Autore Topic: il peso della leggerezza...  (Letto 9257 volte)

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Offline Amara

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #15 il: Martedì 30 Novembre 2010, 22:06:05 »
Vivere con leggerezza ora proprio, non ci riesco!
Per me, ogni pensiero è un macigno e ogni problema un ostacolo insormontabile!
Son dimentico del sapor dolce del viver quotidiano…
e rimpiango la soavità degli istanti vissuti insieme ai miei cari,
dello scorrere felice del tempo e della bontà, che hanno i giorni intorno a me!
 Si lo so! È un momento no! …passerà!
Apprezzo molto però, chi come voi riesce a cogliere, la leggerezza del quieto vivere… non son certo invidioso oppure geloso!
Anzi… forse tutto ciò, potrà far breccia dentro me, affinché anche io possa trovare il giusto “equilibrio” e tornar a gustare il lento, ma benevolo incedere della vita!

chs


..caro Sav..
non so se sia davvero equilibrio...
e non sostengo sia il modo giusto...
ma ritengo che a volte sia davvero una condizione auspicabile...
come ogni fase o conquista...
un po' da.. un po' toglie...
« Ultima modifica: Martedì 30 Novembre 2010, 22:11:44 da Amara »
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Offline India

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #16 il: Martedì 30 Novembre 2010, 22:10:30 »
Bruna, non so quanti anni tu abbia, ma la tua concezione sulla leggerezza io l'ho sperimentata molto bene, e mi comporto in questo modo, dando la giusta valenza alle cose.  L'impermanenza, la caducità, il non attaccamento al terreno, non parlo solo dei beni materiali, ma anche il non attaccamento alle persone. Perderemo tutti per strada, perderemo anche noi stessi. Questa consapevolezza ci deve fare ridimensionare sulla nostra vita. Chi siamo noi? siamo lo specchio del nostro vicino, non siamo migliori o più degni o meno degni, non riusciamo mai a considerarci parte del tutto, ma ci consideriamo il tutto. Quello ci da pesantezza.

Abbiamo provato a immaginare cosa pensa il nostro salumiere quando non ci saremo più? dirà mentre affetta il prosciutto o mentre lo pesa: " La Sig. X , si quella terzo piano , lì al palazzo d'angolo, è morta poverella, 7 euro e 50 Signora".  
Ecco chi siamo. Nulla. Siamo una notizia che turberà per 15 secondo qualcuno che abbiamo salutato tutti i giorni, che ci abbiamo scambiato parole, che ci ha dato sempre il prosciutto migliore.
Fino a quando non capiremo di essere nulla, ma sopravvaluteremo la nostra vita, non capiremo mai cos'è la leggerezza
« Ultima modifica: Martedì 30 Novembre 2010, 22:15:13 da Gabriella Caruso »

Offline Saldan

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #17 il: Martedì 30 Novembre 2010, 23:18:09 »
La leggerezza è non capire ciò che si vorrebbe e sorriderne al contempo...

...guardare gli occhi di bambini con più di mezzo secolo alle spalle ed essere felici di un loro abbraccio...

La leggerezza è...tutto ciò che, senza troppi sofismi, rende la vita semplice...
« Ultima modifica: Martedì 30 Novembre 2010, 23:21:25 da Salvo D’Angelo »
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

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Offline Marco Canonico Baca8175

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #18 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 15:02:38 »
Bruna, non so quanti anni tu abbia, ma la tua concezione sulla leggerezza io l'ho sperimentata molto bene, e mi comporto in questo modo, dando la giusta valenza alle cose.  L'impermanenza, la caducità, il non attaccamento al terreno, non parlo solo dei beni materiali, ma anche il non attaccamento alle persone. Perderemo tutti per strada, perderemo anche noi stessi. Questa consapevolezza ci deve fare ridimensionare sulla nostra vita. Chi siamo noi? siamo lo specchio del nostro vicino, non siamo migliori o più degni o meno degni, non riusciamo mai a considerarci parte del tutto, ma ci consideriamo il tutto. Quello ci da pesantezza.

