Autore Topic: La poesia come arte elitaria  (Letto 14868 volte)

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Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #90 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 12:34:56 »
Mi intrometto per provare a dare un diverso punto di vista, magari totalmente sballato, tanto per arricchire il discorso...
Prima considerazione: l'arte, a mio avviso, è ciò che qualcuno stabilisce lo sia; se io scrivo è perché esiste qualcuno che giudica e ritiene che l'insieme di segni, collegati in un certo modo, che seguono determinate regole, si definiscano scrittura. Chi scrive non può definire ciò che sta facendo, poiché ciò che sta facendo è usare qualcosa già definito da altri. Se fa qualcosa che non è ancora stato definito, può definirlo ma non giudicarlo, perché manca di un metro di paragone.

Seconda considerazione: deriva dalla prima che chi fa qualcosa non è mai in grado di giudicarla, perché è troppo vicino alla cosa stessa da esserne indubbiamente e inevitabilmente condizionato (per eccesso o per difetto).

Terza considerazione: chi fa "arte" non è in grado, quindi, di giudicare ciò che sta facendo, ma necessita di avere chi lo giudica. Cambiando giudice, cambia però anche il giudizio, trattandosi di una valutazione estremamente legata alla sensibilità del giudice stesso. La sensibilità cambia anche nel tempo e nello spazio. Il giudizio riguardo all'arte è soggetto a continuo cambiamento. Se però il giudizio rimane costante per molto tempo, ecco il capolavoro, in grado di emozionare il critico esperto ed intellettuale, ma anche la persona ignorante.

Quarta considerazione: quando poi l'arte diventa oggetto di commercio, sarà costretta ad adeguarsi anche alle regole di questo; oggi vige il consumismo, e mi sembra che l'arte stia diventando "tendenzialmente" consumistica, ossia arte "usa e getta", che facilmente possa essere rimpiazzata da un nuovo prodotto, ma che nell'immediato sia in grado di "vendersi" nel modo migliore. Ad alcuni questo può sembrare orribile, ma non credo che lo sia (sempre se effettivamente il mio punto di vista possa avere un qualche senso...): infatti l'arte elitaria può esser tale solo finché possono goderne in pochi; ma con la sempre maggiore potenzialità divulgativa dei mass-media e con l'alfabetizzazione diffusa sempre più persone hanno accesso all'arte (poesia compresa), togliendole quel carattere di esclusività di cui godeva, ma al contempo arricchendola di nuovi linguaggi, di nuove suggestioni, di nuovi contenuti...

Ai tempi di Dante la lingua "colta" era il latino...La Commedia è stata scritta in lingua "volgare"...Si può parlare di "perdita di stile"?

L'astio contro questi cambiamenti credo sia dovuto più all'incognita di cosa accadrà dopo...Direi che Tropiano è un potenziale neo-classicista, ma anche l'opposto romanticismo ha prodotto arte di notevole livello...

Hai detto molte cose giuste, fin ora sei l'unico che ha cercato di capire il mio punto di vista invece che "attaccarlo" a priori, e di questo ti ringrazio. L'unica cosa che forse non hai capito è che il mio ragionamente è in astratto, in potenziale, con una sua logica che trascende la mia o la vostra visione di poesia. Il mio ragionamento, cambiando le parole, può essere applicato a qualsiasi altra "cosa rara", così come l'arte.
In ogni caso, io non sono per niente un potenziale neo-classicista, ma nemmeno un pò! E se leggi, ad esempio, la mia ultima poesia pubblicata te ne renderai ben conto!  ;)
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #91 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 13:50:24 »
Hai detto molte cose giuste, fin ora sei l'unico che ha cercato di capire il mio punto di vista invece che "attaccarlo" a priori, e di questo ti ringrazio. L'unica cosa che forse non hai capito è che il mio ragionamente è in astratto, in potenziale, con una sua logica che trascende la mia o la vostra visione di poesia. Il mio ragionamento, cambiando le parole, può essere applicato a qualsiasi altra "cosa rara", così come l'arte.
In ogni caso, io non sono per niente un potenziale neo-classicista, ma nemmeno un pò! E se leggi, ad esempio, la mia ultima poesia pubblicata te ne renderai ben conto!  ;)

Non mi pare che ci siano stati degli attacchi, ma solo dei punti di vista, che emergono in funzione dell'evolversi della discussione.A mio parere tutti provano a capire quello che scrivi, avanzando opinioni, circa il pensiero comune sull'arte chiamata elitaria, anche se in astratto, come affermi.
A dire il vero, non è poi così astratto, leggendo fra le righe dell'introduzione al topic. E' una presa di posizione molto precisa.

