..non so se riesco ad avere chiaro il senso della genialità che intende Massimiliano.. e temo dovremo aspettare lunedì per avere la sua opinione… ma vorrei portare anch’io alcuni autori leggendo i quali ne ho sentito il profumo secondo la mia sensibilità…(mia)..
vorrei iniziare con Luca Torri.. di lui trovo speciale l’intensità del trasmettere in un linguaggio molto personale..direi inconfondibile..
questo in ogni sua poesia.. ma soprattutto quello che mi porta a sentirne la genialità è la capacità di farsi ‘altro’.. di riuscire a diventare.. a essere… ciò che scrive… offrendo a chi legge una porta aperta in cui entrare e dove trovare una pietra sui cui sedersi e riflettere… tra parole che credo di poter dire, non perdono mai originalità né naturalezza.. e la ricerca non le rende mai artefatte… regalando, oltre la riflessione, il piacere della parola stessa..
nel testo che propongo io ravviso tutto questo..
Ahah!
gli ho sparato in faccia
da un pollice di distanza,
poi gli ho preso la testa per i capelli
e gliel'ho staccata con un colpo di karate,
e poi l'ho calciata sulla luna
e la luna s'è spenta,
allora qualcuno da un dirigibile di passaggio
ha chiamato la polizia,
mi sono voltato ed ho visto le pantere
scendere tra le colline,
ho sputato un dente di leone
e me ne sono andato.
sono entrato in un bar.
(uccidere asseta)
ho preso da bere un bicchiere di latte,
le lampade facevano una luce rossa
così che il mio latte sembrava sangue,
poi mi -sembrava- che tutti ce l'avessero con me,
ho fatto secco il tizio vicino al telefono
bucandogli un occhio,
certamente stava per avvertire gli sbirri,
dopodiché
anche tutti gli altri stavano buoni buoni,
e ognuno pensava a se stesso.
ah!
poi mi sono sdraiato sul pavimento
e la gente se n'è andata indignata
lasciandomi solo come un cane
spengendo la luce
come piace a me.
allora ho sognato che ero un cane
e facevo una lunga passeggiata
a caccia di farfalle,
mi si appallottolava
la pancia dalla felicità,
come quando mi baci o mi guardi prima
dell'amore,
e quando mi sono svegliato ero in prigione
inebetito e folle,
e mi mettevano una tuta
arancione,
e tu eri morta di dolore da mille secoli.
ah- ah!
e mentre mi legavano alla sedia
mi mostravano una tua fotografia
e un dente di leone,
poi hanno dato corrente alla morte,
la voragine s'è spalancata sotto la sedia
e mentre precipitavo
tutte le luci si sono spente
come piace a me
e m'è venuta voglia di ridere
ah- ah- ah!