Autore Topic: Ma è possibile????  (Letto 12767 volte)

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Max Ray

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #15 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 11:11:44 »
Tanto per ripetere il titolo del topic, ma è possibile che quasi tutte le discussioni vadano a parlare di commenti?
Non si parla di qualità delle poesie o dei racconti, delle problematiche di scriverle, dell'essere autori o poeti o anche dilettanti nell'esprimere emozioni o raccontare storie... no, si parla solo di commenti. Ed anche quando qualcuno apre un topic sulla qualità di poesie o racconti, ecco che si va sempre a finire sui commenti.

Un topic che parla di qualcos'altro, anche fosse una notizia di cronaca che pure dovrebbe emozionare, come quello della povera ragazza uccisa e *poi* violentata, raccoglie 3 post e 56 letture, un topic sui commenti scala ben presto l'hit parade con decine di commenti e centinaia di letture.
Una cosa del genere, scusate, ma ha del patologico. Perché c'è questa polarizzazione sui commenti? Perché i commenti sono così importanti, più importanti delle poesie stesse?

Non escludo poi che sia questa polarizzazione sui commenti che tiene lontane molte persone dal forum o che li fa smettere di parteciparvi. Mi dicono anche che il nostro sito sia messo alla berlina in altri siti di poesia proprio per questa ossessione sui commenti e sulle litigate, sulle risse che vengono fatte sui commenti.
In effetti, se faccio un giro su altri siti vedo che i commenti ci sono, che le persone commentano bene o male, positivamente o negativamente, ma nei loro forum non ci sono queste diatribe senza fine sui commenti. Magari parlano di poesia, che strano!

Credo che sia dovuto all'esasperata quanto immotivata competitività presente nel sito.
Azzardo una scommessa: sono sicuro che se togliessimo il numeretto rosso e la relativa vetrina della newsletter, cesserebbero molte polemiche.  8)
« Ultima modifica: Sabato 9 Ottobre 2010, 11:18:35 da Massimiliano Ruggiu »

ElisabettaM

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #16 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 11:19:19 »
Concordo, Luigi.
Io stessa mi rammaricavo di non aver lasciato traccia del mio passaggio nell'area dedicata ai racconti.
Ma forse, se fosse meno ristretta, la gente sarebbe più invogliata a viverla come succede con le poesie... chissà!
Criticarla e basta senza essersi messi in gioco mi sembra troppo facile.
Quindi intanto un grazie a chi pubblica racconti, che scriverli non è da poco, e magari una maggiore partecipazione, io per prima, da chi non può farlo. Però, se dovessero volare anche lì pomodori non ricominciamo con la storia dei commenti: chi si mette in gioco deve avere anche il coraggio di prendersi le critiche, se fatte in modo costruttivo e con garbo, altrimenti evitasse i siti di scrittura! E soprattutto rischieremmo di parlare non solo dei commenti alle poesie ma anche di quelli ai racconti.
E a quel punto, almeno a me, le braccia crollerebbero!

Max Ray

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #17 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 11:33:25 »
Ho deciso di dare il mio piccolo contributo al sito:
Ho eliminato da tempo immemore lo spazio del layout dedicato ai commenti ed ho deciso che da oggi non commenterò più nessuna poesia e non parlerò mai più di commenti.
Autorizzo la redazione a bannarmi se dovessi tradire questo proposito.
Mi sono semplicemente stancato delle continue strumentalizzazioni.
Don't say nothing, if You have not something nice to say!  ;)

Offline Saldan

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #18 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:09:50 »
Io ne ho parlato per un fatto personale ma state certi che se ancora commenterò qualche poesia il tutto rimarrà dentro la pagina della poesia stessa, poi se l'autore lo accetterà ok sennò dormirò lo stesso...ormai la mia politica è questa, tanto a lungo andare parlarne diventa anche stupido...
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

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ferdan21

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #19 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:21:22 »
Tanto per ripetere il titolo del topic, ma è possibile che quasi tutte le discussioni vadano a parlare di commenti?
Non si parla di qualità delle poesie o dei racconti, delle problematiche di scriverle, dell'essere autori o poeti o anche dilettanti nell'esprimere emozioni o raccontare storie... no, si parla solo di commenti. Ed anche quando qualcuno apre un topic sulla qualità di poesie o racconti, come questo, ecco che si va sempre a finire sui commenti.

Un topic che parla di qualcos'altro, anche fosse una notizia di cronaca che pure dovrebbe emozionare, come quello della povera ragazza uccisa e *poi* violentata, raccoglie 3 post e 56 letture, un topic sui commenti scala ben presto l'hit parade con decine di commenti e centinaia di letture.
Una cosa del genere, scusate, ma ha del patologico. Perché c'è questa polarizzazione sui commenti? Perché i commenti sono così importanti, più importanti delle poesie stesse?

