Autore Topic: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.  (Letto 9929 volte)

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Offline Elisabetta Randazzo

Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« il: Martedì 1 Marzo 2011, 15:25:26 »
Ancora una volta mi ritrovo a leggere delle affermazioni sconcertanti  e colpevolizzanti su noi donne!


Monsignor Bertoldo: le donne inducono in tentazione i loro stupratori e fanno più vittime dei preti pedofili

Se una donna cammina in modo sensuale o provocatorio, qualche responsabilità nell'evento ce l'ha perché anche indurre in tentazione é peccato. Dunque una donna che camminando in modo procace suscita reazioni eccessive o violente, pecca in tentazione.

Sono parole di Monsignor Arduino Bertoldo, vescovo di Foligno. Per chi non lo conoscesse, ecco un paio di illuminanti esternazioni: l'aborto crea più vittime dei pochi preti pedofili; Berlusconi ha fatto una ragazzata, a proposito del Rubygate.

Quindi, secondo quest'uomo talmente timorato di Dio che ha deciso di dedicargli la sua vita, se una donna, di qualsiasi età, viene picchiata, violentata, stuprata, se l'è andata a cercare.

Probabilmente, secondo l'esimio vescovo, noi donne dovremmo indossare il burka. Così facendo, però, passeremmo alla concorrenza. Che ne pensa, in merito? In ogni modo, non risolveremo la questione: si può ancheggiare anche coperte dalla testa ai piedi. Sfido anche la fanciulla più sgraziata a camminare rigida con un soldatino. E' la conformazione fisica che ci porta ad avere questo tipo di andatura, da peccatrici. Ma il nostro corpo, esimio monsignore, è un dono di Dio, secondo il credo cattolico. Quindi? Dobbiamo sporgere reclamo al Padre Eterno?

Ieri, una studentessa era seduta in metropolitana, a Roma. Un uomo davanti a lei comincia a guardarla insistentemente, mentre si tocca i genitali. Dopo qualche fermata, la ragazza scende e lo sconosciuto la segue. Gli altri passeggeri, come accade spesso, badano agli affari propri, sbirciando incuriositi. Non penso che ancheggiasse peccaminosamente, da seduta. E nemmeno mentre scappava. Sempre per rimanere nei casti parametri di monsignor Arduino.

Finalmente interviene il capostazione in difesa della ragazza. Lei, allora, prende coraggio e minaccia di denuncia il suo persecutore. Lui la insulta e la spintona. Dodici minuti dopo arrivano gli addetti della sicurezza e trattengono l'uomo, che non smette di inveire e di mettere le mani addosso alla ragazza che, intanto, chiama, invano, il 112. Al sesto tentativo i carabinieri le rispondono che non sanno dov'è la fermata Subaugusta, quindi non possono intervenire. Sono, invece, molto interessati a sapere come riesca a contattarli, via cellulare, sottoterra.

Finalmente, una pattuglia della polizia che passava sulla banchina per controllino di routine, dopo il racconto della studentessa, accompagna l'uomo in Questura. Dagli accertamenti è emerso che il fermato aveva già tentato, giorni addietro, di violentare una bambina.

Ora, chiedo a monsignor Berotldo: anche la bambina induceva in tentazione? Anche lei si muoveva procace?

Come la mettiamo, invece, con la storia di don Pezzini? Condannato a 10 anni per aver abusato di un ragazzino del Bangladesh, tra il 2006 e il 2009.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il prete avvicinò il ragazzino, allora 13enne, in un parco. Il bambino, perché a 13 anni sei solo un bambino, viveva in condizioni economiche molto difficili e don Pezzini si offrì di aiutarlo. Dopo di che l'ha convinto ad avere ripetuti rapporti sessuali con lui.

Il 21 dicembre 2010 è arrivata la condanna e adesso, poco più di due mesi dopo, don Pezzini, 73 anni, ha ottenuto gli arresti domiciliari.

Mi rivolgo ancora a monsignor Bertoldo: anche il ragazzino si è posto in modo procace? Secondo le parole del vescovo, don Domenico Pezzini è uno dei pochi preti pedofili, che vanno certamente puniti, anche se fanno meno vittime, neanche a dirlo, delle donne che abortiscono: sarà per questo che verrà trasferito in un monastero, dove, mi risulta, la clausura è una specie di regola di vita. Mi domando dove stia la punizione.


