Approvo questa degradazione fatta sul campo delle stellette. Non fanno altro che portare alla solita manfrina, al solito scambio ridicolo di favori che offendono l'intelligenza del lettore serio. Io addirittura metterei pure i commenti in anonimo, ma anche così il problema non sarebbe risolto. Gli "ansiosi" del commento positivo (la poesia non interessa) troverebbe modo di ideare un sistema per riconoscersi. Ad esempio: "Io metto nel mio commento un segno particolare che solo tu conosci e quindi sai che sono io che ti ho commentato. A tua volta, in ricambio, tu mi rimandi un messaggio con un segno particolare che solo tu ed io conosciamo, e quindi... "
La solfa continuerebbe e il commentato, malgrado l'anonimato, saprebbe che è stato Tizio che ha scritto sulla sua poesia (forse senza neppure a averla letta, con un preordinato copia-incolla di frase che va bene per tutte le stagion) e la manfrina continuerebbe.
E per ogn genere di "poesia" (??!!), dalla festa per il matrimonio al pianto per un funerale, apparirebbe il solito messaggio tipo (con segno di ricoscimento, naturalmente): "Poesia che sarebbe degna di stare in un'antologia della lettera italiana contemporanea", magari esposto in bacheca con due interventi successivi.
Ad ogni modo teniamo presente in buon grado che il "tormentato" Webmaster è riuscito a fare l'unica cosa possibile: togliere almeno le stellette, che cominciavano a illuminare di troppo copiosa luce solo certi autori che...
Per il resto, come mi sono ben convinto anch'io, c' è ben poco da fare. Se si togliessero i commenti con firma, e risultasse inadatto ogni altro sistema, si sfalderebbero i gruppi associati, e il sito perderebbe (guardate cosa mi fate dire!) un po' del suo divertimento, perchè un leggero senso di ridicolo (a volte però diventa... pesante) nel leggere certi giudizi, fa divertire e rende più simpatico un sito dove, per un novanta per cento e passa almeno di poesie (in primis le mie) appare una noia mortale.
"Lasciatemi divertire" come diceva il poeta fiorentino Aldo Palazzeschi fregandosi le mani.