c'è un bellissimo articolo del national geographic che parlava dei cani e dei lupi, e dell'evolutiva canizzazione della specie del lupo.
le caratteristiche sociali da amicone, dipendente dal padrone e l'aspetto da eterno cucciolo sono entrate a far parte dell'essere lupo (diciamo forte) pochissimo dopo il contatto con l'uomo.
il lupo non è fragile, è forte. eppure è in pericolo. il cane fa della sua dipendenza la sua forza: è ovunque in migliaia di varianti diverse.
le persone che si rendono, si dimostrano perlomeno fragili di fronte al prossimo accendono questi meccanismi di protezione (poverino!) nel prossimo e producono, ricevono comportamenti solleciti nei loro confronti, come con la simpatia e molto altro. diciamo che dentro di noi si attivano i neuroni a specchio, quelli che usiamo per l'empatia. certo che chi ci prende per il naso spacciandosi solo per buono/fragile/amicone poi viene voglia di spezzargli le falangi...
le persone che vivono senza scudi, vivono senza filtri, si interfacciano alla realtà in modo diretto e spesso ne vengono ferite, per questo potrebbero diventare/apparire fragili.
diciamo che ci sono i dinghi e i lupi. però sono i lupi ad essere in via d'estinzione.
non penso che le due cose siano interscambiabili, cambiando il punto di vista, cambia il risultato.
si è fragili per difendersi in anticipo, una resa condizionata, o è il mondo ad averci resi tali, e quindi di base forti?
son due cose diverse, secondo me...
spero di essermi spiegata bene ed aver centrato il topic