Avete una concezione della poesia molto diversa dalla mia. In questo sito molti autori rincorrono l'originalità, lasciandosi alle spalle la poesia. Per me una composizione poetica deve trasmettere emozioni e deve essere musicale. (...) Qui si tende a creare la figura retorica ad effetto, il verso che sorprende, ma si vede subito quando una poesia è costruita a tavolino e non fluisce liberamente. Leggo sempre più spesso delle liste di parole, piuttosto che poesie. Testi asettici, a volte incomprensibili, magari anche allo stesso autore. Gli autori citati come poeti geniali a me appaiono come scrittori mediocri i quali, attraverso un mosaico di parole, si prefiggono di stupire il lettore. Non so davvero cosa intendiate voi per poesia. (...)
Ok, va di moda... sarò impopolare anche io.
Trovo che il tuo intervento sia alquanto generico e non apporti nulla al discorso sul genio. A parte che mi trovo in disaccordo col tuo concetto di poesia, non perché non creda che sia importante la musicalità, ma non la pongo necessariamente a "condizio sine qua non". Invece pongo come condizione delle arti in genere proprio lo "stupore" necessario ed indispensabile affinché si possa apprezzare una qualsiasi opera: in assenza di stupore, tutto è già noto, scontato, e non potrei apprezzare siffatta qualsivoglia "opera d'arte". Non è lo stesso artista un "creativo", un individuo che riesce ad ideare dal nulla un qualcosa? E se quel qualcosa è bello (secondo gusto) o stupisce (innovazione) perché no?
Riguardo il fatto degli artisti che abbiamo menzionato come "geni" non abbiamo mai fatto tale asserzione, se non dando del "geniale" soggettivamente a qualche loro creazione, e c'è una bella differenza. Mi piacerebbe tu dicessi ad es, perché non ti va bene la poesia che ho postato di Marcella, o quelle di Amara o Roversi, e dove per te sono incomprensibili!
Non ultimo un consiglio non richiesto (lo so): per una buona comunicazione, bisogna saper "mettersi in ascolto" e lo si fa cercando di "capire" il linguaggio usato dagli altri, altrimenti non vi è comunicazione senza comprensione. Poi il gusto od il condividere o meno un ragionamento o mezzo espressivo usato, è un'altra cosa.
Ultimissimo appunto: qui si parla di "poeti", non di individui che pensano di fare poesia facendo una lista di frasi od immagini inconsuete (trito e ritrito, quindi non arte, la cacca in barattolo è già stata messa!)
ps: vorrei tu specificassi meglio le parti in neretto. Me ne sfuggono i riferimenti.
Post post scriptum: H. Marx piaceva molto anche a me!