Anche io ho letto qualche componimento straziante e banalissimo sull'ultima "morte nota". Sai, proprio ieri ho visto un film che iniziava, da una parte, con la morte di una cantante famosa e, dall'altra, con la morte della moglie del protagonista; il quale s'infastidiva e non poco del fatto che tutti stessero a piangere una persona (la cantante) che nemmeno conoscevano, quando muore gente ogni giorno, sconosciuta, e passa inosservata. In effetti, ha infastidito un pò anche a me questo scrivere e scrivere sulla vicenda di yara, ma non mi sento di condannare eccessivamente, perchè, almeno per una volta, mi voglio mettere dalla parte di chi le banalità le scrive: questi "scrittori" credono, son convinti, che sia un "atto dovuto" alla piccola yara, vogliono esternare le loro emozioni... e il discorso è sempre lo stesso, fatto anche in tanti altri topic: dovrebbero migliorarsi, evitare di scrivere banalità, solo questo, non possiamo certo pretendere che non scrivano, che non esternino le loro emozioni. La poesia oramai è diventata solo quello (e il motto di questo sito ce lo ricorda
): liberare emozioni.. e allora via via via, libere di scrivere fiumi di banalità. Non è colpa di chi le scrive, ma del "sistema poesia odierno" che permette di scrivere anche questo. Ovvio che, dal mio (poco) modesto punto di vista, la poesia non è solo "spazio alle emozioni", anzi, forse le trascende addirittura, a volte.