Dopo aver letto quanto scritto sin qui vorrei esprimere alcune mie riflessioni.
In diversi anni che frequento il sito ho avuto modo di poterlo veder crescere con l'impegno di tutti.
Se "Scrivere" è quello che è diventato oggi, lo dobbiamo a Luigi e a Elisabetta ma anche a ogni singolo autore, che ha contribuito nel bene e nel male e a volte anche con polemiche, che sono state di stimolo, a farlo essere quello che è.
E' un Sito che da fastidio a molti, proprio perché è riuscito a espandersi così e devo dire che si sono molti pseudo autori che hanno tentato di demolirlo, per scopi personali.
Se è vero che nella moltitudine dei consiglieri vi è la riuscita... ben vengano i consigli, i suggerimenti, ma finiamola di lanciare sassi e di nascondere le mani, perché è semplice poterlo fare ma difficile riuscire a far apparire le proprie mani.
Chi usa questa tecnica, stuzzica altri ad intervenire, su questioni, che egli stesso non ha il coraggio di affrontare da solo.
Noi tutti sappiamo come con le parole si possa ferire più che con una lama tagliente, non usiamole per farci del male.
Se proprio non ci sta bene qualche cosa, siamo sempre liberi di fare scelte al di fuori del sito, ma lasciamo a chi ha cognizione sulla gestione e ci permette di esprimere opinioni rispettose, valuti poi il da farsi, senza che ci sia chi tenta di interferire con pensieri sottili, che celano cattiverie gratuite.
Le insinuazioni servono solo a demolire e a far esacerbare gli animi.
Così come Gabriella Caruso, ho avuto il dispiacere e sottolineo il dispiacere, di dover cancellare le mie poesie per ben due volte.
Nessuno di noi cancella anche una semplice parola, di quel che è scaturito dal proprio intimo, facendolo a cuor leggero, quindi se per mantenere i miei scritti dovrò contribuire ne sarò felice ed anche grata a chi mi da questa opportunità, come sarò felice di veder crescere ancor più questo Sito, con nuovi iscritti, che piano piano, faranno i loro primi passi, come abbiamo fatto noi.
La crescita qualitativa è poi una cosa soggettiva e legata al proprio vivere e alle proprie esperienze, ma anche ciò che a me può apparire poco poetico ma ha insito in se poesia, ha il diritto di poter sussistere se ci sono strade per poterlo far essere ben vengano.
Questo il mio pensiero…
Attendo le disposizioni che verranno prese e se potrò, così come potranno fare gli altri, mi adeguerò.