Non escludo poi che sia questa polarizzazione sui commenti che tiene lontane molte persone dal forum o che li fa smettere di parteciparvi. Mi dicono anche che il nostro sito sia messo alla berlina in altri siti di poesia proprio per questa ossessione sui commenti e sulle litigate, sulle risse che vengono fatte sui commenti.
In effetti, se faccio un giro su altri siti vedo che i commenti ci sono, che le persone commentano bene o male, positivamente o negativamente, ma nei loro forum non ci sono queste diatribe senza fine sui commenti. Magari parlano di poesia, che strano!

Conordo con Luigi.
non se ne può più di polemiche sui commenti.
Se volete commentare, bene, se non volete, semplicemente astenetevi, senza venire a sbandierarlo sul forum...
abbiate pazienza, ma ci sono cose più importanti nella vita...

ferdan21

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #20 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:22:17 »
Per quanto riguarda il post aperto dal Conte, che verte sulla qualità dei racconti, posso dire che in parte ha ragione.
e questo perchè è una cosa naturale.
Che lo si ammetta o no, è molto più semplice scrivere poesie (anche perchè nelle poesie si può nascondere facilmente "l'ignoranza" della lingua e della grammatica, tanto il verso è libero, tanto ci sono le licenze poetiche...).
Quando invece si tratta di scrivere un racconto, tutti i nodi vengono al pettine-
Non si può in alcun modo improvvisare, e se lo si fa, vengono fuori delle schifezze.
La conoscenza della lingua (parlo di struttura del periodo, di uso della punteggiatura etc) non è cosa che si "impara" in un giorno.
Occorrono anni di studi, e, soprattutto, di letture...
Detto questo, ognuno è libero di pubblicare quel che vuole, purché rispetti le regole del sito.
Come diceva il buon vecchio Califano, tutto il resto è noia...
« Ultima modifica: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:26:55 da Salvatore Ferranti »

Offline Nutellina Cinzia Pallucchini

Re: Ma è possibile????
« Risposta #21 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:43:28 »
Vista la piega della discussione,torno a proporre di sostituire l'inutile (a mio avviso) bacheca,con un'area "critiche"...Chi è disposto a riceverle bene,gli altri la escludono dal layout della propria poesia o del proprio racconto (come già si puo' fare con l'area commenti e con la bacheca...).In questo modo si evita di sparare nel mucchio e di "ferire" qualcuno...


forse potrebbe essere una soluzione questo appunto , ma con una modifica; che solo l'autore può leggerelo, non i visitatori, cosi da permettere all'autore di vedere gli eventuali errori del suo scritto senza sentirsi offeso dall'appunto, ma comunque sia anche le critiche devono avere un senso e non un modo per scaricare l'antipatia verso un autore...

per il discorso racconti ,Il Conte avrà anche ragione , ma insomma sempre a castrare la povera gente che si mette alla prova , non è facile mettersi in gioco , da qualche parte prima o poi dobbiamo iniziare o smettere... ;D
in fondo non facciamo male a nessuno ...
 ;)
e se siamo dei grandi poeti o scrittori cosa ci facciamo qua?
Cinzia

Max Ray

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #22 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 12:52:56 »
forse potrebbe essere una soluzione questo appunto , ma con una modifica; che solo l'autore può leggerelo, non i visitatori, cosi da permettere all'autore di vedere gli eventuali errori del suo scritto senza sentirsi offeso dall'appunto, ma comunque sia anche le critiche devono avere un senso e non un modo per scaricare l'antipatia verso un autore...

per il discorso racconti ,Il Conte avrà anche ragione , ma insomma sempre a castrare la povera gente che si mette alla prova , non è facile mettersi in gioco , da qualche parte prima o poi dobbiamo iniziare o smettere... ;D
in fondo non facciamo male a nessuno ...
 ;)
e se siamo dei grandi poeti o scrittori cosa ci facciamo qua?

Standing ovation!  :angel:

Offline Giuseppe Nacchia

Re: Ma è possibile????
« Risposta #23 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 17:39:01 »
forse potrebbe essere una soluzione questo appunto , ma con una modifica; che solo l'autore può leggerelo, non i visitatori, cosi da permettere all'autore di vedere gli eventuali errori del suo scritto senza sentirsi offeso dall'appunto, ma comunque sia anche le critiche devono avere un senso e non un modo per scaricare l'antipatia verso un autore...

per il discorso racconti ,Il Conte avrà anche ragione , ma insomma sempre a castrare la povera gente che si mette alla prova , non è facile mettersi in gioco , da qualche parte prima o poi dobbiamo iniziare o smettere... ;D
in fondo non facciamo male a nessuno ...
 ;)
e se siamo dei grandi poeti o scrittori cosa ci facciamo qua?

