Autore Topic: Un tipo di amico (di efisio spada)  (Letto 9638 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #15 il: Mercoledì 22 Dicembre 2010, 23:03:51 »
il testo è delicato, affronta la perfidia dell'amico (l'amico è "un gran figlio di puttana") e il suo scacco (lo scacco di chi scrive) in maniera leggera... da questa leggerezza e da una certa distanza nel raccontare proviene quella vena di poesia che pervade il testo...
salvatico è quel che si salva

Offline India

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #16 il: Giovedì 23 Dicembre 2010, 00:20:36 »
L'amico sarà pure un gran figlio di puttana, ma mi pare che venisse giudicato tale dall'autore anche prima che sparisse. Non era certo un'amicizia sincera, almeno da una parte ( quella dell'autore).


Per Tropeano
mi sembri molto offensivo a dire che hai  letto la cosa più idiota del sito. Puoi avere un'opinione diverse dalla mia, ma non è un'idiozia la mia,  se ragionassi io nello stesso modo, direi che la tua è un'idiozia.
Una poesia non impone regole, si può bluffare, non necessariamente deve essere grammaticata, con la punteggiatura esatta.
La dimostrazione che è più facile scrivere poesie che prosa è il fatto che in Italia scrivono poesie 12.000.000 di persone ufficialmente, in realtà sono molte di più. Quanti scrivono racconti o libri? Impostare un dialogo, descrivere una situazione, un paesaggio, trovare una storia, i tempi, che in prosa sono difficilissimi, si passa dal presente, al futuro all'imperfetto e al passato remoto con una facilità estrema, proprio perchè la storia impone passaggi che in poesia non esistono. Per non parlare della successione spaziale e temporale. Prova a scrivere un libro e poi me lo racconti cosa è più facile. Intanto devi avere un'idea sostanziosa per un libro, viceversa per la poesia puoi descrivere l'istante.
Se leggi un pò di racconti sul sito, ti rendi conto quanto sanno scrivere in italiano i " poeti"
Degna di nota è solo Annamaria Barone.

Offline Marina Como

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #17 il: Giovedì 23 Dicembre 2010, 23:17:54 »
L'amico sarà pure un gran figlio di puttana, ma mi pare che venisse giudicato tale dall'autore anche prima che sparisse. Non era certo un'amicizia sincera, almeno da una parte ( quella dell'autore).


Per Tropeano
mi sembri molto offensivo a dire che hai  letto la cosa più idiota del sito. Puoi avere un'opinione diverse dalla mia, ma non è un'idiozia la mia,  se ragionassi io nello stesso modo, direi che la tua è un'idiozia.
Una poesia non impone regole, si può bluffare, non necessariamente deve essere grammaticata, con la punteggiatura esatta.
La dimostrazione che è più facile scrivere poesie che prosa è il fatto che in Italia scrivono poesie 12.000.000 di persone ufficialmente, in realtà sono molte di più. Quanti scrivono racconti o libri? Impostare un dialogo, descrivere una situazione, un paesaggio, trovare una storia, i tempi, che in prosa sono difficilissimi, si passa dal presente, al futuro all'imperfetto e al passato remoto con una facilità estrema, proprio perchè la storia impone passaggi che in poesia non esistono. Per non parlare della successione spaziale e temporale. Prova a scrivere un libro e poi me lo racconti cosa è più facile. Intanto devi avere un'idea sostanziosa per un libro, viceversa per la poesia puoi descrivere l'istante.
Se leggi un pò di racconti sul sito, ti rendi conto quanto sanno scrivere in italiano i " poeti"
Degna di nota è solo Annamaria Barone.
Bha... se lo dici tu, e ne sei convinta... Davvero quando leggi altri poeti tipo StefanoToschi, Nunzio Buono, Zima, Marina Leaf, Nicomar, Rasimaco, Marco Baca, Stellaerratica,  Ferdinando Giordano, Elisabetta Randazzo, Benedetta Cavazza Miciamalvina, Pigreco, Salvo D'angelo, ... (oh, aiuto, continuate voi! potrei scrivere il 90 per cento degli autori che conosco!) ecc... ecc... (per le mie, sarebbe gradita una tua critica da questo punto di vista)... davvero, dicevo, trovi errori di grammatica e sintassi?
Poi per quanto riguarda le difficoltà tra lo scrivere prosa e poesia, se sono più numerosi coloro che scrivono prosa o poesia, posso sicuramente affermare che sono di più quelli che scrivono in prosa, sicuramente. Se sono più quelli che scrivono racconti o quelli che scrivono i saggi, o quelli che scrivono poesia... bhe, basterebbe chiedere ad un editore per sapere quanti ne cestinano di ognuno, no? Ma tu, pensi di scrivere poesia illudentoti che sia facile? Hai mai pensato ad un tuo scritto come una poesia degna di nota? Io quasi sempre, prima di pubblicarla (forse) e così dopo qualche tempo posso sapere quanto fa schifo quello che ho scritto. Per fortuna ne leggo molte molto molto belle, non mie, e questo se  mi scoraggia dallo scrivere io, d'altra parte mi innalza l'amore per l'arte poetica e la voglia di esprimermi diversamente.
Ma sono tutte queste sciocche discussioni che, qualsiasi cosa io scriva, mi scoraggiano dal condividerle.
A meno che tu non volessi riferirti al fatto che molti poeti che si cimentano con i racconti, non ne sono capaci. Non mi pare una cosa malvagia: si scrive in questo sito per imparare, varrà pure per i racconti, credo.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline India

