Autore Topic: Il GENIO POETICO  (Letto 21817 volte)

0 Utenti e 7 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline caligola

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #15 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 10:03:25 »
E quindi se tutti sono uguali come capacità , l'intuizione è una vaccata e  non esiste nessuna verità intuibile,
a tuo modo di vedere che cosa distinguerebbe il genio dalla massa, quali sarebbero  i suoi caratteri distintivi?


il genio ha la capacità di cogliere e di svelare esattamente come ce l'abbiamo tutti, poiché tutti facciamo commercio coi segni... pertanto non possediamo nessunissima intuizione che ci ponga al cospetto della cosa "in carne ed ossa"... l'intuizione è una credenza psicologica, che avviene all'interno di noi, non all'esterno dove ha il luogo la verità... per questo la natura della verità è interpretativa e non intuitiva...  c.v.d.   ;D

Offline India

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #16 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 12:57:02 »
Massimiliano, sto ancora aspettando che tu analizzi alcune composizione dei  tuoi " genii poetici", come ci avevi  enunciato.
Al momento non hai citato nessuna loro composizione che suffraghi quanto da te affermato.
Premetto che trovo sia Pietro Roversi che l'altra ( scusa per l'altra, ma non conosco il suo nome di battesimo nè il cognome e non mi piace quando si parla di genio l'uso dello pseudonimo) altamenti poetici.

Offline X Bruna Rossini

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #17 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 14:26:37 »
(  e non mi piace quando si parla di genio l'uso dello pseudonimo) 

Pablo Neruda potrebbe sobbalzare  ;D

Offline Michele Tropiano

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #18 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 14:40:55 »
Pablo Neruda potrebbe sobbalzare  ;D

 ;D ;D ;D non solo lui!!
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline India

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #19 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 15:04:30 »
Non ho detto che non si possa fare, ho detto che non mi piace. Non trovo  carino l'uso dei nomi d'arte e che ci si vergogni del proprio  nome, cognome o identità. Tutto ciò lo trovo offensivo nei riguardi dei  genitori. Posso avere un'opinione diversa da Pablo Neruda o Pablo Neruda è un Dio?

Comunque Pablo Neruda è stato legalizzato come nome, per il resto anche Fernando Pessoa, io lo chiamo Fernado Pessoa e non Bernardo Soares. Insomma mi piace chiamare i genii con il loro nome.

Offline Amara

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #20 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 15:15:23 »
e che ci si vergogni del proprio  nome, cognome o identità. Tutto ciò lo trovo offensivo nei riguardi dei  genitori.

..questa è un'ipotesi solo tua... cerca di avere rispetto per le scelte altrui....
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Michele Tropiano

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #21 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 15:40:52 »
..questa è un'ipotesi solo tua... cerca di avere rispetto per le scelte altrui....

vabè magari si chiama amara di nome proprio.. i suoi genitori non avevano tanto gusto in fatto di nomi...  ;D ;D
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #22 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 16:26:35 »
E quindi se tutti sono uguali come capacità , l'intuizione è una vaccata e  non esiste nessuna verità intuibile,
a tuo modo di vedere che cosa distinguerebbe il genio dalla massa, quali sarebbero  i suoi caratteri distintivi?



l'intuizione è una vaccata e  non esiste nessuna verità intuibile

perfetto, e non esiste nessun segno distintivo che distingue un genio... anzi è un miracolo quando non lo si scambia per un puro deficiente... il genio va riconosciuto solo attraverso la sua produzione (l'opera) e nemmeno subito, ma deve passare il tempo sufficiente perché altri possano prendere esempio dalla regola che sempre impone all'arte... è un dono di natura, ma mentre possiamo ammirare in una donna o uomo i suoi occhi azzurri, il talento del genio può essere solo riconosciuto attraverso la sua opera, senza la quale non si canta messa... :D

(non si conosce attraverso intuizioni ma attraverso segni , quindi logicamente per inferenze)
salvatico è quel che si salva