Senza parole...
Elisabetta Randazzo

 

 
« Ultima modifica: Martedì 1 Marzo 2011, 15:32:58 da Elisabetta Randazzo »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline Amara

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #1 il: Martedì 1 Marzo 2011, 17:04:32 »
..direi che (ahimè) non c'è niente di nuovo... e mi piacerebbe sapere quanti pensano in questo modo senza palesarlo...
una specie di assoluzione preventiva insomma.....

non stupisce visto che con una mela abbiamo rovinanto il mondo...

per il resto hai già detto tutto e portato esempi sufficienti..
non rimane che constatare tristemente che siamo ancora molto indietro.. e che l'8 marzo dovrebbe avere ben altre connotazioni.. estendendole agli altri 364 giorni dell'anno....

c'è però una domanda che mi rode.. lo vogliamo veramente?....
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Max Ray

  • Visitatore
Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #2 il: Martedì 1 Marzo 2011, 17:38:30 »
Nessuna bocca è immune dal proferire idiozie...

In Venere veritas

  • Visitatore
Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #3 il: Martedì 1 Marzo 2011, 18:08:33 »
finchè un solo sesso (maschile) comanda la morale comune - e non solo - (chiesa, maschilismo, eccetera) anche nel cuore dell'altro sesso, saremo sempre a questo punto.

Offline Elisabetta Randazzo

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #4 il: Martedì 1 Marzo 2011, 18:10:39 »
La cosa che mi rammarica, della Festa della Donna, è che la maggioranza disconosca il vero significato di quel giorno.

La speculazione ha preso il sopravvento e qualche cosa, di così importante da ricordare, è divenuto in effetti motivo, per la maggioranza delle donne,  di divertimenti, rappresentati  da serate magari trascorse in discoteca, dove si assiste a spogliarelli il più delle volte maschili.

Non c’è una vera e propria solidarietà, tra le donne, una presa di coscienza del proprio ruolo, delle lotte fatte in nome di un vivere più giusto.

Si evade dalla realtà e ci si lascia trascinare dalla futilità del vivere.

Questo mi spiace molto, perché ricordo benissimo, quando ragazzina mi recavo alle manifestazioni per difendere i valori e i diritti delle donne.
Per quanto riguarda le rivelazioni che ho riportato nel mio post è molto sconcertante pensare che una ragazzina di tredici anni,  come Yara, fotografata durante una lezione di danza, mentre faceva una spaccata, avrebbe potuto suscitare una voglia sessuale verso alcuni uomini, eppure si è arrivati a sentire anche questo.

Solo menti veramente malate, deviate, possono arrivare a pensare queste cose.

Ma cosa sta succedendo a questo nostro mondo? Forse si arriverà a dire che il sorriso dolce di una bimba è un invito ad abusare di lei.
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

In Venere veritas

  • Visitatore
Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #5 il: Martedì 1 Marzo 2011, 18:34:46 »
le cose son sempre state così...
solo che ora ce ne accorgiamo...
non cambia nulla, se non cambiamo noi, di dentro, per prime e primi.
dopo di che, bambini, uomini e donne saremo pari.
ma il potere, se tolto dalle mani ha delle ripercussioni enormi, sugli schiavi stessi, che non sanno vivere liberi.
pensa a tutte le donne che tollerano mariti violenti ed abusatori e sorridono alle ragazze di silvio e alle veline, concorsi eccetera, dicendo: ma son così, non hanno nessun altro talento che darla via.
io penso a questo (non ai mariti) e mi vengono i brividi, alti così

Offline caligola

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #6 il: Martedì 1 Marzo 2011, 18:52:31 »
I cretini sono in ogni dove,


il vero problema si manifesta laddove finisce il pudore e comincia il business.

Ad esempio se guardo fuori dalla mia finestra ho tutto l'anno una serie di diciottenni (forse) ansimanti di una nota ditta di intimo in mutande. La cose è particolarmente piacevole per l'uomo bruto che c'è in me. Converrete certamente che la continua vista di cotanto culame e tettume nuoca gravemente alla salute psico-fisica di ogni uomo medio abitante del pianeta Terra.