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #92 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 14:08:54 »
Non mi pare che ci siano stati degli attacchi, ma solo dei punti di vista, che emergono in funzione dell'evolversi della discussione.A mio parere tutti provano a capire quello che scrivi, avanzando opinioni, circa il pensiero comune sull'arte chiamata elitaria, anche se in astratto, come affermi.
A dire il vero, non è poi così astratto, leggendo fra le righe dell'introduzione al topic. E' una presa di posizione molto precisa.

No, nessun attacco in particolare, tant'è che ho virgolettato la parola, perchè non mi veniva il termine adatto! E' una presa di posizione molto decisa, ma che deriva per forza di cosa da un ragionamento astratto.
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Offline DarioC 85

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #93 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 14:14:02 »
Il mio ragionamento, cambiando le parole, può essere applicato a qualsiasi altra "cosa rara", così come l'arte.

In realtà ho capito il tuo discorso ma non lo condivido in pieno:

perché l'arte dovrebbe essere rara?A mio avviso, come ho accennato nell'intervento precedente, chiunque può fare arte, solo che pochi sono in grado di farla ottenendo giudizi tendenzialmente positivi e costanti nel tempo...Ma questa non credo sia la differenza tra arte e ciò che arte non è, né tra arte di serie a e di serie b...Solo la differenza tra arte e capolavoro.

Se poi si vuole affermare che il capolavoro, dal punto di vista del suo creatore, possa essere esclusivamente "elitario", su questo posso concordare, nel senso che non tutti sono in grado, pur facendo arte, di creare capolavori...Ma è altrettanto vero che tali capolavori possono essere creati all'improvviso, così come al termine di lunghissimi anni di ricerca...Non credo sia la preparazione culturale a fare la differenza (o almeno non necessariamente...).

In ogni caso, io non sono per niente un potenziale neo-classicista, ma nemmeno un pò! E se leggi, ad esempio, la mia ultima poesia pubblicata te ne renderai ben conto!  ;)

Chiedo venia... ;D ;D

ferdan21

  • Visitatore
Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #94 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 20:17:30 »
è praticamente impossibile creare capolavori, senza avere una preparazione culturale alle spalle.
impossibile, per chi non conosce la grammatica, scrivere la divina commedia.
impossibile, per chi non sa come si tiene in mano un pennello, dipingere la cappella sistina...
a meno che non siano persone possedute da qualche oscura anima portatrice d'arte...
quindi, la preparazione è importante.
per scrivere belle poesie, bisogna aver letto le poesie dei classici.
perchè, altrimenti, si scrivere e basta, senza sapere da che parte sta il nord, e da che parte il sud...

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #95 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 20:35:25 »
oltre che nominalista son anche nichilista anarchista menefreghista qualunquista... quindi andiamo a nozze... te fai il marito però... nullA è E SE ANCHE ANCHE fossse non sarebbe comprensi bile... se anche fosse comprnsibblle non sarebbe spiegavile... la poesia è nulla e quando finirà questo nostro mondo di dante shakespearrrrrr troppiano non resterà neanche il fallus  ;)vocis..


meno male che dicendo ciò ti contraddici dicendolo... sei entrato nel paradosso e nell'assudo e dall'assurdo ogni cosa è possibile... è possibile anche che sei nichilista, anarchista, fuochista e via discorrendo...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #96 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 20:36:25 »
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Past_Or0

