Autore Topic: Poetessa scrittrice Ada Negri  (Letto 1104 volte)

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Offline Gianpiero De Tomi

Poetessa scrittrice Ada Negri
« il: Lunedì 13 Giugno 2011, 14:09:13 »
Vorrei introdurre un dibattito sulle opere della poetessa, scrittrice Ada Negri, che si pone storicamente fra la fine dell'800 e la prima metà del '900. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano della sue opere, gli autori del sito . Non si tratta di una ricerca per un fine particolare, ma soltando l'espressione  di opinioni che nascono dal vissuto personale, per poter crescere ulteriormente nella comprensione delle opere di altri autori. Allego alcune sue poesie, ma molte altre, sono recuperabili, nell'universo virtuale della rete:

Neve

 

Sui campi e sulle strade

silenziosa e lieve

volteggiando, la neve cade.

 

Danza la falda bianca

nell'ampio ciel scherzosa,

poi sul terren si posa, stanca.

 

In mille immote forme

sui tetti e sui camini,

sui cippi e sui giardini dorme.

 

Tutto d'intorno è pace;

chiuso in oblìo profondo,

indifferente il mondo tace.


LA CAMPANELLA

 

Campanella d’argento, del convento

qui presso: voce di lontana infanzia

è in quel fresco tinnire, che mi giunge

or sì or no nell’ore più raccolte

della giornata; e meglio all’alba, quando

mute sono le strade e muto è il cielo.

Torno bambina: ho treccia al dorso, asciutte

gambe di capriola, occhi ridenti

pieni d’aprile: vo con la mia mamma

a messa, per viuzze ancor nel sogno

del primo albore, colme d’un silenzio

abbandonato, che sol rompe un’eco

di campanella: - oh, mai non fosse, mamma,

venuto il giorno a dissipar quell’alba.


E' veramente il minimo, ma per iniziare a discutere è un'inizio.


Offline Amara

Re: Poetessa scrittrice Ada Negri
« Risposta #1 il: Lunedì 13 Giugno 2011, 20:29:17 »
..il suo nome mi evoca il passato.. a lei era intitolata la mia scuola elementare....
e proprio per questo studiammo molte sue poesie..
mi è sempre piaciuta la sua semplicità e musicalità.. dove si nascondono riflessioni di una donna inquieta...
nel leggerla oggi provo comunque piacere anche se il mio gusto poetico da allora è molto cambiato..
ma sicuramente è tra i poeti che da bambina mi hanno stretto alla poesia...

questa che propongo.. era ed è, forse, quella che preferisco..
sia per il senso.. sia per la forma abbastanza asciutta...

MEMORIA CASTA
 
Ella era smorta - e quel pallor di cera
Qual greco marmo la rendea più bella;
Dritta s'ergea su la persona snella
Qual giovin palma flessuosa e fiera.
 
Ella era casta. - In cor come preghiera
Dolce scendea la sua gentil favella;
Ma dall'anima mia non si cancella
In sua virginea castità severa!...
 
Tra un profumo di rose e un'armonia
Ella passò così, sfiorando lieve
Su le terrene voluttà fugaci...
 
Or cresce il fior di bosso e di gaggia
Su la fossa deserta, e il fango greve
Copre il suo volto vergine di baci.
 
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)