Intervengo esclusivamente “una tantum” per invitare la Proprietà a chiudere questo topic, dove i contrastanti pareri, i buonismi di maniera di sommesse madame e gli assalti di furiosi vichinghi si contrastano e non approderanno a nulla, e tutto rimarrà come prima, eguale a prima, senza cambiamenti.
La mania del commento esaltante continua ad imperversare, e qualsiasi rimedio si prospetti, allo scopo di soddisfare questo impellente desiderio leggeremo sempre giornalieri scritto di nessunissimo pregio subordinati alla volontà preponderante di ricevere commento dall'amico.
Se io commento: “Questa poesia non mi appare certo divina”, sulla base del pianto dell'autore o autrice che si lamentano presso la caritatevole e soddisfacente Proprietà, il commento verrà tolto.
Se invece fra i commenti ce n'è uno che dice: “Questa poesia è divina” (e lo scritto è davvero invece penoso) quello invece viene lasciato con grande gioia del ricevente che comprende (e s'illude) così di essere approdato nell'Olimpo della lirica.
Questa è già una discriminazione.
E' inutile che si ripeta che il training è una assoluta inutilità che costringe i redattori a leggere, commentare fra di loro, studiare nei minimi termina una poesia in training, che magari parla in toni sommessi della campagna sotto il sole e che appare dopo venti ore, per poi vedere passare certi scritti di autori liberi che veramente...
L'autore sottoposto a controllo, se invece lo si fa pubblicare liberamente subito senza censure preventive, qualora vada fuori le righe, lo si butta fuori dopo il primo avvertimento, e tutto è risolto.
Qual'è il problema?
Niente da fare invece per il CLAN, che troverà sempre il modo di passare attraverso le maglie anche di un più rigido regolamento.
Semplicemente ingenua la proposta di togliere i commenti e farli presenti solo per l'autore dello scritti.
Ve lo immaginate? Se presuntuosi autori non potessero più mostrare all'inclito\a e all'incolta\o i loro esaltanti commenti (sempre dei soliti amici, ad ogni uscita gli stessi nomi), tutto il CLAN abbandonerebbe, e a questo punto è necessario tenere presente le esigenze della proprietà, che ha il giusto problema di mantenere il sito alto nelle classifiche su Google, e si sa che la stima non è dovuta alla bellezza o meno delle poesie, ma al numero dei partecipanti.
Mi so mettere anche io nei panni della Direzione, la quale potrebbe, casomai, al limite, ricordare a certi iscritti che questo è un sito di Poesia, e che anche in bacheca si dovrebbe perdere il vizio di fare un colloquio personale, con tutta quella serie di “buongiorni, buona giornata, buona domenica, oggi cosa farai, sei andata di corpo stamani, la diarrea spero ti stia cominciando ad attenuare... ed altre vacuità che potrebbero essere evitate”.
Comunque nulla cambierà, malgrado qualche palliativo, come già si può vedere ora, che siamo nel momento cruciale della disputa, e le cose vanno nello stesso modo, con gli tessi commenti appiccicati spesso col copia.incolla, con scritti banali ripresentati tutti i giorni da un buon numero di appartenenti, in attesa di controllare se tutti gli amici hanno risposto all'appello commentando.
E se qualcuno ha mancato al dovere, c'è pronta magari la mail, la telefonato, e...perché no? se la lontananza non è eccessiva... la visita domiciliare. In attesa di raggiungere almeno i venti commenti previsti e calcolati al momento dell'immissione dello scritto.
Ma almeno fossero commenti ben impostati e correlati al valore dello scritto (non voglio offendere la Poesia e li chiamo scritti)!!!
E in questo gran bailamme, mamma mia,
povera e nuda te ne vai, Poesia!
Dopo questa mia esposizione “una tantum”, anch'essa che non risolve assolutamente un cavolo, mi ritiro di nuovo nel mio silenzio.