Non sono assolutamente d'accordo sull'idea dei commenti privati. Questa visione del commento come "castrazione" è un problema dell'autore che se la prende e non certo di chi fa notare quali siano le crepe dei componimenti, contribuendo alla formazione di un'opinione pubblica che, vi ricordo, è alla base del "successo" o del "fallimento" della vostra opera, a meno che non vogliate far credere che sia il vostro genio a giudicare quali siano le liriche riuscite e quelle non riuscite.
Se le critiche sono rivolte a scaricare antipatia verso un autore si capisce, non c'è bisogno della censura per salvaguardare l'immagine umana e letteraria di una persona; e cmq, se proprio ci tenete a guerreggiare, venite qui sul forum e chiedete soddisfazione; o più semplicemente fate finta di non vedere e buonanotte.
Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui. (Ezra Pound)
Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai. (Giorgio Almirante)

Offline Webmaster

Re: Ma è possibile????
« Risposta #24 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 19:39:58 »

per il discorso racconti ,Il Conte avrà anche ragione , ma insomma sempre a castrare la povera gente che si mette alla prova , non è facile mettersi in gioco , da qualche parte prima o poi dobbiamo iniziare o smettere... ;D
in fondo non facciamo male a nessuno ...
 ;)
e se siamo dei grandi poeti o scrittori cosa ci facciamo qua?

Per quanto riguarda il post aperto dal Conte, che verte sulla qualità dei racconti, posso dire che in parte ha ragione.
e questo perchè è una cosa naturale.
Che lo si ammetta o no, è molto più semplice scrivere poesie (anche perchè nelle poesie si può nascondere facilmente "l'ignoranza" della lingua e della grammatica, tanto il verso è libero, tanto ci sono le licenze poetiche...).
Quando invece si tratta di scrivere un racconto, tutti i nodi vengono al pettine-
Non si può in alcun modo improvvisare, e se lo si fa, vengono fuori delle schifezze.
La conoscenza della lingua (parlo di struttura del periodo, di uso della punteggiatura etc) non è cosa che si "impara" in un giorno.
Occorrono anni di studi, e, soprattutto, di letture...
Detto questo, ognuno è libero di pubblicare quel che vuole, purché rispetti le regole del sito.
Come diceva il buon vecchio Califano, tutto il resto è noia...

Innanzi tutto condivido il discorso che "da qualche parte bisognerà pure incominciare", cioè non si può pretendere che si scrivano subito capolavori o racconti memorabili. Come nelle poesie, tanti stanno imparando, anzi tutti o quasi tutti, credo, visto che non abbiamo premi Nobel o premi Strega fra gli iscritti.

Di racconti ne sono stati respinti qualcuno, praticamente per motivi di forma, in pratica quasi solo per problemi di punteggiatura come "azzurra , quasi" oppure "azzurra,quasi" o "azzurra ,quasi" e cose del genere.
Avrei voluto respingerli anche per altri motivi. Ad esempio racconti di due o tremila caratteri con un solo capoverso. E' difficile leggere una cinquantina di righe senza nemmeno un a capo. Direi che è anche difficile coglierne il senso. Dopo una decina di righe si perde il filo se l'autore cambia discorso, cambia soggetto, cambia azione, ma non va mai a capo.
La struttura del discorso, con proposizioni, periodi e frasi, o la distinzione fra preposizioni o fra periodi (principale, subordinate e coordinate) non è nata per sghiribizzo di un linguista o di un enigmista, ma per le necessità di comprensione della comunicazione scritta.
« Ultima modifica: Sabato 9 Ottobre 2010, 19:41:58 da Luigi. »

Offline Saldan

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #25 il: Sabato 9 Ottobre 2010, 22:01:52 »
Innanzi tutto condivido il discorso che "da qualche parte bisognerà pure incominciare", cioè non si può pretendere che si scrivano subito capolavori o racconti memorabili. Come nelle poesie, tanti stanno imparando, anzi tutti o quasi tutti, credo, visto che non abbiamo premi Nobel o premi Strega fra gli iscritti.

Di racconti ne sono stati respinti qualcuno, praticamente per motivi di forma, in pratica quasi solo per problemi di punteggiatura come "azzurra , quasi" oppure "azzurra,quasi" o "azzurra ,quasi" e cose del genere.
Avrei voluto respingerli anche per altri motivi. Ad esempio racconti di due o tremila caratteri con un solo capoverso. E' difficile leggere una cinquantina di righe senza nemmeno un a capo. Direi che è anche difficile coglierne il senso. Dopo una decina di righe si perde il filo se l'autore cambia discorso, cambia soggetto, cambia azione, ma non va mai a capo.
La struttura del discorso, con proposizioni, periodi e frasi, o la distinzione fra preposizioni o fra periodi (principale, subordinate e coordinate) non è nata per sghiribizzo di un linguista o di un enigmista, ma per le necessità di comprensione della comunicazione scritta.


