mmm... la poesia "alta" sì, usa una sorta di "vocabolario tecnico"! e mi riferisco alla tradizione che ci precede.. non alla poesia odierna!
Strano, perché proprio nella poesia odierna, si è persa la possibilità di comunicare ai meno addetti, "fresca rosa aulentissima" ci riusciva benissimo, sì come tutti i poeti studiati in antologia sino anche agli ermetici.
Infatti ora si tende a racchiudere nella "cornice emotiva" un messaggio più chiaro possibile in maniera che arrivi. Diciamo che il solo "lancio di sentimento" non funziona alla comunicazione reale: se piango, ma non spiego perché, le mie lacrime sono come perdute, per gli altri inutili.
Se invece per "tecnico" si intende l'uso creativo di metafore, questo è giusto, ma esse debbono essere comprese, come ad es la sabbia che scorre rappresenta oggi dalla figura tecnica della poesia, un subentro nel linguaggio comune, usufruibile da tutti, come la "rosa" è la nostra innamorata anche giornalmente.