Per quel che riguarda il contenuto, mi sembra che il tuo racconto sia imperniato sull'incontrare casualmente degli sconosciuti per qualche ora, periodo durante il quale si crea un fallace e provvisorio senso di intimità, che poi svanisce nel nulla alla fine dell'incontro.
La sensazione finale che vuoi raggiungere, probabilmente sarebbe stata raggiunta meglio se fra il personaggio principale ed i due comprimari si fosse creata una maggiore intimità, cosa che invece non accade quasi per nulla.
Oltre allo scenario marito in viaggio di lavoro/donna a casa, avresti potuto visualizzarci altri scenari magari più coinvolgenti, e coinvolgere di più il lettore.
Ti faccio un esempio, su cui avresti potuto lavorare di più. Il libro che legge l'uomo, cos'è? Un libro di lavoro, un romanzo giallo, rosa? In una situazione reale, si fa sempre caso a cosa leggono i viaggiatori nello stesso scompartimento, soprattutto se un viaggio di ore. E si fanno ipotesi. Se è un libro di marketing, allora avrebbe avvalorato la tesi di un viaggio di lavoro. Ma poteva essere un libro di avventure, oppure un manuale di aiuto psicologico. Pensa a quali supposizioni potevi fare se dopo aver pensato alla donna a casa avessi visto che il libro parlava di come affrontare un divorzio. Oppure se fosse stato un manuale di seduzione (sarebbe stato forse un viaggio per andare a trovare un'amante? Avrebbe comprato rose rosse alla stazione?).
E poi, perché pensi che abbia una donna? Di che età è? Se non fosse giovane, perché non ipotizzare una moglie? Se fosse vecchio, potrebbe essere vedovo. Ce l'ha la fede? Non dici nulla, quindi non siamo in grado di capire se ipotizzi una moglie od una compagna. E se non ha la fede, perché ipotizzi che abbia una donna che piange a casa? E perché dovrebbe piangere, solo perché lui è un uomo? Non dai al lettore nessun elemento per pensarlo.
Invece devi dare al lettore gli stessi elementi che ti hanno portato a fare le ipotesi che fai, in modo che ne siano compartecipi e non semplicemente spettatori.
Come è vestito? Elegante, jeans, completo pantaloni e giacca o solo felpa alla Marchionne? Porta l'orologio? Qualcuno che viaggia per affari ha senza dubbio l'orologio. Ma se viaggia per affari, perché non ha preso l'aereo? Ormai il costo è quasi uguale e con l'areo arrivi prima e più riposato. Viaggi con il treno solo se non hai fretta, se oggi arrivi ed il lavoro ti aspetta l'indomani.
Si è rasato bene stamattina? Ha i capelli curati? E le scarpe? Sono tutti particolari che un uomo che viaggia per lavoro o per andare dall'amante cura. Uno che va dalla moglie o per turismo, no.
I viaggi in treno si fanno nei due sensi, per andare ma anche per tornare. Secondo te sta andando a Milano o sta tornando a Milano? E come sai che tutti e due scendono a Milano se nessuno ha detto nulla? E' passato il controllore? Oppure è passata l'ultima fermata (ma dici che mancano ancora due ore all'arrivo)? Quale è l'ultima fermata di un treno che va a Milano? Se è un Freccia Rossa è Bologna o ferma anche a Piacenza? Dopo dici che c'è una galleria: c'è una galleria fra l'ultima stazione e Milano? E ci sono due ore fra l'ultima stazione e Milano? Se non ci sono fermate intermedie, il FR ci mette in tutto 2 ore e 45, quindi la scena si svolgerebbe poco dopo la partenza. Hai verificato questi particolari? Perché se chi legge questo racconto fa spesso quel viaggio o l'ha fatto di recente, noterebbe eventuali incongruenze.
Ho parlato di un sacco di particolari, ovviamente non sarebbero tutti da trattare, ma devi sempre dare dei particolari ai lettori, in modo che possano immaginare i personaggi e comprenderli, magari immedesimarsi. Sono i particolari che costruiscono i personaggi. Il personaggio nasce da quello che il lettore desume dai particolari che tu gli descrivi, non dai ragionamenti o dalla tue sensazioni che scrivi.
Un personaggio appare più reale se lasci "vederlo" attraverso la descrizione piuttosto che attraverso il tuo commento. Ad esempio un uomo che chiude spesso il libro e poi lo riapre, legge e poi torna indietro di una pagina o due, si interrompe per guardare fisso con lo sguardo al di là del finestrino, poi riprende a leggere, si alza, cerca qualcosa nelle tasche e poi si risiede senza aver preso nulla, dà l'idea di inquietudine, di un problema, ansia... ed a questo punto il personaggio principale può pensare e ipotizzare, e il lettore sarà coinvolto molto di più nelle ipotesi perché gli hai dato dei particolari su cui ipotizzare lui stesso.
Oppure poteva "provarci" con il personaggio principale, poteva fare qualche battuta galante od anche solo dei sorrisetti compiacenti nonostante avesse la fede al dito, ed allora, con un libro di marketing, potevi ipotizzare che fosse un "traditore" con una donna piangente a casa ed in viaggio di lavoro, coinvolgendo in ciò il lettore perché gli davi dei motivi per farglielo pensare anche a lui.
Sono i particolari che fanno i personaggi e la narrazione, e tu di particolari in questo racconto ne dai troppo pochi, quasi nessuno, solo pensieri che un lettore legge ma che non può condividere.
Come esempio in treno, di incontro casuale e supposizioni, leggi "Avventura di un miope" di Calvino.