auguri a tutti.
La poesia postata da Amara e condivisa dal Conte è bellissima, ma condvido parzialmente il vostro pensiero, infatti nella poesia ci sono solo alcune delle riflessioni poste nel testo di prosa del Terzani
" L'India accorcia la vita" questo concetto non c'è
Perchè l'India accorcia la vita? guarda quante riflessioni posso fare e che in quella poesia mi sono persa:
in fin dei conti si vive meno stressati, non corro il rischio della sovralimentazione, avrò quindi meno probabilità di ammalarmi di diabete, di gotta ( malattie dei ricchi) , il colesterolo con una dieta abbastanza vegetariana lo tengo sotto controllo. Non parliamo che la mancanza di stress mi da meno possibilità di beccarmi infari o ictus, le sigarette indiane ( i così detti bidi ) sono meno pericolose.
Di contro mi viene in mente che ho più probabilità di beccare malattie infettive per la scarsa igiene, mi viene in mente che il livello della sanità indiana è inferiore alla nostra.
Comincio a pensare alla loro medicina iurveda e penso anche che la medicina in primis non deve nuocere e invece in occidente per curarmi il cancro mi stressano con la chemioterapia, spesso senza risultati.
e poi penso anche " ma chi se ne frega se campo meno, in realtà campo meglio". Non corro, corro per ottantanni senza avere vissuto interiormente un minimo di spiritualità, la mia vita è più breve ma intrisa di valori che qui in occidente neanche riusciamo a immaginare.
Poi penso che in Italia ti tengono in vita anche quando dovresti essere morto, ( vedi tutti coloro che vivono in stato vegetariano) perchè la morte non viene accettata, ma si insegue l'eterna giovinezza.
insomma dietro ogni singola frase c'è un mondo di pensieri, esattamente come in poesia, ma dal momento che di frasi ( o versi) in poesia ne ho molti meno, sono minori le rilessioni che posso fare.
Ancora auguri