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #18 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 01:15:09 »
Per Marina,

ti rispondo con un esempio. Non me ne voglia l'autore del verso che ora citerò ( oltretutto le sue poesie mi piacciono moltissimo).

Io Nazareno, vi lavo i piedi, loro umili servi.

Chi sono umili servi? i piedi? o la gente cui vendono lavati i piedi dal Nazareno?


Se si trattasse di prosa ti sembrerebbe una frase corretta?  Per quanto mi riguarda questo autore può essere capace di scrivere un romanzo della portata dei Promessi Sposi, ma non posso giudicarlo da quello che scrive in poesia, perchè in poesia è tutto ammesso, anche che uno scriva

Io Nazareno, vi lavo i piedi, loro umili servi.

In poesia si può bluffare,proprio perchè esiste la licenza poetica. Ma che ne so se l'autore ha scritto questa frase perchè non sa scrivere in italiano o se l'ha scritta perchè si è voluto prendere " una licenza poetica?"
Il bello è che la poesia mi è piaciuta e anche molto, nonostante queste sgrammaticature volute o non.

Ne potrei citare milioni di esempi, su tutte le poesie, sia sulle mie che su quelle degli autori che mi hai citato sopra.

Una cosa sulla quale ti devo contraddire è che non è vero che si scrive più in prosa che in poesia.
Si pubblica meno in poesia.
Secondo una ricerca su una rivista accreditata, se tutti coloro che scrivono poesie, comprassero un libro di poesie al mese, tutti i libri di poesie sarebbero dei best sellers.

Per quanto riguarda scrivere in prosa è difficilissimo, mi viene in mente un'intervista a Dacia MAraini, nella sua bilioteca. Ebbene, lei affermava che per poter scrivere un libro decente,  bisognava almeno aver letto tutti i classici ( dalla letteratura russa a quella americana, inglese etc) e comunque non meno di 500 libri.
Il che significa che se si ha 60 anni e si comincia a leggere  dall'età di 10 anni, mediamente bisognerebbe avere letto dieci libri l'anno. Se si hanno 40 anni ( età media in cui si pubblica un libro) bisognerebbe aver letto sedici libri l'anno. cosa voglio dire con ciò? che si impara a scrivere leggendo, ma leggendo i classici, o i grandi scrittori, non certo passando il tempo sul sito. Sul sito non si impara nulla. Ci si confronta, questo si.
Ovviamente quello che dico per gli altri, vale soprattutto per me, che mi ritengo una perfetta dilettante, sia nello scrivere poesie che nello scrivere racconti.

Per quanto riguarda le tue poesie, sento una grande originilità, nel senso che sono fuori dal comune, sono vissute, sento un grande fermento interiore. Oltretutto mi piace anche come scrivi in prosa, i tuoi interventi  sul forum dimostrano senso dell'ironia, capacità critica e non aggressività, quest'ultima dote rara  in questo sito tra le persone che sono sincere ( e tu lo sei)






« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 01:17:42 da Gabriella Caruso »