Ma io direi che chi decide di pubblicare un racconto dovrebbe almeno conoscere le regole basilari della lingua italiana...a volte basta leggere qualche libro, perché insomma...pubblicare senza averne alcuna nozione beh...non ha alcun senso!

Da questo punto di vista la Redazione dovrebbe essere un po' severa se non proprio pignola...quella italiana è una bellissima lingua, cerchiamo di non farla morire...  :)
« Ultima modifica: Sabato 9 Ottobre 2010, 22:04:47 da Salvo D’Angelo »
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ferdan21

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #26 il: Domenica 10 Ottobre 2010, 11:53:51 »

Ma io direi che chi decide di pubblicare un racconto dovrebbe almeno conoscere le regole basilari della lingua italiana...a volte basta leggere qualche libro, perché insomma...pubblicare senza averne alcuna nozione beh...non ha alcun senso!

Da questo punto di vista la Redazione dovrebbe essere un po' severa se non proprio pignola...quella italiana è una bellissima lingua, cerchiamo di non farla morire...  :)

paradossalmente, penso sia più facile scrivere un romanzo piuttosto che un bel racconto.
infatti, penso che gli scrittori più grandi della Letteratura sono proprio quelli che sono stati capaci di scrivere ottimi racconti.
uno su tutti: Pirandello.

ElisabettaM

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #27 il: Domenica 10 Ottobre 2010, 12:05:25 »
Secondo me no, Salvatore.
Forse dipende dalle attitudini personali ma io che ho scritto entrambi ho trovato più difficile il romanzo. Basti pensare e tenere tutto a mente, a non creare controsensi, i tempi e soprattutto la revisione. Se pensi che un racconto sono capace di rivederlo anche una decina di volte, se necessario (ovviamente dipende dal racconto!) perchè anche una virgola fa la differenza, pensa per un romanzo... Per il mio sto dando le "craniate al muro!
E poi trovi poche raccolte di racconti in giro perchè solo chi è già noto riesce a pubblicarle per questioni di richiesta e di editoria.
Ma un racconto necessita comunque di una storia e una struttura portante e di un italiano senza errori, altrimenti non è narrativa ma diario: non facile nemmeno lui, quindi.
Ma non sono più i tempi di Carver, purtroppo...

ferdan21

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #28 il: Domenica 10 Ottobre 2010, 12:10:01 »
Secondo me no, Salvatore.
Forse dipende dalle attitudini personali ma io che ho scritto entrambi ho trovato più difficile il romanzo. Basti pensare e tenere tutto a mente, a non creare controsensi, i tempi e soprattutto la revisione. Se pensi che un racconto sono capace di rivederlo anche una decina di volte, se necessario (ovviamente dipende dal racconto!) perchè anche una virgola fa la differenza, pensa per un romanzo... Per il mio sto dando le "craniate al muro!
E poi trovi poche raccolte di racconti in giro perchè solo chi è già noto riesce a pubblicarle per questioni di richiesta e di editoria.
Ma un racconto necessita comunque di una storia e una struttura portante e di un italiano senza errori, altrimenti non è narrativa ma diario: non facile nemmeno lui, quindi.
Ma non sono più i tempi di Carver, purtroppo...

hai fatto il nome di Carver...e quando si parla di Carver, mi si scioglie il cuore!
é uno di quegli esempi di cui parlo io.
I racconti di Carver sembrano semplici, senza un inizio e una fine.
Ma sono spettacolari, delle perle assolute nel campo delle short stories.
Non so se sei d'accordo.

ElisabettaM

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Re: Ma è possibile????
« Risposta #29 il: Domenica 10 Ottobre 2010, 12:18:15 »
Concordo, eccome!
Ma ora, Carver, senza un romanzo o due, non pubblicherebbe una parola.
Poesie e racconti non sono facili da pubblicare, se vuoi che sia l'editore a investire su quello che hai scritto e non tu.
Vanno bene per i concorsi, per le riviste (ormai quasi tutte on line...) ma pubblicarli...
Mala tempora currunt, Salvatore.
E, anche se non come un romanzo, i racconti non sono facili da scrivere. Ecco perchè penso che questa sezione del sito vada da una parte ampliata e dall'altra supportata, da chi non li scrive, con commenti costruttivi che facciano crescere chi ha il coraggio di mettersi in gioco. Almeno per rispetto del loro sforzo, credo. E certamente chi li pubblica deve avere un occhio in più per la lingua italiana: una piccola cosa, se scritta bene, può diventare una perlina!