Questo è l'ultimissimo mio commento sul forum dove scriverò la parola "commenti". Riconosco che se ne è parlato anche troppo, e lo dice uno che ha sempre buttato benzina invece che acqua sull'argomento.
Ora mi sono convinto anch'io: lasciamo ad ognuno il diritto di commentare come vuole, sia che il commento appaia un classico "copia-incolla" con la medesima ripetuta frase per soddisfare l'amico del gruppo, oppure si presenti come studiato, delineato ad hoc, veramente riferito alla poesia, senza secondi fini.
Chi vuole, alla maniera indicata del mio conterraneo Dante, saprà valutare, alla lunga (ma anche alla breve) chi è che merita di essere letto, e l'unica protesta civile contro certe forme di "catena di sant'Antonio" sarà proprio quella di isolare nella solitudine dele loro "amicizie" certi poeti che sembrano non avere come precipuo scopo la poesia, e a considerare di più quelli (e ce ne sono assai) che veramente valgono.
Dunque da me viene questo appello, ed è come un appello di pace fatto da chi un tempo voleva mettere tutto a ferro e fuoco. Ed infine, repetita iuvant: "Non ti curar di lor ma guarda e passa". A forza di ripetermi sempre questo bel verso, ci sono momenti nei quali... penso di averlo scritto io!