vicende di cronaca nera. non è cosi.
in ogni caso, nessuno compra libri di poesia. questo è un fatto assodato. mi sai dire come mai?

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #37 il: Domenica 17 Luglio 2011, 22:06:42 »
ma cosa c'entrano i giornalisti?
ci sono tantissimi bravi romanzieri contemporanei. potrei farti una lista lunghissima.
non è mica vero che si pubblicano solo saggi, e si leggono solo le vicende di cronaca nera. non è cosi.
in ogni caso, nessuno compra libri di poesia. questo è un fatto assodato. mi sai dire come mai?


c'entrano perchè tu parli lì sopra di "romanzieri"...  :D

e io ti ho risposto semplicemente che non ci sono più... più, più...   :D
al loro posto ci sono i giornalisti che (orresco referes) scivono libri su libri che sono visibili che sono premiati che sono promossi, ma che non valgono un cazzo...   :D
salvatico è quel che si salva

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #38 il: Domenica 17 Luglio 2011, 22:20:14 »
l'ho cominciata IO la discussione, ma ci si impantana sempre nell'idea classicista che scrivere sia una cosa per pochissimi e leggere per ancora meno gente.
io non la penso così, e ti faccio notare, come ha osservato salvatore, che in questo senso la scrittura muore, senza lettori. se poi tu pensi che sopravvivrà per inerzia, bene, ammiro il tuo ottimismo.
ma sta di fatto che la letteratura (e comprendo la poesia in questa) ha bisogno di fruitori, oltre che di autori.
poi, contento tu, contenti tutti.


l'ho cominciata IO la discussione, ma ci si impantana sempre nell'idea classicista che scrivere sia una cosa per pochissimi e leggere per ancora meno gente.

perfetto... anch'io voglio che scrivano molti e leggano ancor di più... ma non è, semplicemente, che l'ottieni con lo "svendere le parole", poiché, se anche riguardo alla poesia nessuno conosce bene i suoi connotati, è pur vero che poesia non è, definendola in negativo, sicuramente "luogo comune"... e no, miei cari... com'è larga per voi la strada!... ma non è questo il modo per ottenere il fine che entrambi auspichiamo, anzi porta il "fruitore" ad allontanarsi quasi disgustato, nel non incontrare, nelle produzioni che mirano a ciò, nessuna freschezza, anche sbilenca, di novità... solo un già detto trito e ritrito e contrito e fritto... :D

ma poi: perché adeguare il mio linguaggio alla media?... :(
salvatico è quel che si salva

In Venere

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #39 il: Domenica 17 Luglio 2011, 23:38:45 »
come si vede corinto che non hai minimamente idea di cosa volevo parlare.
ti attacchi sempre al concetto di esclusivismo che sia di linguaggio, di fruitori, di scrittori, di non so cosa..
il linguaggio ha talmente tante possibilità che pensare di ridicolmente dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale mi fa come minimo ridere.
buona aulentissima poesia.
io non ho più niente da dire.

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #40 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 01:10:53 »
come si vede corinto che non hai minimamente idea di cosa volevo parlare.
ti attacchi sempre al concetto di esclusivismo che sia di linguaggio, di fruitori, di scrittori, di non so cosa..
il linguaggio ha talmente tante possibilità che pensare di ridicolmente dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale mi fa come minimo ridere.
buona aulentissima poesia.
io non ho più niente da dire.

ma che dici?... "dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale"... ma allora è proprio il caso di dirlo: "mangia come parli"...  :D  che se poi non hai più niente da dire, non fa niente, anzi... :)
salvatico è quel che si salva

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #41 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 20:46:35 »
come si vede corinto che non hai minimamente idea di cosa volevo parlare.
ti attacchi sempre al concetto di esclusivismo che sia di linguaggio, di fruitori, di scrittori, di non so cosa..
il linguaggio ha talmente tante possibilità che pensare di ridicolmente dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale mi fa come minimo ridere.
buona aulentissima poesia.
io non ho più niente da dire.

a quanto pare, Tiberio è su una lunghezza d'onda diversa dalla nostra...

ferdan21

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Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #42 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 20:48:37 »
ma che dici?... "dividerlo della media e della alta borghesia intellettuale"... ma allora è proprio il caso di dirlo: "mangia come parli"...  :D  che se poi non hai più niente da dire, non fa niente, anzi... :)

Non si tratta di essere meno poetici, o di usare un linguaggio piuì colloquiale.
si tratta di una maniera diversa di vedere la poesia.
per te, deve essere in qualche modo "esclusiva".
per me e Venere invece, deve essere alla portata di tutti.
stop.

Offline Michele Tropiano

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #43 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 20:54:37 »
minchia mi sono perso tutte ste cose... "minchia" per licenza poetica... s'intende   ;)

piuttosto a me piacerebbe che sul forum intervenisse altra gente, mai vista, perchè tutto sommato qua oramai conosciamo le opinioni di tutti, sappiamo chi sta da una parte e chi dall'altra - anche se usare il termine "parte" è un pò brutto - sappiamo che abbiamo due modi diversi di intendere la poesia. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano tutti gli altri utenti del sito (oddio io un'idea ce l'avrei viste le loro composizioni...  ;D ;D), insomma... mi pare che questo forum abbia un'elite limitata di fruitori!  :laugh: :laugh:
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: fruibilità dell'arte
« Risposta #44 il: Lunedì 18 Luglio 2011, 21:06:05 »
Non si tratta di essere meno poetici, o di usare un linguaggio piuì colloquiale.
si tratta di una maniera diversa di vedere la poesia.
per te, deve essere in qualche modo "esclusiva".
per me e Venere invece, deve essere alla portata di tutti.
stop.

o si fa poesia o non la si fa... che dirti?... buon pro ti faccia... :D
salvatico è quel che si salva