Quello però è sempre lecito e non c'è nessuna Elisabetta Randazzo di turno che se ne preoccupi.

Ecco forse è questa la cosa più preoccupante rispetto alla boutade un vecchio rimbambito con l'Alzaimer che sbava alla vista di uno sculettamento.



Offline Calogero Pettineo

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #7 il: Martedì 1 Marzo 2011, 21:28:25 »
gli idioti san ben riempirsi la bocca del loro stesso cervello, cioè di nulla!!!

Offline Marina Como

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #8 il: Mercoledì 2 Marzo 2011, 23:54:44 »
I cretini sono in ogni dove,


il vero problema si manifesta laddove finisce il pudore e comincia il business.

Ad esempio se guardo fuori dalla mia finestra ho tutto l'anno una serie di diciottenni (forse) ansimanti di una nota ditta di intimo in mutande. La cose è particolarmente piacevole per l'uomo bruto che c'è in me. Converrete certamente che la continua vista di cotanto culame e tettume nuoca gravemente alla salute psico-fisica di ogni uomo medio abitante del pianeta Terra.

Quello però è sempre lecito e non c'è nessuna Elisabetta Randazzo di turno che se ne preoccupi.

Ecco forse è questa la cosa più preoccupante rispetto alla boutade un vecchio rimbambito con l'Alzaimer che sbava alla vista di uno sculettamento.

Sai, non è un problema se tu rimani alla finestra e seminascosto da una tendina, il problema sarebbe se pretendi che ogni volta che ti ecciti per un qualche motivo pretendi che sia quello l'oggetto che ti tolga lo sfizio. Mi spiace, ma se voglio mettermi la minigonna ed andare a rimorchiare chi mi pare, perché magari ho visto passare dei bei giovanottoni con calzoni attillati, me la metto. Certo, da vecchia babbiona quale sono, non so se troverò qualcuno che mi si fili, e soprattutto se è un qualcuno che piaccia anche a me, ma pretendo che vi sia la scelta da ambo le parti. Se proprio sono una cozza... oh, bhe, pazienza, vi sono ottimi sistemi per smontarsi anche da soli! Basta sdraiarsi sul divano e premere un telecomando, per smontarsi, sì cotanta idiozia gira sui diversi canali. E laddove non vi è idiozia, allora subentra la rabbia: nulla insomma che ti faccia rimanere ancora il pensiero di godere dei sensi. Funziona anche ascoltare il traffico o sentire la puzza dell'aria che si respira: nulla, nulla che ti faccia reputare possibile avere ancora voglia di fare l'amore.
Prooovare per credere!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Saldan

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Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #9 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 01:02:15 »
Di sicuro se una ragazza va in giro con minigonna e vestiti provocanti non ha addosso un cartello con su scritto "stuprami", a molte persone piace farsi notare ma questo non dà a nessuno il diritto di trattarle come oggetti. A meno che non vi siano richieste esplicite (o soldi vedi il caso "Rubygate") nel mezzo...

Ma il pudore, come si pretende dalle donne, dovrebbero mostrarlo anche gli uomini... a mio modo di vedere trattare donne o uomini come fossero oggetti è da maiali, e non solo nell'ambito sessuale (ogni riferimento politico non è affatto casuale...)
« Ultima modifica: Giovedì 3 Marzo 2011, 01:05:35 da panta rei »
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #10 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 13:52:25 »
Ho letto anch'io l'articolo in cui è riportato quella frase (ed altro ancora )di monsignor Bertoldo.

Vorrei subito dire che mi pare eccessivo fra di un'erba, tutto un fascio per portare avanti un discorso che è troppo complesso, per poter essere dibattuto efficacemente in questa sede.

La Chiesa ha senza dubbio la colpa di vivere nel XV secolo, quando non sia anche peggio la datazione.

Questo non toglie che vi siano persone degne fra di loro con una visione molto più illuminata del mondo, rispetto a quella che è la gerarchia tuttora vigente.

