Autore Topic: Marcello Abela e IVV (3?)  (Letto 726 volte)

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In Venere

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Marcello Abela e IVV (3?)
« il: Martedì 21 Dicembre 2010, 14:10:25 »
questo è instant poetry. creata in chat e modificata lievemente da me.

Mi trascini fin qui per morire

ti trascino per sentire che sanguini

nelle notti di semplici lune
dove le stelle sono occhi cattivi
sfiorano il mio corpo per tradire
la piccola rivalsa di carezze non date
in questo tempo che solo può dare
un curioso-dolce istinto animale da amare.

Come forti fontane nel lontano
abisso di nevi e casette ormai arse
distinguo un esil figura la tua
e la catturo.

Piccola luce
nel buio di notti intrecciate
toglimi il fiato ancora
come quando mi mordevi il collo...

succhiando il tuo sangue di notte
sento che è dolce il nettare divino
....son io il tuo amor divino...

Offline Amara

Re: Marcello Abela e IVV (3?)
« Risposta #1 il: Martedì 21 Dicembre 2010, 14:54:42 »
..beh devo dire che mi piace...
testo a due voci direi... che magari si sarebbero potute evidenziare graficamente...
ci sono soltanto quattro cose che a me non suonano bene...
la rima dare-amare, 'casette' (ma lo sai già.. ;D), esil.. che non avrei troncato e gli ultmi due versi che avrei sistemato in modo da evitare la ripetizione di 'divino'..
nel complesso trovo il testo scorrevole e mi suggerisce immagini di una dolcezza storta che mi appartengono...
« Ultima modifica: Martedì 21 Dicembre 2010, 14:56:35 da Amara »
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Marco Canonico Baca8175

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Re: Marcello Abela e IVV (3?)
« Risposta #2 il: Martedì 21 Dicembre 2010, 17:28:48 »
..beh devo dire che mi piace...
testo a due voci direi... che magari si sarebbero potute evidenziare graficamente...
ci sono soltanto quattro cose che a me non suonano bene...
la rima dare-amare, 'casette' (ma lo sai già.. ;D), esil.. che non avrei troncato e gli ultmi due versi che avrei sistemato in modo da evitare la ripetizione di 'divino'..
nel complesso trovo il testo scorrevole e mi suggerisce immagini di una dolcezza storta che mi appartengono...

Concordo pienamente con Amara.
Questa poesia comunque, ha un fascino particolare. Bravi!

Shalom
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello,guarda la trave che è nel tuo!