Abbiamo provato a immaginare cosa pensa il nostro salumiere quando non ci saremo più? dirà mentre affetta il prosciutto o mentre lo pesa: " La Sig. X , si quella terzo piano , lì al palazzo d'angolo, è morta poverella, 7 euro e 50 Signora".  
Ecco chi siamo. Nulla. Siamo una notizia che turberà per 15 secondo qualcuno che abbiamo salutato tutti i giorni, che ci abbiamo scambiato parole, che ci ha dato sempre il prosciutto migliore.
Fino a quando non capiremo di essere nulla, ma sopravvaluteremo la nostra vita, non capiremo mai cos'è la leggerezza

Totale disaccordo!
Ci sono persone che non vengono ricordate nemmeno dal salumiere, che muoiono in un angolo senza aver mai visto una mano tesa!
Niente è chi pensa di esserlo e la leggerezza non nasce da un concetto di nullità, tantomeno è poco profonda.
Posso aiutare le persone più bisognose della terra con un sorriso sulle labbra e la sera comunque ridere e scherzare con chi amo.

Shalom
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello,guarda la trave che è nel tuo!

Offline DarioC 85

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #19 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 18:55:55 »
A mio avviso la leggerezza è l'assenza di morale.
Mi spiego meglio:ponendo la morale come fondamento di ogni giudizio,essa,nelle sue varie forme,si atteggia a norma giuridica,norma etica,sentire comune,autocoscienza...Dalla morale derivano le regole alla base della socializzazione e della socialità,perché è dandosi regole che si puo' convivere.E perché le regole possano essere rispettate,esse devono essere condivise.A rendere le regole condivisibili non è la forza (almeno non astrattamente parlando),che anzi genera ribellione,ma la convinzione che siano giuste,ed il concetto di giusto o sbagliato deriva direttamente dalla morale.
Premesso ciò,ecco che per me "leggerezza" significa assenza di morale:se non ci sono regole e non ci sono giudizi ogni gesto perde il "peso" delle conseguenze a cui porta;vi è una totale deresponsabilizzazione di ogni condotta che porta a vivere ogni istante senza remore,timori,preoccupazioni,ansie,titubanze.Ogni gesto si giustifica in se stesso e, in altre parole, si è -o si torna ad essere- bambini.
Ecco...Leggerezza è essere bambini!
(Spero di non aver annoiato troppo  :-\)

Offline Amara

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #20 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 19:15:41 »
..non hai annoiato.. no...
però vedo contraddittorio attribuire un senso negativo alla leggerezza.. e poi assimilarla all'infanzia... luogo perfetto...

la morale.. quale?.. credo siano molte le sfumature...
e ad ogni modo.. la leggerezza di cui parlo.. non è deresponsabilizzante....
leggerezza.. non è uguale a superficialità....

prova.. se vuoi.. ad entrare di più nelle mie parole...

grazie...
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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #21 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 19:38:18 »
faccio mia (mio mentore in quanto a espressività scrittoria) la leggerezza di Calvino, tratto da "Lezioni americane"

Oggi ogni ramo della scienza sembra ci voglia dimostrare che il mondo si regge su entità sottilissime: come i messaggi del DNA, gli impulsi dei neuroni, i quarks, i neutrini vaganti nello spazio dall'inizio dei tempi... Poi, l'informatica. E' vero che il software non potrebbe esercitare i poteri della sua leggerezza se non mediante la pesantezza del hardware; ma è il software che comanda, che agisce sul mondo esterno e sulle macchine, le quali esistono solo in funzione del software, si evolvono in modo d'elaborare programmi sempre più complessi.
Come la melanconia è la tristezza diventata leggera, cosi lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea (quella dimensione della carnalità umana che pur fa grandi Boccaccio e Rabelais) e mette in dubbio l'io e il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono.

aggiungo di mio pugno che la leggerezza non inficia la scrittura, anzi è una qualità che rende più digeribili e, allo stesso tempo, incisivi certi argomenti perdendo pedanteria. un ragazzo ascolta più volentieri una storiella divertente per capire la gravità del girare senza casco in motorino, piuttosto che lunghe e infinite ramanzine, che comunque servono.
io la penso così.

Offline Amara

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #22 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 20:03:13 »
..bellissimo il brano che hai riportato....
e anche nello scrivere.. si.. sono d'accordo.. la leggerezza ha il suo... peso...
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In Venere

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #23 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 21:14:10 »
calvino è sempre calvino  ;D

