Di sera arrivano gli angeli
degli annunci
imprevisti
dai piatti raccolgono domande
strampalate
buttate nel dormiveglia orizzontale
di uomini straparlanti.
Anch'io mi metto con i gomiti
a finestra
di spalle al muro e in occhi di vetro
e nel frattempo
risistemo una preghiera
sconclusionata
ma da recitare
dal pasto finito nel boccale.
Attendo come gli altri per altro
uguale rumore e luce oppure sogni
ubriachezza universale.