Penso che inteso come poesia questo mio scritto sia un poco eccessivo, però debbo dire che intendevo dare il ritmo di una società brutalizzata dall'eccessivo inquinamento, dove i sopravvissuti, nonostante la catastrofica situazione ambientale, sono regolarizzati dal potere del denaro, questo a mio avviso è la nota dolente in quanto si cerca di continuare a vivere dove invece sarebbe opportuno rimediare, nei limiti del possibile agli errori fatti, cioè il mondo cade e chissene facciamo finta che non è successo nulla e i ricchi sono sempre ricchi ed i poveri sono sfruttati militarizzati e rinchiusi in camere d'acciaio. Per me è cinico il pensiero umano che invece di unire, in momenti catastrofici, divide ed impera ancora meglio, in conclusione mi vien da pensare che il catastrofismo in generale venga sospinto da chi tende a predominare una moltitudine di persone, indebolite proprio dalla mancanza di vitalità in un mondo distrutto dai gas velenosi, questo è quanto io pensavo nella stesura del mio scritto, e certamente non valeva la pena ricercassi fini metafore o eleganza di stile in quanto volevo rendere il mio scritto futurista freddo tetro e caliginoso, se poi non ci sono riuscito perché carente di metrica ed altro amen. un cordiale saluto.