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #97 il: Mercoledì 6 Luglio 2011, 22:11:43 »

visto che hai nominato il nominalismo e l'entità astratte come "flatus vocis" perché allora ti sto rispondendo?... non è per caso che tanto "flatus" questa voce non è?... non è per caso che l'unica realtà è invece l'universale a cui s'incarna la parola?... cosa c'entra questa chiosetta con l'arte elitaria?... c'entra, c'entra... infatti se la parola è niente e la poesia è parola allora il titolo si convertirebbe come "Il nulla come arte elitaria"...
il nominalistanon nega che esistano parole come gli universali, ma nega l'esistenza fisica... un conto è la parola "rosso" un conto che esista qualcosa che sia "il rosso" o che abbia esistenza reale (realismo... l'iperuranio platonico)

ieri ho risposto sotto effetto di alcol vario... non ho riletto ma avrà un senso

Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #98 il: Giovedì 7 Luglio 2011, 00:29:53 »
il nominalistanon nega che esistano parole come gli universali, ma nega l'esistenza fisica... un conto è la parola "rosso" un conto che esista qualcosa che sia "il rosso" o che abbia esistenza reale (realismo... l'iperuranio platonico)

ieri ho risposto sotto effetto di alcol vario... non ho riletto ma avrà un senso

esiste concretamente e realmente la qualità "rosso"... noi, tutti, siamo portati all'universale esistente attraverso i fenomeni sensibili (il realismo degli universali) e l'universale non esiste soltanto come concetto del soggetto conoscente, ma in sé, cioè in maniera che i casi concreti <<nei quali>> esso esite, lo indicano... ma veramente siamo andati ben oltre il compito dell'arte elitaria... :D
salvatico è quel che si salva

Past_Or0

  • Visitatore
Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #99 il: Giovedì 7 Luglio 2011, 10:29:29 »
esiste concretamente e realmente la qualità "rosso"... noi, tutti, siamo portati all'universale esistente attraverso i fenomeni sensibili (il realismo degli universali) e l'universale non esiste soltanto come concetto del soggetto conoscente, ma in sé, cioè in maniera che i casi concreti <<nei quali>> esso esite, lo indicano... ma veramente siamo andati ben oltre il compito dell'arte elitaria... :D

si potrebbe andare avanti per secoli e secoli come ai tempi della Scolastica (quella sì che era un'elite)
chiudendo la mia visione è vicina a quella di Abelardo (un nominalismo moderato) ma chiudiamo qui.

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #100 il: Giovedì 7 Luglio 2011, 11:59:40 »
ma veramente siamo andati ben oltre il compito dell'arte elitaria... :D

eh si, mi sa che forse è meglio chiuderla qui
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Offline paolo corinto tiberio

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #101 il: Giovedì 7 Luglio 2011, 22:05:29 »
si potrebbe andare avanti per secoli e secoli come ai tempi della Scolastica (quella sì che era un'elite)
chiudendo la mia visione è vicina a quella di Abelardo (un nominalismo moderato) ma chiudiamo qui.


gran bella figura quella di Abelardo... ho leto il suo "Dialogo"... ad un certo punto della sua vita pensa di "abbandonare i cristiani per andare tra i pagani e là vivere cristianamente in pace"... beh, sembra che tutti siamo daccordo di chiudere questa bella querella che si trascina da millenni... anche se penso: ma se ai poeti che hanno a che fare con le parole non frega una benedetta cippa di queste cose, chi dovrebbe mi domando mostrare loro interesse?... un dentista forse?, o un politico?...  :D
salvatico è quel che si salva

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #102 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 12:10:13 »

gran bella figura quella di Abelardo... ho leto il suo "Dialogo"... ad un certo punto della sua vita pensa di "abbandonare i cristiani per andare tra i pagani e là vivere cristianamente in pace"... beh, sembra che tutti siamo daccordo di chiudere questa bella querella che si trascina da millenni... anche se penso: ma se ai poeti che hanno a che fare con le parole non frega una benedetta cippa di queste cose, chi dovrebbe mi domando mostrare loro interesse?... un dentista forse?, o un politico?...  :D

io comunque intendevo di chiudere la discussione sul nominalismo, non il topic generale! se qualcuno vuole aggiungere qualcosa di intelligente, si accomodi pure.
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Max Ray

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Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #103 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 12:15:44 »
Citazione da: Michele Tropiano se qualcuno vuole aggiungere qualcosa di intelligente, si accomodi pure.
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Qualcosa di intelligente

Offline Michele Tropiano

Re: La poesia come arte elitaria
« Risposta #104 il: Venerdì 8 Luglio 2011, 12:23:22 »
Qualcosa di intelligente

la battuta più vecchia del mondo
ah
ah
ah
  :-\
Exegi monumentum aere perennius
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