Offline India

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #19 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 02:10:20 »
Bha... se lo dici tu, e ne sei convinta... Davvero quando leggi altri poeti tipo StefanoToschi, Nunzio Buono, Zima, Marina Leaf, Nicomar, Rasimaco, Marco Baca, Stellaerratica,  Ferdinando Giordano, Elisabetta Randazzo, Benedetta Cavazza Miciamalvina, Pigreco, Salvo D'angelo, ... (oh, aiuto, continuate voi! potrei scrivere il 90 per cento degli autori che conosco!) ecc... ecc... (per le mie, sarebbe gradita una tua critica da questo punto di vista)... davvero, dicevo, trovi errori di grammatica e sintassi?
Poi per quanto riguarda le difficoltà tra lo scrivere prosa e poesia, se sono più numerosi coloro che scrivono prosa o poesia, posso sicuramente affermare che sono di più quelli che scrivono in prosa, sicuramente. Se sono più quelli che scrivono racconti o quelli che scrivono i saggi, o quelli che scrivono poesia... bhe, basterebbe chiedere ad un editore per sapere quanti ne cestinano di ognuno, no? Ma tu, pensi di scrivere poesia illudentoti che sia facile? Hai mai pensato ad un tuo scritto come una poesia degna di nota? Io quasi sempre, prima di pubblicarla (forse) e così dopo qualche tempo posso sapere quanto fa schifo quello che ho scritto. Per fortuna ne leggo molte molto molto belle, non mie, e questo se  mi scoraggia dallo scrivere io, d'altra parte mi innalza l'amore per l'arte poetica e la voglia di esprimermi diversamente.
Ma sono tutte queste sciocche discussioni che, qualsiasi cosa io scriva, mi scoraggiano dal condividerle.
A meno che tu non volessi riferirti al fatto che molti poeti che si cimentano con i racconti, non ne sono capaci. Non mi pare una cosa malvagia: si scrive in questo sito per imparare, varrà pure per i racconti, credo.



Beh se vuoi un esempio delle persone che mi hai citato, 


Quando urlavamo a viso aperto le canzoni sprecate ad amarci ero quasi ad un assolo dalla meta.

Vedi? se togliamo i versi e riportiamo tutto sulla stessa riga, ti accorgi che non solo la frase è scorretta, quanto non è musicale.

Riporto tutto allì'infinito e tolgo " a viso aperto" perchè è un inciso
"Urlare le canzoni sprecate ad amarsi". qualunque linguista o filologo ti dice che la frase è una boiata, 0ltre al fatto che suona malissimo.
Vedi che in poesia tutto è possibile, anzi pure apprezzato?
 


Offline Saldan

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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #20 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 02:41:19 »

Beh se vuoi un esempio delle persone che mi hai citato, 


Quando urlavamo a viso aperto le canzoni sprecate ad amarci ero quasi ad un assolo dalla meta.

Vedi? se togliamo i versi e riportiamo tutto sulla stessa riga, ti accorgi che non solo la frase è scorretta, quanto non è musicale.

Riporto tutto allì'infinito e tolgo " a viso aperto" perchè è un inciso
"Urlare le canzoni sprecate ad amarsi". qualunque linguista o filologo ti dice che la frase è una boiata, 0ltre al fatto che suona malissimo.
Vedi che in poesia tutto è possibile, anzi pure apprezzato?
 



Ma tu l'hai capita la metafora? ma soprattutto: da che pulpito viene la predica?

Hai già dimenticato il "Silenteeeeeeeeeeeeee" di quella tua poesia che io ti consigliai di modificare con una ripetizione del termine?

Viene da ridere veramente... ;D ;D ;D
« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 02:53:59 da Salvo D’Angelo »
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

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Offline Saldan

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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #21 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 03:17:17 »
Viene da ridere veramente... ;D ;D ;D

anzi... VERAMENTEEEEEEEEEEEEEEEEEE  ;D ;D
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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #22 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 03:29:09 »
Gabriella, dire che "è più facile scrivere in poesia che in prosa" è la più grande "boiata" che ho sentito sul forum (e diciamo che c'è molta concorrenza). Poi se per "poesia" intendi i testi che ci regali, allora sono d'accordo con te.

La frase di Salvo che hai citato (per ripicca, e questo basta ad evidenziare la tua immaturità) non mi sembra scorretta. Per quanto riguarda la musicalità, come facciamo a giudicare se sei stata così carina da metterla tutta su un rigo e modificarla a tuo piacimento? Perché non è musicale? E perché dovrebbe esserlo a tutti i costi?

Il ruolo di maestrina riservatelo per le ore di lezione, qui non ne abbiamo bisogno.

Offline Saldan

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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #23 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 03:36:21 »
Il ruolo di maestrina riservatelo per le ore di lezione, qui non ne abbiamo bisogno.


Almeno avesse qualcosa da insegnare...
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Offline India

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #24 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 08:40:38 »
1) non ho citato la frase di Salvo per ripicca, ma solo perchè la Marina Como in un precedente  intervento  ( e non si parlava di metafore) AVEVA ASSERITO CHE SALVO D'ANGELO NON SCRIVEVA SGRAMMATICATO IN POESIA e mi chiedeva se potevo provare il contrario.
2) Le ripicche le fate voi. Vedi il commenti che insieme avete fatto su un mio racconto. Non mi offendo perchè sono una dilettante e non ho mai detto di essere un grande poeta o narratore
3) piuttosto, perchè con la stessa solerzia non corregete anche gli altri? visto che Salvo  pensa per averlo detto in altra sede, che il 90% degli autori di scrivere fanno pena?
4) la metofora  di Salvo l'ho capita , ma saprebbe formularla in italiano corretto?
5) quando parlo di poesia o prosa e della difficoltà dell'una o dell' altra non intendo dire che io faccio bene l'una o l'atra. E' un'asserzione come dire che suonare violino è più difficile del pianoforte o viceversa. Non mi ergo a maestra, Non me lo posso permettere, invece voi vi credete grandi poeti e letterati. Questa è la differenza.

