Esprimere la propria femminilità e non vergognarsi della bellezza del corpo, senza essere volgari, non significa fare profferte sessuali, né, men che meno, meritarsi lo stupro!
Infatti sono d'accordo con questo, Grazia, però bisogna vedere in quali modalità ed entro quali limiti si vuole esaltare la propria femminilità e non solo semplicemente attirare gli sguardi, di un certo tipo, e magari anche altro degli uomini su di sé. Ma non credo che il monsignore in questione volesse significare che una donna deve andare vestita col burqua, o non deve vestirsi elegantemente e femminilmente, pena il meritarsi la violenza fisica.
Infatti io non mi reputo una falsa moralista o un'ipocrita perbenista, ma mi è difficile negare che anche se mi metto con la pura e semplice intenzione dell'artista che guarda al proprio corpo con l'occhio scevro da malizia, non così la mia scollatura adocchia e attira gli sguardi di un uomo, di un qualsiasi uomo, che giustamente è attratto dal mio modo di svelare "le mie grazie". Non penso infatti che un uomo possa guardare una donna col semplice e innocuo sguardo di un artista, così come talvolta posso guardarvi io, e anche io non senza un certo compiacimento.
Mi viene in mente un episodio di una nota serie televisiva, di quando ero adolescente.
Erano ad una festa, e lei era vestita elegantemente ma con una generosa scollatura e uno spacco provocante. Sin qui tutto bene, è pure normale, almeno finché lei non inizia a stuzzicare con giochi verbali e occhiatine allusive un ragazzo conosciuto alla festa, col puro scopo di attrarlo. Si appartano infine in camera ma lei non vuole più le sue avances. Risultato, lui tenta di violentarla ma viene fermato in tempo da un amico di lei che la stava cercando.
Il morale della puntata del telefilm, molto intelligente a mio parere, risultava essere il seguente:
Non è giustificato che una donna, per quanto attraente e persino per quanto abbia fatto intendere tutto il contrario fino ad un certo momento, sia oggetto di violenza. Tuttavia è la stessa protagonista che, piangendo, ammette di aver sbagliato anche lei, almeno sotto certi aspetti e fino ad un certo punto, nell'aver praticamente istigato un uomo a vedere di lei la sola parte sessuale.
Bisogna essere obiettivi.