Offline DarioC 85

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #24 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 22:06:32 »
prova.. se vuoi.. ad entrare di più nelle mie parole...
Il senso del mio intervento era di dare un senso diverso alla leggerezza,non credendo esista una definizione "universale" del termine,e spero ciò non vada oltre il senso del suo topic,signora Amara.In caso contrario me ne scuso.
Ad ogni modo vorrei precisare che la "leggerezza" per come da me espressa non ha affatto valenza negativa,quindi il paragone con l'infanzia lo trovo affatto azzeccato.Leggerezza come assenza di morale (morale intesa in tutte le sue manifestazioni) comporta deresponsabilizazione dell'atto,ma ciò risulta negativo solo se si continua a ragionare secondo gli schemi del "giusto-sbagliato".
L'espressione massima di leggerezza è,per esplicitare meglio il mio pensiero,nel sogno:qui siamo padroni di essere e fare qualunque cosa,di vivere ogni contraddizione,di ottenere tutto ed il suo contrario...Ma lasciandoci andare,e perdendo sempre di più il contatto con gli schemi preconcetti del vivere sociale,si tende a pervenire ad una visione pura ed innocente dell'essere,propria dei bambini:non ci sono maschere o finzioni,non ci sono ipocrisie ne' mistificazioni,non c'è la ricerca continua di uno scopo o di un motivo...Di ogni cosa rimane l'essenza:tutto è ciò che è...Ed anche noi,in tale dimensione,siamo ciò che siamo,e non ciò che vorremmo o dovremmo essere...
Spero di non aver complicato troppo le cose,e soprattutto di non aver scritto baggianate o cose fuorvianti rispetto al tema trattato...

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #25 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 22:12:48 »
per me banalizzi.
la leggerezza non ha senso slegata dalla pesantezza, senza un'ancora. non si ha più percezione del reale peso della leggerezza (mi spiego?) senza qualcosa a cui essere in minima parte aggrappati.
diventa come nello spazio: senza sopra sotto destra sinistra davanti dietro, senza punti di riferimento.
la leggerezza deve (per me) avere scambio continuo con la pesantezza, essere in dialettica per valere al suo massimo potenziale.
ecco.

Offline Amara

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #26 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 22:41:36 »
..evidentemente Dario.. ero io a non aver compreso..
così come la spieghi in questo ultimo intervento.. la riconosco... si.. :)


invece non sono d'accordo con Venere... la leggerezza può derivare dall'eccesso di pesantezza.. ma una volta raggiunta.. vive da sé.. e non necessita affatto di specchi contrapposti...che peraltro.. non si volgerebbe a guardare..
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In Venere

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Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #27 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 22:46:45 »
io ho parlato di ancore. come palloncini. no?

Offline Amara

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #28 il: Mercoledì 1 Dicembre 2010, 22:58:50 »
..tu dici qualcosa che trattenga un volo eccessivo e dispersivo forse....

però.. io la vedo come molto consapevole... e perciò per me.. di ancore non ha bisogno...
...per me... :)
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Offline Marina Como

Re: il peso della leggerezza...
« Risposta #29 il: Venerdì 3 Dicembre 2010, 12:50:07 »
Ci vorrebbe maggior tollerenza verso le persone che vivono qualche difficoltà, invece l'uomo appensantisce la sua vita con le offese completamente gratuite.
Mi stupisce come la gente si possa divertire con i più deboli. Andate allo zoo se volete vedere la gente in gabbia e con " leggerezza" divertitevi nel lanciare una nocciolina.

Beh scendendo su un piano molto più terra terra, anzi nel seminterrato, non elevandosi ai concetti della poesia, che è sempre sogno,
 la leggerezza è affrontare le cose con superficialità " Sono stata troppo leggera",
 la leggerezza è una persona di facili costumi." E'una ragazza leggera"
La leggerezza è quella degli anoressici.
La leggerezza è quella degli stolti
la leggerezza è quella capacità che hanno le persone che fanno meditazione, di liberare la mente da tutti i pensieri.
Poi, però, se incontriamo una persona che ha liberato la mente da tutti i suoi pensieri, la chiamiamo " testa vuota".
La leggerezza è aver superato una prova difficile, una sfida.
La leggerezza è giudicare una persona senza conoscerla, " solo a pelle".
La leggerezza è incapacità di creare empatia con gli altri.
La leggerezza non è capace di gesti eroici
la leggerezza vive solo per se stessa
la leggerezza è non assumersi le proprie responsabilità
la leggerezza è vivere credendo di essere immortali o viceversa di essere già morti
la leggerezza è prendere in giro una persona come Giovanna De Santis
la leggerezza è osannare una persona che osannano tutti
La leggerezza è non mettere in discussione il proprio pensiero
la leggerezza è volare in alto, sempre più in alto, quando la gente ci muore intorno... e fregarsene
la leggerezza è considerare  le melette verdi di serie B.

Ma quanto sei "pesante".
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.