Sottoscrivo il commento di Amara. Direi che scrivere è una libertà che nessuno può togliere, ma che evidentemente, vi sono condizioni di pubblicazione sul sito, che limitano quello che è possibile condividere.Ora le scelte della redazione, non sono certo quelle di scoraggiare gli autori, ma evidentemente quelle di dare la possibilità ad ognuno, di fare una diversa riflessione.Diciamo che questa scrematura, è una terra di confine che non invidio alla redazione.
Ora , credo che nella tua poesia, vi sia quella tendenza alla poesia " confessionale " che ad esempio, possiamo ritrovare in grandi autrici come Anne Sexton e Sylvia Planth:questa è una poesia di Anne Sexton (la traduzione, non le rende merito )
In ascensore fino al cielo
Come dicono i pompieri,
non prendete mai camere oltre
il quinto piano
negli hotel di New York:
ci sono scale che vanno piú su
ma nessuno ci salirebbe.
Come dice il "New York Times",
l'ascensore cerca sempre da sé
il piano in fiamme
e si apre automaticamente
e non si chiude piú.
Sono questi gli avvisi
che dovete dimenticare
se volete uscire da voi stessi
fino a catapultarvi in cielo.
Sono andata spesso oltre
il quinto piano
salendo a manovella,
ma solo una volta
andai fino in cima.
Sessantesimo piano:
cigni e pianticelle piegàti
verso la propria tomba.
Duecentesimo piano:
montagne con la pazienza di un gatto,
il silenzio in scarpe da tennis.
Cinquecentesimo piano:
messaggi e lettere millenari,
uccelli da bere,
una cucina di nuvole.
Seicentesimo piano:
le stelle,
scheletri in fiamme
con le braccia che cantano.
E una chiave,
una chiave enorme,
che apre qualcosa
(qualche utile uscio)
da qualche parte,
lassú.
Non credo sia facile, questo genere di poesia, anzi: si tende a cadere nella quotidianità degli episodi, o di localizzare un soggetto, in questo caso, una persona, o un amore o altro ancora, forse cosi trascendendo il tentativo di fare poesia, ed invadendo il terreno del racconto prosaico.E' un modo di osservare questo episodio, da un altro punto di vista. Credo che ognuno abbia il suo stile, che non è fisso ma mutevole nel tempo come per tutte le cose.Ma la cosa importante è sempre scrivere, senza mai farsi scoraggiare.