Offline Michele Tropiano

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #23 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:00:53 »
l'intuizione è una vaccata e  non esiste nessuna verità intuibile

perfetto, e non esiste nessun segno distintivo che distingue un genio... anzi è un miracolo quando non lo si scambia per un puro deficiente... il genio va riconosciuto solo attraverso la sua produzione (l'opera) e nemmeno subito, ma deve passare il tempo sufficiente perché altri possano prendere esempio dalla regola che sempre impone all'arte... è un dono di natura, ma mentre possiamo ammirare in una donna o uomo i suoi occhi azzurri, il talento del genio può essere solo riconosciuto attraverso la sua opera, senza la quale non si canta messa... :D

(non si conosce attraverso intuizioni ma attraverso segni , quindi logicamente per inferenze)

Mi sembra che il discorso si stia sviando dall'area letteraria e quella - ben più ampia e veriegata - della filosofia. Cosa che sinceramente non mi dispiacerebbe ma per trattarne adeguatamente ci vorrebbe uno spazio apposito non un forum su internet. Il talento del genio può essere riconosciuto attraverso la sua opera, il che (senza implicazioni filosofiche!!) è la stessa cosa che dire "il talento si vede nell'ituizione di una determinata opera"... non so se mi sono spiegato
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Grazia Longo

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #24 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:02:43 »
l'intuizione è una vaccata e  non esiste nessuna verità intuibile

perfetto, e non esiste nessun segno distintivo che distingue un genio... anzi è un miracolo quando non lo si scambia per un puro deficiente... il genio va riconosciuto solo attraverso la sua produzione (l'opera) e nemmeno subito, ma deve passare il tempo sufficiente perché altri possano prendere esempio dalla regola che sempre impone all'arte... è un dono di natura, ma mentre possiamo ammirare in una donna o uomo i suoi occhi azzurri, il talento del genio può essere solo riconosciuto attraverso la sua opera, senza la quale non si canta messa... :D

(non si conosce attraverso intuizioni ma attraverso segni , quindi logicamente per inferenze)

Dire che l'intuizione è una vaccata è come dire che non esiste la metafisica e nemmeno la poesia, nè tanto meno il genio.
Concordo in parte sulla seconda affermazione, il genio, in virtù della sua essenza, differisce parecchio dal resto dell'umanità, poiché vive, interiorizza ed interpreta la realtà secondo meccanismi inconsueti e originali, da qui l'incomprensione del genio. Spesso i geni non solo non vengono riconosciuti ma sono bistrattati dai contemporanei, qualche volta finiscono in manicomio, o presso i servizi psichiatrici, dopo la 180, ma sono finiti nei roghi e sui patiboli, fino a qualche tempo fa ...
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Grazia Longo

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #25 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:17:22 »
Mi sembra che il discorso si stia sviando dall'area letteraria e quella - ben più ampia e veriegata - della filosofia. Cosa che sinceramente non mi dispiacerebbe ma per trattarne adeguatamente ci vorrebbe uno spazio apposito non un forum su internet. Il talento del genio può essere riconosciuto attraverso la sua opera, il che (senza implicazioni filosofiche!!) è la stessa cosa che dire "il talento si vede nell'ituizione di una determinata opera"... non so se mi sono spiegato
Credo che fosse inevitabile lo spostamento nel campo filosofico, visto il titolo del forum. Anche tu con la tua mi trascini ancor più nel campo filosofico: distinzione tra talento e genio: il talento riesce a fare con estrema facilità cose che gli altri fanno con grande difficoltà, il genio riesce a fare cose che per gli altri sono impossibili. Per tornare alla poesia, mi piacerebbe che si prendessero dei componimenti dei poeti segnalati come geni poetici da Massimiliano e se ne analizzassero le peculiarità. Credo che potrebbe essere costruttivo per ognuno di noi. Fermo restando che io credo che nessuno abbia la verità assoluta in mano, ma si tratta comunque di parere personale, il quale va comunque va articolato e motivato nello specifico, per avere un qualche valore.
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Michele Tropiano