E con questo auguro un Natale sereno

Offline India

Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #25 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 09:04:51 »
Per Salvo

Se il soggetto fosse stato " le parole" andava tutto bene.
" le parole sprecate ad amarci"
siccome "le parole"nel tuo testo è complemento oggetto non si può dire " Urlare le parole sprecate ad amarci"

Offline Saldan

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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #26 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 10:00:27 »
Io scrivo sgrammaticato...mah...e tu che non conosci neanche le regole basilari della grammatica italiana? Quel tuo racconto non te l'ho commentato per ripicca ma perché era pieno zeppo di errori grammaticali gravi (che nemmeno un bambino commetterebbe), errori che mi fanno seriamente dubitare dei tuoi "titoli", dunque mi domando: Come fai a parlare di scrivere correttamente se tu stessa non sai scrivere?  ??? ???

P.s perché non riferisci tu il veleno che hai buttato "in altra sede" riguardo ad alcune persone del sito? E' facile parlare per gli altri...ma una cosa che ti è sempre mancata è la coerenza (oltre che la correttezza)...
« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 10:05:33 da Salvo D’Angelo »
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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #27 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 11:12:04 »
Questi contrasti personali, che vanno sempre a finire in meschine detrazioni ed insulti, fanno veramente vergogna al sito ed agli autori che scrivono nel forum.
Vi invito a non fare più altre polemiche personali, né qui né in altri topic, altrimenti dovremo chiudere il rubinetto di queste grette rivalità e ripicche, Gabriella e Salvo, togliendovi la possibilità di scrivere nel forum.
Vi ricordo che noi consideriamo colpevole chiunque faccia questo tipo di polemiche, anche se fosse stato provocato o tirato in ballo dall'altro, perché comunque rispondere ad una provocazione non è una giustificazione, l'uno è colpevole di aver provocato e l'altro è colpevole di aver risposto ad una provocazione.
Quando due persone non si possono vedere, si detestano, devono astenersi da avere rapporti personali, altrimenti avvelenano l'atmosfera con le loro esternazioni rabbiose e devono essere messe a tacere.
« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 11:13:38 da Luigi. »

Offline Saldan

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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #28 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 11:32:55 »
Luigi hai sicuramente ragione ma preferirei non essere provocato...scrivo da molto tempo nel forum e tu sai benissimo che se nessuno mi dice nulla non ho motivo di reagire in quel modo...bisognerebbe punire chi provoca piuttosto...

Comunque non metterei alla stessa stregua chi provoca da chi viene provocato...non è proprio la stessa cosa, scommetto che per quanto paziente tu possa essere se venissi provocato in malo modo reagiresti pur se un minimo...non scherziamo...
« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 11:36:42 da Salvo D’Angelo »
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Re: Un tipo di amico (di efisio spada)
« Risposta #29 il: Venerdì 24 Dicembre 2010, 12:29:45 »
Comunque non metterei alla stessa stregua chi provoca da chi viene provocato...non è proprio la stessa cosa, scommetto che per quanto paziente tu possa essere se venissi provocato in malo modo reagiresti pur se un minimo...non scherziamo...
Se venissi provocato in un forum e reagissi allo stesso livello della provocazione, l'amministratore del forum avrebbe tutte le ragioni per bannare sia me che chi mi ha provocato.
Si sa che c'è chi provoca, non è una cosa nuova e non si può essere così ingenui da pensare che tutti siano gentili. La capacità di stare in una comunità, come è un forum, comprende anche la capacità di reagire in modo civile ad una provocazione. Se chi reagisce, la facesse in modo civile e su un livello più alto della provocazione, allora si, il tuo discorso sarebbe giusto ed i due non sarebbero allo stesso livello. Ma se chi reagisce lo fa in modo incivile, con insulti, comunque allo stesso livello o peggio di chi l'ha provocato, bé, allora si, sono sullo stesso livello.
Si può reagire ad una provocazione, è ovvio, ma tutto dipende dal livello della tua reazione. Mica è obbligatorio reagire agli insulti con gli insulti; una persona civile, adulta, responsabile, è capace di reagire civilmente all'inciviltà. Altrimenti il mondo sarebbe tutto un far-west e ci sarebbero scazzottature e sparatorie ad ogni semaforo.
« Ultima modifica: Venerdì 24 Dicembre 2010, 12:31:19 da Luigi. »