Non aggiungo altro, su questo argomentazione.

Ma per quanto riguarda quello che ha detto Amara: è vero, vi è molta incoerenza fra quello che dovrebbe essere, ed invece, quello che è.Ma non è affatto vero, che sia mentalità comune, perchè le nuove generazioni, non hanno questa visione retrograda della condizione femminile, che nel tempo si è emancipata,assumendo ruoli di grande rilevanza.

Putroppo, vi è una condizione di disagio, perchè questo è solo disagio psicologico, che porta una percentuale di uomini ad avere un comportamento criminale, nei confronti delle donne.

Non giustifico nessuno, sia ben chiaro,anzi, condanno in modo netto, ma come ho detto all'inizo, non generalizziamo.

Le parole di una persona,di qualunque classe sociale, vanno prese e valutate non come immagine dell'opinione comune, ma solo come un modo, in questo caso, gravemente distorto, di percepire la realtà.

Se uniamo questo, a tutto quello che capita di udire e vedere nel mondo, è assurdo dare un senso logico, a questa discussione.

Offline Amara

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #11 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 14:26:39 »
..te lo dico con tutta sincerità e pacatezza Gianpiero...
non mi è piaciuto questo tuo intervento...
che non si debba generalizzare.. lo do per scontato..e che esistano uomini di chiesa di ben altra portata morale e di ben altro pensiero.. oh lo so.. io qui.. ho un don Gallo che non avrebbe mai pronunciato queste parole.. e non ambisce a diventare monsignore...
ma quando parla una persona di quel ruolo.. dovrebbe essere immediatamente smentita ed isolata..(io non ne ho avuto notizia) visto anche che non è nuovo a certe ..esternazioni... ma si vede che va bene così...

io non ho detto sia mentalità comune... ho detto che siamo ancora molto indietro.. e credo che questo sia inconfutabile.. tutto lo dice...(confronta il numero di ruoli di rilevanza tra i due sessi) e sai.. dire che uno stupratore o un pedofilo sia tale a causa di un disagio psicologico..questo sì  che è generalizzare.. poichè ci saranno sicuramente casi di origine patologica.. ma anche altri di..patologica arroganza...
e questa discussione mi pare logicissima..... come credo penseresti tu se fosse stata detta una bestialità che ti riguardi e tocchi nella tua dignità...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #12 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 15:47:54 »
Prima di tutto, la discussione nasce dall'articolo, quindi uscire dall'ambito dell'argomento è già poco logico. Poi come ho detto prima, stiamo parlando di farneticazione di una persona,che putroppo è anche una persona pubblica ed un esponente di gerarchia ecclesiastica, e non ho remore a dire questo.
Per il resto, ho solo commentato che di matti e pezzenti,criminali , che non hanno un briciolo di educazione è pieno il mondo , ma è una follia loro, non del genere maschile.
Mi spiace che non sia chiaro quello che sostengo, ma ogni volta che si getta acqua sul fuoco, da questo punto di vista, mi sento chiamato in causa. PARITA',in ogni ambito della vita, in ogni considerazione ed argomentazione, è la parola che sostengo da sempre. Certamente, ci sono persone ancora grette mentalmente, ma è in ogni caso, una loro chiusura che nulla ha in comune con il progresso sociale in ambito di considerazione delle donne.


Offline Grazia Longo

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #13 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 19:55:01 »
Ho letto i vari interventi su questo post, (sono allettata con l'influenza, una condizione alquanto favorevole per questo tipo d'attività) e devo dire che ho l'impressione (sgradevole) che, in realtà, non ci sia grande volontà di confronto costruttivo, ho la percezione che ci si parli addosso senza voler veramente prendere atto della visione dell'altro ... insomma ravviso lo spirito da arena, ormai imperante nella nostra pseudocultura decadente, dove il contraddittorio si esprime in conflitto a prescindere e non come un apporto di punti di vista personali per ampliare orizzonti collettivi. Vi prego ditemi che mi sbaglio!
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Amara

Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
« Risposta #14 il: Giovedì 3 Marzo 2011, 20:11:55 »
..credo che la febbre.. ti confonda..... :)
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(J. L. Borges)