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #26 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:23:06 »
Credo che fosse inevitabile lo spostamento nel campo filosofico, visto il titolo del forum. Anche tu con la tua mi trascini ancor più nel campo filosofico: distinzione tra talento e genio: il talento riesce a fare con estrema facilità cose che gli altri fanno con grande difficoltà, il genio riesce a fare cose che per gli altri sono impossibili.

no! non mi son spiegato bene.. non volevo appesantire la discussione con la distinzione fra talento e genio.. volevo dire "talento del genio", ovvero "il genio del genio" utilizzando la parola semplicemente come sinonimo, senza implicazioni logiche e filosofiche come ho detto prima! ma vabè, fa niente...

Per tornare alla poesia, mi piacerebbe che si prendessero dei componimenti dei poeti segnalati come geni poetici da Massimiliano e se ne analizzassero le peculiarità. Credo che potrebbe essere costruttivo per ognuno di noi.

e su questo concordo... e possiamo anche non aspettare massimiliano, ma iniziare noi con qualche spunto personale su qualche poesia: dopotutto è un topic aperto, non una lezione unversitaria dove il prof parla e gli alunni ascoltano!  :)
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Michele Tropiano

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #27 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:34:48 »
Questa è una poesia di Amara, il titolo è "Il buon caffè del non-poeta"

Quando slitto incauta
nei panni del poeta
e suppongo che ogni pensiero
debba generare un verso
mi soccorre il ridere
quello che viene dalla terra
dallo sguardo che mi sfotte nello specchio
sollevandomi dal peso
della mia stupidità intermittente


così poi
leggera
mi preparo un caffè
canticchiando parole d'altri
e imprecando prosaica alle cose

nel privilegio della mia normalità...

Già il titolo dice molto e poi subito i primissimi versi: tipica del "genio" è la falsa modestia, o più precisamente quello che possiamo chiamare "un gioco poetico basato sullo sbeffeggio di sé" che, essendo un gioco, non ha pretese di verità. questi tratti li ho segnati in grassetto. In rosso ho segnalato poi questa parola "intermittente", che sta quasi per svelarci che in realtà c'è qualcosa dietro la sua stupidità... quando poi la fine invece ci conferma che non c'è nessun genio in lei, anzi, la sua "normalità" (presunta forse) è un privilegio. Il suo caffè è una cosa "normale", canticchiando parole che non sono sue e imprecando, come fanno le persone "normali": in realtà è tutto un gioco, come già detto, per far affiorare, anche a livello inconsco, questa genialità.

P.S. è un gioco anche questo, forse con più pretese di verità... forse...  ;D ;D

P.S. 2 appena ho tempo e voglio farò una disamina anch'io su alcuni nomi che ritengo "geni" (anche più di questi due portati da massimiliano, in verità, con buona pace di tutti).
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:38:37 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Massimiliano Manocchia

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #28 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:36:50 »
Per tornare alla poesia, mi piacerebbe che si prendessero dei componimenti dei poeti segnalati come geni poetici da Massimiliano e se ne analizzassero le peculiarità. Credo che potrebbe essere costruttivo per ognuno di noi. Fermo restando che io credo che nessuno abbia la verità assoluta in mano, ma si tratta comunque di parere personale, il quale va comunque va articolato e motivato nello specifico, per avere un qualche valore.


.. e possiamo anche non aspettare massimiliano, ma iniziare noi con qualche spunto personale su qualche poesia: dopotutto è un topic aperto, non una lezione unversitaria dove il prof parla e gli alunni ascoltano!  :)

Avete capito perfettamente sia lo spirito che l'intento del mio topic e vi ringrazio (sono serissimo, davvero).

Offline Amara

Re: Il GENIO POETICO
« Risposta #29 il: Mercoledì 1 Giugno 2011, 17:59:01 »


P.S. è un gioco anche questo, forse con più pretese di verità... forse...  ;D ;D


..rido.. spero tu mi creda Michele.. sono parole uscite sorridendo di me in massima sincerità..

Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)