Caro Gerardo, non ti devi assolutamente preoccupare.
Se ti può essere utile la mia esperienza, ti dirò che io, dopo aver scritto un centinaio di poesie giovanili attorno ai vent'anni (sette mi furono pubblicate in una rivista letteraria di allora, ed altre tre o quattro le ho proposte qui sul sito) , per circa trent'anni, salvo eccezioni alquanto sporadiche, non ho più scritto praticamente niente, e la passione mi è ritornata improvvisamente solo due o tre anni fa.
Sono periodi più o meno lunghi in cui il nostro bisogno è più quello di lavorare, di intrattenere rapporti umani, di vivere... Guai se non fosse così!
Ti ricordo che, nel campo della prosa, Italo Svevo aveva sì scritto due discreti romanzi giovanili ("Una vita" e "Senilità" ) , ma solo dopo una pausa trentennale sfornò il suo capolavoro, "La coscienza di Zeno" , e se il tram non lo avesse fermato, investendolo mortalmente, a 67 anni, chissà cosa ci avrebbe regalato ancora!